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Mercato no stop - Indiscrezioni, trattative e retroscena del 25 maggioTUTTO mercato WEB
© foto di Insidefoto/Image Sport
martedì 26 maggio 2020, 01:00Serie A
di Daniel Uccellieri

Mercato no stop - Indiscrezioni, trattative e retroscena del 25 maggio

Il punto su tutte le news di calciomercato della giornata appena andata agli archivi. Tra indiscrezioni, trattative e retroscena ecco le notizie più importanti.
INTER, PRIMA OFFERTA PER CAVANI: BIENNALE DA 7,5 MILIONI A STAGIONE. NERAZZURRI A LAVORO PER ABBASSARE L'ESBORSO PER SENSI. LAUTARO-BARCELLONA PUO' QUADRARE CON FIRPO, GRIEZMANN NO. JUVENTUS, SEMPRE VIVO LO SCAMBIO PJANIC-ARTHUR. NELL'AFFARE ANCHE DE SCIGLIO. MILAN, RANGNICK PRONTO A VOLARE DA SINGER PER DISCUTERE DEL PROGETTO ROSSONERO. ROMA, APERTURA DELL'EVERTON ALLA CESSIONE IN PRESTITO CON DIRITTO DI RISCATTO DI KEAN
L'Inter all'assalto di Edinson Cavani. Nelle ultime ore, nuovi contatti tra le parti e prima proposta, col club nerazzurro intenzionato ad anticipare la concorrenza per il 'Matador' anche perché sempre più squadre si stanno facendo avanti per il centravanti in scadenza di contratto col Paris Saint-Germain. Sette milioni e mezzo per i prossimi due anni. E' questa l'offerta che l'Inter ha presentato a Cavani, un ingaggio pari a quello di Romelu Lukaku e Christian Eriksen, i più pagati della rosa. Una proposta molto importante, non ancora quanto chiede l'ex centravanti del Napoli, ma che conferma la bontà dell'interessamento dell'Inter. Che per l'ingaggio non vuole e non può andare oltre questa cifra per politica societaria ed equilibri nello spogliatoio. L'ha già chiarito l'ad Giuseppe Marotta, che però per andare incontro alle esigenze di Cavani è pronto a discutere di un bonus alla firma. L'Inter ha messo sul piatto 15 milioni di euro per due anni. Cavani ne chiede 20 e sa che tanti club stanno pensando a lui per la prossima stagione. Per l'Inter, la rivale più pericolosa resta l'Atletico Madrid: un corteggiamento che parte da lontano, una bozza d'accordo raggiunto qualche settimana fa e poi un passo indietro dei colchoneros. Che però restano lì, in prima fila con l'Inter.
Molto basse le probabilità di rinnovo col Paris Saint-Germain, anche se un ultimo formale tentativo verrà fatto. C'è poi il Newcastle, con la nuova proprietà saudita che è pronta a insediarsi e a costruire subito una grande squadra. Per Cavani, però, al momento i magpies non rappresentano una prima scelta, così come l'Inter Miami. Ipotesi affascinante, molto allettante per il finale di carriera. Ma il Matador vorrebbe restare un altro paio d'anni in Europa prima di trasferirsi in MLS: l'Inter lo sa bene, e per questo sta provando ad anticipare la concorrenza.

