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Chievo appeso a un filo: solo il Collegio di Garanzia può salvarlo dal crac. Le apertureTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
venerdì 16 luglio 2021, 09:36Rassegna stampa
di Claudia Marrone

Chievo appeso a un filo: solo il Collegio di Garanzia può salvarlo dal crac. Le aperture

La stangata è arrivata, il ChievoVerona è stato escluso dalla Serie B 2021-22: speranze appese a un filo per la società veneta, che adesso ricorrerà al Collegio di Garanzia del CONI per tentare di ribaltare il verdetto della Co.Vi.So.C.
Spera il Cosenza, che ha fatto sapere di presentare domanda di riammissione.

"Viene escluso dalla B. Cosenza riammesso?", così La Gazzetta dello Sport, che spiega poi: "Il Consiglio federale ha escluso il Chievo dalla Serie B e altre società dalla C. «Segnali allarmanti», ha detto il presidente della Figc, Gabriel Gravina. Il Chievo ha un problema con la rateizzazione del debito presso l’Agenzia delle Entrate. Il club presenterà ricorso al Collegio di Garanzia del Coni e «ribadisce di aver operato in linea con le normative vigenti e federali». Il Cosenza, nel caso, prenderebbe il suo posto. Auguriamo il meglio al Chievo, ma il rischio “taglio” è elevato. Sarebbe la fine di una bella storia".

Più duro il Corriere dello Sport: "La mannaia del CF: Chievo fuori". Sulla situazione: "Da Salerno a Verona, dalla proposta di trust del duo Lotito-Mezzaroma passata sul filo di lana all'analisi dei conti dissestati del Chievo: otto giorni dopo la fumata "granata" che ha permesso ai campani di ri-festeggiare la promozione in Serie A, arriva la stangata della Figc nei confronti dei gialloblù. Dopo 35 anni consecutivi tra i professionisti, il Chievo Verona rischia infatti di scomparire. La Covisoc, Commissione di Vigilanza sulle Società Professionistiche, lo scorso 9 luglio aveva ritenuto "non completa" la domanda di iscrizione del club alla Serie B 2021-22. Il motivo? Un problema, non di poco conto, con l'Agenzia delle Entrate circa la rateizzazione del debito che la società non avrebbe mai saldato del tutto, oltre alla posizione finanziaria della società definita da molti esperti «preoccupante»".


Sulla stampa nazionale chiude Tuttosport: "Addio favola Chievo". Nel dettaglio: "Il Chievo a rischio estinzione. Destinato a diventare il caso dell’estate in una coda di ricorsi e controricorsi che anche in Federcalcio auspicavano non dover vivere più. E invece la pandemia ha messo a dura prova anche tutta la serie di norme e paletti che la gestione Gravina aveva previsto proprio per evitare casi del genere. Il club della famiglia Campedelli fa più notizia perché è l’unico di Serie B, ma ci sono anche altri cinque club di Serie C non ammessi dal Consiglio federale di ieri dopo la bocciatura Covisoc. Sono Carpi, Casertana, Novara, Paganese e Sambenedettese, tutti a rischio esclusione dal campionato. Questioni legate a fideiussioni, carte bollate o - come nel caso del club scaligero a “un problema generale: l’ordinamento giuridico e l’ordinamento statuale”, come avverte il presidente della Lega di B Mauro Balata auspicando il ricorso del Chievo".
Spazio quindi alla stampa locale. Così, il Corriere di Verona: "La Figc: il Chievo fuori dalla B. Il ricorso al Coni ultima chance". "La decisione del Consiglio Figc era nell’aria: Chievo non ammesso alla serie B. Il nodo è noto: l’attestazione dell’accordo con l’Agenzia delle entrate per la rateizzazione dei debiti tributari.
Palla, ora, al Collegio di garanzia Coni, ultimo grado sportivo prima di Tar e Consiglio di Stato. Nel nuovo ricorso, entro domani, il Chievo ha un’opportunità negata dal ricorso alla Covisoc: integrare le carte qualora siano sopraggiunti documenti per l’iscrizione non prodotti nei termini per colpe non proprie. Il Collegio deve decidere entro martedì 27, ma quasi sicuramente lo farà prima — si ipotizza venerdì 23 — essendoci sabato 24 la presentazione del calendario della B. Gli scenari? L’avvocato Francesco Rondini, esperto di diritto sportivo, riflette che in termini generali «in caso di esito positivo tra Collegio Coni, Tar o Consiglio di Stato la storia si chiude: con esito negativo, mantenendo il vecchio titolo sportivo un club può ripartire dalla Terza categoria. Una ripartenza dalla serie D è fattibile se c’è una nuova società che acquisisce il titolo sportivo». Nel ricorso al primo «no» della Covisoc, il Chievo avrebbe spiegato di aver pagato una rata importante anche a fine giugno mentre l’Agenzia delle entrate non avrebbe fatto pervenire un piano di rientro, visto il contesto di cartelle esattoriali sospese per l’emergenza sanitaria", la chiosa.

"La Figc non cambia idea: «Chievo, sei fuori dalla B»", è invece l'apertura de L'Arena. Che chiude: "La normativa federale da una parte, quella civilistica dall’altra. Il calcio o lo Stato? Il Collegio di Garanzia del Coni, probabilmente già venerdì prossimo, dirà se ha avuto ragione il Consiglio della Figc ad escludere il Chievo dalla Serie B o il Chievo. Convinto di aver trovato col fisco un corretto punto d’incontro per quei mancati pagamenti neanche richiesti dall’Agenzia delle Entrate nel periodo di piena pandemia. Quando il Chievo qualcosa ha comunque versato, passo ulteriore per ribadire la volontà di mettersi in regola fino in fondo ed assottigliare il debito".