Si rompe il silenzio in casa Reggina. Praticò: "La rosa può e deve ambire alla Serie C"
Si rompe il silenzio in casa Reggina, con la conferenza stampa che è stata indetta ieri e che, tra i protagonisti, ha visto anche il Direttore Generale del club Giuseppe Praticò: proprio lui, ha spiegato che dopo la gara con la Gelbison, che ha visto una contestazione partita già al 3' del match, il club ha ritenuto opportuno un low profile per "trovare le adeguate soluzioni al nostro interno".
Ma proprio sulla contestazione, come si legge su tuttoreggina.com, il dirigente ha aggiunto: "La Reggina è un club che fa calcio, nel momento in cui i risultati non arrivano i tifosi sono liberi di contestare, ci mancherebbe. È una cosa anche stimolante per raddrizzare la situazione. Ma chiaramente la proprietà non lascia: la protesta semplice non può indurre una società ad andarsene dopo aver fatto degli investimenti. Non c'è nessuno che ha manifestato interesse per l'acquisizione della società".
E ribadisce poi, concludendo: "Gli stipendi sono stati pagati in maniera regolare, é stato pagato settembre e ottobre, siamo allineati alla normalità, e ora ci troviamo a inseguire un obiettivo che non vogliamo mollare: stiamo lavorando per raddrizzare la stagione, siamo convinti che la nostra rosa può e deve ambire alla vittoria del campionato di D. Abbiamo commesso errori, di valutazioni e gestione, dobbiamo fare ammenda. Le responsabilità sono da suddividere tra i vari attori, compreso il sottoscritto, ma non possiamo cambiare il passato. Vogliamo solo dissipare i dubbi degli ultimi mesi".
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