L'annata di Stefano Sensi è stata spezzata in due. C'è un prima e un dopo l'infortunio che lo ha bloccato per dal 7 di ottobre, quando sembrava essersi già preso il centrocampo dell'Inter in collaborazione con il croato Brozovic, fino al 21 dicembre, con solamente uno scampolo di gara in mezzo contro il Borussia Dortmund. Dopo questo periodo Sensi ha avuto poche possibilità per farsi vedere, ma è evidente come la ruggine fosse ancora da togliere rispetto alle stupende prestazioni viste precedentemente. Stefano Sensi è all'Inter in prestito, pagato 5 milioni di euro, con un obbligo di riscatto fissato a 20 milioni. Di fatto Inter e Sassuolo stanno trattando per capire quale possa essere la situazione e, ovviamente, un eventuale sconto sulla permanenza in nerazzurro. Nell'ambito della trattativa non è detto che non vengano inseriti alcuni profili giovani. Una scelta che in questo momento è dovuta all'emergenza Coronavirus, con la possibilità di inserire altri bonus in seguito a prestazioni individuali e di squadra.
Inter e Barcellona hanno un problema simile. Che è quello di vendere giocatori per finanziare la propria campagna acquisti. I nerazzurri dovranno affrontare una situazione non troppo semplice, perché ci sono tanti profili che rientreranno dai vari prestiti nella prossima stagione e se per Icardi questa è la settimana decisiva, non si può dire che ci siano grandi scenari in ballo per gli altri. Invece il Barça ha perso il timone per una questione di ingaggi, tra Dembele, Umtiti, Semedo, Rakitic, Vidal e soprattutto Coutinho. La richiesta dell'Inter è semplice: Martinez può essere ceduto a patto che vengano inseriti molti contanti nella trattativa e poche contropartite tecniche. A parte Junior Firpo, perché Antonio Conte vuole cinque esterni per la sua Inter, almeno uno di gamba e che possa rimanere per molti anni. Se Marcos Alonso potrebbe essere una prima scelta, è difficile pensare a Kwadwo Asamoah come una certezza: il ghanese può essere ceduto. Tornando su Lautaro, una cifra tra gli ottanta e i novanta più Firpo sarebbe accettabile, proprio perché prenderebbero due piccioni con una fava, mettere quasi in sicurezza i conti e avere il terzino sinistro che serve. Tra i sondaggi altrui, come Vidal, spunta quello per Rakitic, che non vorrebbe andare all'Inter - e che i nerazzurri stessi trattano come una non alternativa - ma anche quello di Antoine Griezmann. Per il francese era stato pensato uno scambio con Lautaro, ma l'idea è quella di rimanere al Barcellona per quest'anno, ritrovando la sua maglia numero 7 (non il 17 della scorsa estate) e poi eventualmente, dopo una grande stagione, pensare a un addio verso il Paris Saint Germain. O altri lidi simili, perché lo stipendio attualmente non è sostenibile. E solo di commissioni, l'anno scorso, erano stati versati 10 milioni.

Juventus e Barcellona, lavori in corso. Il filo diretto non si è spezzato, anzi. Le trattative sull'asse tra i bianconeri e i blaugrana, direttamente e indirettamente, proseguono. Con il ritmo che lo stop per l'emergenza sanitaria impone, con le difficoltà logistiche, annessi e connessi. Però la trattativa per uno scambio è sempre in piedi e il nome attorno a cui gira tutto resta quello di Arthur. Frenate, accelerate, smentite. La realtà è che il brasiliano a Barcellona è contento ma non ha escluso un addio. La società, peraltro, gli ha fatto pervenire chiaro il messaggio: non è incedibile ed è pronta ad ascoltare offerte. Da definire ancora nei contorni economici, la trattativa tra Juventus e Barcellona era inizialmente impostata per uno scambio tra Miralem Pjanic più cash e l'ex giocatore del Gremio di Porto Alegre. Al momento, però, sembra che Mattia De Sciglio possa essere inserito come ulteriore contropartita della trattativa. Il Barcellona sembra aver peraltro dimostrato interesse nei confronti del terzino, nome discusso dal board e con lo staff tecnico. Il placet per il doppio scambio c'è. Niente di definito, ancora, ma il percorso sull'asse Barcellona-Juventus procede spedito. E gli altri nomi dei Blaugrana? Ousmane Dembele è una delle ipotesi della prima ora, ma la Juventus, conti alla mano, preferirebbe orientarsi più su Arthur anche per questioni tecniche.

Ralf Rangnick e il Milan, le strade sono sempre più vicine a incrociarsi. Studia l'italiano da mesi e ora, secondo le ultime indiscrezioni, starebbe già cercando casa a Milano. Il Professore, demiurgo del progetto della Red Bull, fino alla scorsa settimana aveva in ponte per questa (tra il 27 e il 28) un viaggio a Londra per incontrarsi con la famiglia Singer, proprietaria del fondo Elliott e dunque del Milan. Un incontro vis a vis, contemplando ovviamente le restrizioni del momento, per cercare di discutere anche i dettagli del progetto che Rangnick ha intenzione di portare avanti al Milan. Il tempo, in questo senso, stringe anche perché poi dall'8 giugno inizierà il regime di quarantena per chi arriva da paesi colpiti da Covid, Germania compresa. Più che un semplice manager Rangnick e Elliott, con Gazidis, discuteranno anche del ruolo del tedesco. Che sarà più di un tecnico ma un allenatore, almeno questa è l'intenzione, con un ruolo molto inglese. Rangnick ha studiato italiano proprio per abbattera la barriera linguistica, da lui considerata lo scoglio maggiore per sposare il progetto rossonero. Lo fa da novembre, per non perdere neanche un dettaglio della sua possibile nuova avventura. L'idea è quella di sedersi sulla panchina del Milan con un uomo mercato a lui vicino: l'intenzione sarebbe quella di avere uno staff completo, che non riguardi solo quello tecnico ma anche in dirigenza con Paul Mitchell ds. Al vaglio c'è però sempre la posizione di Frederic Massara che è nei pensieri della Roma del corso futuro, visto che il rapporto con Gianluca Petrachi è destinato a interrompersi. Che ruolo? Nel summit atteso a giorni verrà definita la base di un progetto futuro. Almeno questa è l'intenzione. Rangnick allenatore? O solo direttore sportivo con un tecnico a lui vicino, magari come Jesse Marsch o Adi Hutter? Difficile, impossibile dicono nei salotti del mercato, Julian Nagelsmann. O Stefano Pioli? Difficile. La sensazione, però, che Rangnick racconta agli amici, è che abbia voglia di sedersi in panchina e gestire il progetto tecnico. Però sul tavolo del tedesco ci sarebbero entrambe le buste, sia da manager all'inglese, sia da responsabile totale del progetto e del mercato ma con un allenatore da lui scelto in panchina. E il Professore potrebbe scegliere la prima.

