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L'ex Ambrosi: "Il Crotone può rinascere subito. Modesto uomo giusto per ripartire"
"E' stato un verdetto inaspettato, il Crotone era partito con bel altre premesse, ma ci sta di incappare in un'annata storta dopo un lungo ciclo comunque ai massimi livelli del calcio. Nell'ultimo decennio la società rossoblù si è distinta come realtà più importante della Calabria, ha disputato solo campionato di A e B, sono certo che piano piano risalirà": così, in esclusiva ai microfoni di TuttoMercatoWeb.com, Alessandro Ambrosi, attaccante degli squali che nella stagione 1998-1999 lo videro anche capocannoniere del campionato, per riabbracciarlo poi due stagioni dopo in B.
Quanto è complesso, però, affacciarsi in una categoria che nell'ultimo decennio è sensibilmente cambiata?
"Sicuramente non è facile, a maggior ragione nel Girone C, quello in cui presumibilmente saranno inseriti i rossoblù e quello più difficile dal punto di vista ambientale, ma il Crotone ha dimostrato negli anni di saper reagire e riorganizzarsi, voglio augurarmi che anche stavolta sappia ripetere questo iter, per ripartire poi in immediato e risalire quanto prima".
Giusto eventualmente ripartire da mister Modesto?
"Per me si. Il mister è a mio avviso un attimo tecnico, le stagioni raccolgono in sè molte variabili, sono condizionate da tanti fattori, e non si può mai imputare la colpa a una figura sola. Anche se è sempre facile darla all'allenatore. Lui, poi, è di Crotone, credo avrà anche voglia di riscatto: lo vedo davvero l'uomo giusto per la ripartenza".
Per un Crotone doppiamente beffato, perché la retrocessione è arrivata dopo il successo sulla Cremonese, ci sono stati i ko di Pisa e Monza...
"Sinceramente non mi aspettavo una sconfitta per le due squadre, soprattutto per il Monza, dal quale credevo di vedere un altro campionato. Il Pisa ha invece avuto una partita diversa, comunque con il Lecce, ma è stata la piacevolissima sorpresa della stagione: spero che ai playoff possa continuare a fare quello che ha fatto fino ad adesso".
Lecce e Cremonese sono ormai le due formazioni che approderanno in A?
"Fino all'ultimo non si può mai dire, è difficile fare pronostici in un campionato così combattuto, ma il Lecce credo posso considerarsi in A. La Cremonese deve guardarsi invece di più alle spalle, il passo falso di sabato con il Crotone non aiuta, ma ha una rosa forte, con prospetti davvero interessanti".
Se non dovesse esser Cremonese, chi sarà la seconda promossa diretta?
"A questo mi auguro il Pisa. Ha disputato un campionato al top, ha perso qualche punto in modo un po' sciocco, è vero, ma ora deve esser bravo a rientrare in corsa, ne ha le capacità: deve pensare a vincere le prossime due gare, non lasciando niente di intentato. Alla fine davanti ai nerazzurri ci sono squadre che devono giocare senza margine di errore, e questo crea pressioni che complicano il tutto. I toscani devono far bene sfruttando i possibili passi falsi delle altre".
Quanto è complesso, però, affacciarsi in una categoria che nell'ultimo decennio è sensibilmente cambiata?
"Sicuramente non è facile, a maggior ragione nel Girone C, quello in cui presumibilmente saranno inseriti i rossoblù e quello più difficile dal punto di vista ambientale, ma il Crotone ha dimostrato negli anni di saper reagire e riorganizzarsi, voglio augurarmi che anche stavolta sappia ripetere questo iter, per ripartire poi in immediato e risalire quanto prima".
Giusto eventualmente ripartire da mister Modesto?
"Per me si. Il mister è a mio avviso un attimo tecnico, le stagioni raccolgono in sè molte variabili, sono condizionate da tanti fattori, e non si può mai imputare la colpa a una figura sola. Anche se è sempre facile darla all'allenatore. Lui, poi, è di Crotone, credo avrà anche voglia di riscatto: lo vedo davvero l'uomo giusto per la ripartenza".
Per un Crotone doppiamente beffato, perché la retrocessione è arrivata dopo il successo sulla Cremonese, ci sono stati i ko di Pisa e Monza...
"Sinceramente non mi aspettavo una sconfitta per le due squadre, soprattutto per il Monza, dal quale credevo di vedere un altro campionato. Il Pisa ha invece avuto una partita diversa, comunque con il Lecce, ma è stata la piacevolissima sorpresa della stagione: spero che ai playoff possa continuare a fare quello che ha fatto fino ad adesso".
Lecce e Cremonese sono ormai le due formazioni che approderanno in A?
"Fino all'ultimo non si può mai dire, è difficile fare pronostici in un campionato così combattuto, ma il Lecce credo posso considerarsi in A. La Cremonese deve guardarsi invece di più alle spalle, il passo falso di sabato con il Crotone non aiuta, ma ha una rosa forte, con prospetti davvero interessanti".
Se non dovesse esser Cremonese, chi sarà la seconda promossa diretta?
"A questo mi auguro il Pisa. Ha disputato un campionato al top, ha perso qualche punto in modo un po' sciocco, è vero, ma ora deve esser bravo a rientrare in corsa, ne ha le capacità: deve pensare a vincere le prossime due gare, non lasciando niente di intentato. Alla fine davanti ai nerazzurri ci sono squadre che devono giocare senza margine di errore, e questo crea pressioni che complicano il tutto. I toscani devono far bene sfruttando i possibili passi falsi delle altre".
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