Ancora Grifonissima... "Caro presidente Moscatelli, avrà pure ragione, ma ci dia delle risposte su questi altri aspetti"

Ha fatto il giro d'Italia la notizia del fatto avvenuto domenica alla Grifonissima, con le foto del presidente della Fidal Umbria Carlo Moscatelli apparso quanto mai adirato dopo la linea del traguardo con alcuni atleti, di cui uno che era senza pettorale. Sull'argomento interviene anche Alfonso Mangialasche, uno dei podisti storici umbri, anche perché da sempre tra i più premiati nelle gare amatoriali. “Mi sembra un po' monotono ritornare su questo argomento della FIidal, ma certi podisti possono anche avere ragione di quello che è accaduto domenica alla Grifonissima. Secondo me correre senza pettorale può essere anche un segno di protesta da parte di qualche podista: senz'altro per il prezzo dell'iscrizione alle gare, che in alcuni casi è sempre più alto. Mi ricordo le vecchie edizioni della Grifonissima, allora organizzata dalla Cassa di Risparmio di Perugia, quando si pagava un prezzo simbolico di cento lire. Certo che oggi non fate bella figura! Ma una cosa sulla Fidal Umbria la voglio dire e mi dispiace ritornare sull'argomento, ma evidentemente qualcuno fa finta di non capire o non sentire.

Ho visto il presidente della Fidal in Umbria signor Carlo Moscatelli arrabbiarsi all'arrivo della Grifonissima e certamente avrà avuto le sue ragioni, ma se vuoi correre senza pettorale lo puoi fare e nessuno te lo può negare, ma tagliare il traguardo non mi sembra giusto. Quello che mi fa indignare ancora una volta su una prestigiosa gara come la Grifonissima sono le categorie. Eppure, la Fidal sa che le categorie non finiscono alla M60, ma esistono anche la M65-70-75 80 e così via. Ovvio che come state facendo… state prendendo in giro le categorie dei più anziani. E allora caro presidente Carlo Moscatelli, sarebbe gradita una sua risposta dato che sono un tesserato Fidal… Grazie”.