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Pescara-Chievo 0-0, le pagelle: buona la prima di Palmiero, male Galano
Queste le valutazioni di Pescara-Chievo, match terminato con il punteggio di 0-0.
Pescara-Chievo 0-0
PESCARA
Fiorillo 6,5: il portiere pescarese risulta determinante per il pareggio finale. Nel primo tempo tiene a galla i suoi, alzando sopra la traversa un bolide da fuori di Renzetti e respingendo con i piedi il tentativo ravvicinato di Fabbro.
Bellanova 6: il terzino ex Atalanta si propone con buona costanza sulla corsia di destra. Nel finale, però, sbaglia un gol a porta sguarnita mandando alto di testa (dall’84’ Ventola s.v.).
Drudi 6,5: prova di grande solidità per il centrale difensivo, autore di ottime chiusure che limitano molto i giocatori offensivi del Chievo.
Scognamiglio 6,5: insieme al compagno di reparto Drudi, prevale in diverse occasioni nel confronto con Djordjevic e con gli altri giocatori gialloblù che provano ad entrare in area di rigore.
Masciangelo 6: inizio di partita positivo per lui, che però già nel primo tempo deve arrendersi per via di un problema fisico (dal 39’ Jaroszynski 6: qualche azione sulla corsia di sinistra da parte del polacco ex Chievo).
Omeonga 6: fa valere la sua fisicità, mettendo grinta e intensità in un match molto combattuto nella zona nevralgica del campo.
Valdifiori 6,5: regista di categoria superiore, che serve i compagni con qualità e continuità. Meno in evidenza nella seconda parte del match (dall’84’ Memushaj s.v.).
Busellato 6: rispetto all’altro interno del centrocampo pescarese ovvero Omeonga, si fa vedere maggiormente in fase di rifinitura. Ne è un esempio il pallone non sfruttato da Di Grazia nel finale.
Galano 5: dovrebbe essere uno dei trascinatori della squadra di Oddo e invece fatica ad entrare nel vivo della manovra con assist illuminanti o conclusioni verso la porta (dall’84’ Capone s.v.).
Bocic 5,5: parte con buona intraprendenza allargandosi molto sulla corsia di sinistra, per poi faticare sempre di più ad incidere sulla manovra offensiva (dal 60’ Di Grazia 5,5: ha una grande occasione nel finale, ma fallisce il possibile gol della vittoria)
Ceter 6,5: l’ex clivense lotta come un leone per 90 minuti, svariando su tutto il fronte offensivo e tenendo in apprensione la difesa avversaria. Sua la principale palla gol del primo tempo, con un colpo di testa di poco alto sopra la traversa.
CHIEVO
Semper 6: partita piuttosto tranquilla per il giovane portiere croato che, al di là di qualche cross insidioso, non viene chiamato in causa in molte circostanze.
Mogos 6: inizio un po’ faticoso per l’ex Cremonese, che soffre nel duello con Bocic. In seguito, prende le misure e accompagna maggiormente l’azione d’attacco.
Leverbe 6,5: il centrale francese ricomincia come aveva finito la scorsa stagione, ovvero con un’ottima gara fatta numerose ed efficaci chiusure difensive.
Rigione 6: meno in evidenza rispetto a Leverbe, ma comunque capace di far arrivare pochi palloni pericolosi dalle parti di Semper.
Renzetti 6,5: da il là a diverse azioni del Chievo, provando anche la conclusione come quando scalda le mani a Fiorillo nel corso del primo tempo.
Obi 5,5: non manca la consueta sostanza da parte sua, alla quale però unisce talvolta un’imprecisione nei passaggi che rischia di costare cara.
Palmiero 7: non poteva esserci esordio migliore per il regista di proprietà del Napoli lo scorso anno al Pescara. Alterna lanci illuminanti per le punte a momenti cui ringhia sui portatori di palla avversari come il più agguerrito dei mediani (dall’89’ Pavlev s.v.).
Bertagnoli 5,5: non sempre lucido nella costruzione del gioco clivense, così come nei momenti in cui è il Pescara ad avere il pallone.
Garritano 6: nel primo tempo fatica a farsi vedere tra le linee, per poi crescere dopo l’intervallo con le sue azioni sviluppate per lo più sulla sinistra (dall’81’ Morsay s.v.).
Fabbro 6: una spina nel fianco costante per la difesa del Pescara. Sfiora il gol due volte nella prima frazione di gioco e risulta sempre un pericolo con i suoi movimenti e la sua velocità (dal 74’ De Luca 6: prova in un paio di occasioni ad impensierire la difesa pescarese).