Moise Kean, un nome già trattato la scorsa estate e che in casa Roma potrebbe tornare d'attualità nelle prossime settimane. A prescindere da come andrà a finire la trattativa per il passaggio di consegne del club, la società capitolina dovrà inserire in rosa per la prossima stagione un altro centravanti da affiancare a capitan Dzeko. Andrà via Kalinic, e l'obiettivo è quello di puntare su un profilo giovane. In questo senso, tra i nomi che affascinano di più il club giallorosso c'è Moise Kean, classe 2000 passato la scorsa estate dalla Juventus all'Everton per 27.5 milioni di euro. Nel club di Liverpool, l'ex attaccante della Juventus non ha trovato troppo spazio: non è titolare e l'idea di rientrare in Italia sta prendendo sempre più piede nella mente del ragazzo.
Ma a che prezzo? L'Everton dopo una stagione del genere sa di non poter rientrare dell'investimento fatto nell'estate 2019 e ha aperto a una cessione in prestito con diritto di riscatto fissato a una cifra tra i 20 e i 25 milioni di euro.


LIVERPOOL, RED IN POLE PER TIMO WERNER. GALATASARAY, SNEIJDER PUO' TORNARE PER RICOPRIRE IL RUOLO DI VICE-TERIM. MANCHESTER UNITED, I RED DEVIL NON FANNO SCONTI PER ROJO. PIACE MATONDO DELLO SCHALKE 04

Potrebbe proseguire al Liverpool la carriera di Timo Werner, attaccante classe '96 di proprietà dell'RB Lipsia. Il calciatore di Stoccarda piace anche all'Inter ma in questo momento - in caso di trasferimento - i reds sono in vantaggio su tutte le altre squadre interessate. A spingere per l'acquisto di Werner in casa Liverpool è soprattutto l'allenatore Jürgen Klopp. Raphael Honigstein, giornalista di 'BT Sport' che ha recentemente pubblicato una biografia del tecnico ex Borussia Dortmund (in uscita in Italia a luglio), ha svelato che nelle ultime ore c'è stata una videochiamata tra Klopp e Werner, che in caso di addio al Lipsia ha proprio nel Liverpool la sua priorità. Il Liverpool, però, non ha ancora sciolto le riserve. Nel contratto che lega Werner al Lipsia c'è una clausola - valida fino al 15 giugno - che si aggira intorno ai 55 milioni di euro. Ma i reds soprattutto a causa della crisi economica scaturita dall'emergenza coronavirus non sono ancora del tutto convinti di pagare questa cifra.
Wesley Sneijder può tornare al Galatasaray. Non da calciatore, visto che il campione olandese ha ufficialmente appeso gli scarpini al chiodo lo scorso agosto, ma da vice-allenatore. Come riporta RTL Nieuws, infatti, l'ex Inter sarebbe attualmente in contatto col club turco per ricoprire il ruolo di vice-Terim in panchina. Sneijder ha militato in giallorosso dal gennaio 2013 all'estate 2017, vincendo due campionati, tre Supercoppe e tre Coppe di Turchia.

Marcos Rojo ha più volte ribadito il suo desiderio di restare in Argentina, dove è attualmente in prestito nell'Estudiantes. Il Manchester United, però, non sembra disposto a fare sconti: il difensore è valutato circa 14 milioni di euro, una cifra giudicata eccessiva dal club di Veron, soprattutto considerata la scadenza del contratto con i Red Devils, nel 2021. Sulle tracce del giocatore c'è anche il Boca Juniors, riporta Olé.

Il futuro di Rabbi Matondo, giovanissimo esterno d'attacco in forza allo Schalke 04, potrebbe essere in Premier League. Secondo quanto riportato dal Manchester Evening News infatti, il Manchester United avrebbe messo nel mirino il gallese classe 2000.