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esclusiva

Las Vegas, progetto green per entrare in MLS

ESCLUSIVA TMW - Las Vegas, progetto green per entrare in MLSTUTTO mercato WEB
© foto di Alberto Fornasari
martedì 23 giugno 2015, 20:272015
di Gaetano Mocciaro

Il calcio negli Stati Uniti sta crescendo in maniera esponenziale. Lo dimostra il costante numero di stelle che decide di andare a giocare nella MLS, come Kakà, Gerrard, Lampard. E anche giocatori nel pieno della propria carriera, come Sebastian Giovinco. A oggi sono 20 le franchigie, numero destinato ad aumentare ed abbracciare altre città affamate di soccer. Una di queste è Las Vegas, che punta a farne parte grazie al progetto di due italiani: Daniele Fortunato, CEO F Group International e co-fondatore del The Fusion Project e Gaetano De Rienzo CEO del GDR Studio International. Entrambi ci spiegano nel dettaglio:

Las Vegas punta alla MLS. Come nasce il progetto?
"Abbiamo ragionato sulla condizione attuale di una città come Las Vegas con oltre 2 milioni di abitanti, da sempre priva di qualsiasi sport professionistico e dalle enormi potenzialità che le derivano dal flusso impressionante di visitatori, oltre 41 milioni all'anno. Abbiamo poi valutato la costante e continua ascesa del Soccer in USA in termini di popolarità e investimenti e le stesse scelte del piano di espansione della MLS che indicano Las Vegas come una location strategica per la visibilità e lo sviluppo della lega stessa".

Il progetto stadio sembra interessante è all'avanguardia. Che impianto sarà?

"Il progetto dello stadio è sicuramente all'avanguardia per design architettonico e tecnologie green utilizzate, ma parlare solo dello stadio potrebbe essere riduttivo. Heroes Hill Stadium sarà all'interno di una vera e propria città dello sport, il Green Sports Village. Si tratta di un centro d'attrazione per atleti, giovani e semplici appassionati non solo del soccer ma anche di tanti altri sport. Tra i tanti mi piace ricordare il settore sport racing - auto e moto - con un innovativo circuito che al suo interno, a testimonianza dell'anima green del Village, ospiterà un centro di ricerca per aziende tecnologiche e università".

Cosa sono le tecnologie green di cui parlate?

"Il tema centrale è quello tecnologico, la caratteristica del villaggio. Puntiamo al rispetto dell'ambiente, cerchiamo di massimizzare al massimo il risparmio energetico. Vogliamo una città dello sport che si autoalimenti, che autoproduca l'energia di cui ha bisogno. Il risultato a cui puntiamo è impatto ambientale zero. Questo deve avvenire sfruttando al massimo tutte le energie rinnovabili, come il fotovoltaico, l'eolico, il geotermico. E soprattutto il modo in cui verranno gestite, nel nostro caso attraverso un software apposito".

Potete farci un esempio?

"Ad esempio persino la vernice che verrà usata negli edifici sarà fotovoltaica, in grado di immagazzinare energia solare come se fosse un pannello".

Perché avete deciso di puntare sugli Stati Uniti e non sul mercato europeo? E perché proprio Las Vegas?

"Il Soccer in USA è in fortissima espansione: negli ultimi Mondiali la nazionale ha superato l'audience televisiva delle finali NBA di basket e il calcio si appresta a diventare nel giro di pochi anni il secondo sport degli Stati Uniti, secondo solo al football americano. Nelle scuole di fatto è diventato già il primo sport praticato da studenti e studentesse. Las Vegas, capitale mondiale dell'entertainment, ha la necessità da un lato di generare continuamente grandi eventi per i suoi milioni di visitatori e dall'altro di darsi un simbolo d'identità e di appartenenza con lo sport. La sinergia di questi 2 elementi ha indirizzato la nostra scelta ,certi delle enormi potenzialità della comunità di Las Vegas.

I Cosmos hanno richiamato Pelé come presidente onorario e Raul come giocatore; Orlando ha puntato su Kakà. Avete qualche nome importante per Las Vegas?

"Nel nostro Team abbiamo la fortuna di avere già importanti personalità del mondo del calcio: Martin Ferguson, De Sisti, Marazzina, Doni. Poi stiamo preparando una sorpresa che di sicuro affascinerà gli appassionati di calcio di tutto il mondo, ma che al momento è top secret".

Cosa vi aspettate a livello di business e a livello tecnico?
"A livello tecnico punteremo moltissimo sul settore giovanile , una Super Academy per i nuovi talenti, calciatori e calciatrici che valorizzeremo nelle leghe minori che faranno parte del nostro progetto sportivo. Certamente puntiamo ad avere da subito una squadra molto competitiva per MLS , d'altronde una piazza prestigiosa ed importante come quella di Las Vegas ci impone obbiettivi ambiziosi. Per quanto riguarda l'aspetto economico il nostro business plan è molto solido e si fonda sull'azione combinata e virtuosa di sport ed entertainment. Siamo certi che il nostro Green Sports Village inserito nel contesto di LAS Vegas potrà godere di tutti i vantaggi legati ad una realtà economica di cosi grande spessore".

Come si sta evolvendo il calcio negli Stati Uniti?

"Potrei rispondere semplicemente ricordando il risultato della vittoriosa amichevole disputata a Colonia pochi giorni fa dalla nazionale USA contro la Germania Campione del mondo! A parte gli scherzi, l'evoluzione tecnica del Soccer negli Stati Uniti è sotto gli occhi di tutti, mentre la travolgente evoluzione della sua popolarità è supportata da un elemento demografico da non trascurare la comunità ispanica ha ormai superato i 50 milioni di presenze sul territorio statunitense e chiaramente condiziona in maniera determinante i gusti dell'intera platea sportiva americana".

Quando pensate possa entrare la squadra in MLS?

"L'obiettivo è di arrivarci nel 2019. Nel 2017 ci saranno i lavori per il Master Plan, nel 2019 sarà completato il primo step con lo stadio, l'accademia e l'hotel: solo così possiamo entrare in MLS con la squadra maschile e la National Woman Soccer League per la femminile".

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