Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / roma / Serie A
Le grandi trattative dell’Inter - 1952, Bruno Mazza: l’equilibratore goleador di FoniTUTTO mercato WEB
venerdì 3 aprile 2020, 09:10Serie A
di Alessandro Rimi

Le grandi trattative dell’Inter - 1952, Bruno Mazza: l’equilibratore goleador di Foni

Il Presidente Masseroni ne ha abbastanza. Da dieci anni dall’acquisto della società non vince nulla, da quattro è sempre sul podio, ma un titolo proprio non riesce a portarlo a casa. Vorrebbe lasciare l’Inter, ma alla fine rimane per un ultimo tentativo di attacco al potere (juventino). Nel 1952 in panchina arriva Foni, centrale in coppia con Rava dell’Italia campione del mondo nel 38’, alla seconda esperienza in A dopo la parentesi alla Samp. Alfredo, portatore del primo vero catenaccio col battitore libero (Blason), su tutti fa il nome di tale Bruno Mazza: mediano che alle spalle ha solo sprazzi di A con Lucchese (con cui segna alla Juventus) e Legnano. Una scommessa, un gregario nel senso più stretto del termine che, in pratica, prende il posto dell’olandese Wilkes. Mazza, prelevato per una manciata di milioni di lire (si rivelerà un super affare), porta ordine ed equilibrio inaspettati.

La squadra gode di un tridente (Skoglund, Lorenzi e Nyers) che finalmente ingrana alla grande.

Difesa, rottura e ripartenza. Così l’Inter di Foni conduce un torneo stabile con picchi impressionanti (5-1 al Napoli), poco spettacolari, ma tremendamente efficaci. Nel ritorno i nerazzurri rallentano, come pure la Juventus campione d'Italia. Tre ko di fila però non arrestano la corsa di chi intende tornare più in alto di tutti. Il rendimento e l’intensità della Beneamata non ha eguali. Mazza incarna il modello del centrocampista moderno: in mezzo al campo determina la conquista del possesso, in posizione più avanzata decide le sfide contro Bologna, Novara e Roma (doppietta al Nazionale della capitale), regalando di fatto 6 punti all’Inter. Tra le colonne dello scudetto del 53’ c’è sicuramente lui. E, a ben vedere, Mazza risulta essenziale anche per il bis dell’anno dopo.