Djordjevic 6: tanto lavoro sporco per il serbo, anche molto lontano dalla porta. A livello di conclusioni verso la porta, invece, lascia molto a desiderare.
PESCARA
Fiorillo 6,5: il portiere pescarese risulta determinante per il pareggio finale. Nel primo tempo tiene a galla i suoi, alzando sopra la traversa un bolide da fuori di Renzetti e respingendo con i piedi il tentativo ravvicinato di Fabbro.
Bellanova 6: il terzino ex Atalanta si propone con buona costanza sulla corsia di destra. Nel finale, però, sbaglia un gol a porta sguarnita mandando alto di testa (dall’84’ Ventola s.v.).
Drudi 6,5: prova di grande solidità per il centrale difensivo, autore di ottime chiusure che limitano molto i giocatori offensivi del Chievo.
Scognamiglio 6,5: insieme al compagno di reparto Drudi, prevale in diverse occasioni nel confronto con Djordjevic e con gli altri giocatori gialloblù che provano ad entrare in area di rigore.
Masciangelo 6: inizio di partita positivo per lui, che però già nel primo tempo deve arrendersi per via di un problema fisico (dal 39’ Jaroszynski 6: qualche azione sulla corsia di sinistra da parte del polacco ex Chievo).
Omeonga 6: fa valere la sua fisicità, mettendo grinta e intensità in un match molto combattuto nella zona nevralgica del campo.
Valdifiori 6,5: regista di categoria superiore, che serve i compagni con qualità e continuità. Meno in evidenza nella seconda parte del match (dall’84’ Memushaj s.v.).
Busellato 6: rispetto all’altro interno del centrocampo pescarese ovvero Omeonga, si fa vedere maggiormente in fase di rifinitura. Ne è un esempio il pallone non sfruttato da Di Grazia nel finale.
Galano 5: dovrebbe essere uno dei trascinatori della squadra di Oddo e invece fatica ad entrare nel vivo della manovra con assist illuminanti o conclusioni verso la porta (dall’84’ Capone s.v.).
Bocic 5,5: parte con buona intraprendenza allargandosi molto sulla corsia di sinistra, per poi faticare sempre di più ad incidere sulla manovra offensiva (dal 60’ Di Grazia 5,5: ha una grande occasione nel finale, ma fallisce il possibile gol della vittoria)
Ceter 6,5: l’ex clivense lotta come un leone per 90 minuti, svariando su tutto il fronte offensivo e tenendo in apprensione la difesa avversaria. Sua la principale palla gol del primo tempo, con un colpo di testa di poco alto sopra la traversa.
CHIEVO
Semper 6: partita piuttosto tranquilla per il giovane portiere croato che, al di là di qualche cross insidioso, non viene chiamato in causa in molte circostanze.
Mogos 6: inizio un po’ faticoso per l’ex Cremonese, che soffre nel duello con Bocic. In seguito, prende le misure e accompagna maggiormente l’azione d’attacco.
Leverbe 6,5: il centrale francese ricomincia come aveva finito la scorsa stagione, ovvero con un’ottima gara fatta numerose ed efficaci chiusure difensive.
Rigione 6: meno in evidenza rispetto a Leverbe, ma comunque capace di far arrivare pochi palloni pericolosi dalle parti di Semper.
Renzetti 6,5: da il là a diverse azioni del Chievo, provando anche la conclusione come quando scalda le mani a Fiorillo nel corso del primo tempo.
Obi 5,5: non manca la consueta sostanza da parte sua, alla quale però unisce talvolta un’imprecisione nei passaggi che rischia di costare cara.
Palmiero 7: non poteva esserci esordio migliore per il regista di proprietà del Napoli lo scorso anno al Pescara. Alterna lanci illuminanti per le punte a momenti cui ringhia sui portatori di palla avversari come il più agguerrito dei mediani (dall’89’ Pavlev s.v.).
Bertagnoli 5,5: non sempre lucido nella costruzione del gioco clivense, così come nei momenti in cui è il Pescara ad avere il pallone.
Garritano 6: nel primo tempo fatica a farsi vedere tra le linee, per poi crescere dopo l’intervallo con le sue azioni sviluppate per lo più sulla sinistra (dall’81’ Morsay s.v.).
Fabbro 6: una spina nel fianco costante per la difesa del Pescara. Sfiora il gol due volte nella prima frazione di gioco e risulta sempre un pericolo con i suoi movimenti e la sua velocità (dal 74’ De Luca 6: prova in un paio di occasioni ad impensierire la difesa pescarese).
Djordjevic 6: tanto lavoro sporco per il serbo, anche molto lontano dalla porta. A livello di conclusioni verso la porta, invece, lascia molto a desiderare.
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