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Milan, Pioli: "Il gruppo aveva sofferto nelle ultime settimane. Se mi aspettavo così Tomori? Sì"
Il Milan torna a vincere e resta in scia all'Inter. Dopo la vittoria sul campo della Roma, Stefano Pioli ha parlato ai microfoni di Sky Sport. Di seguito le dichiarazioni del tecnico rossonero.
Non era scontata questa vittoria. Quali corde ha toccato?
"Ho detto alla squadra che non possono essere due partite negative a toglierci le convinzioni che ci siamo creati col nostro percorso. Speravamo di fare meglio nelle ultime due settimane, ma non esserci riusciti deve darci più forza. Abbiamo fatto un primo tempo eccezionale, giocavamo contro una grande squadra come la Roma e ci sta subire qualcosa. È una vittoria importante che ci consente di uscire da una situazione un po' particolare".
Tomori stasera ha impressionato. Se l'aspettava?
"Sì. Ha cominciato da subito a giocare con questo livello, è entrato subito nel derby di Coppa e l'ha fatto con questa presenza e questa forza. Ma è il collettivo che permette al singolo di esprimersi al meglio. Abbiamo vinto una partita importante e difficile".
A volte quando ripartivano vi creavano dei problemi.
"Abbiamo provato ad essere attendisti sulla loro costruzione, ma hanno giocatori di grande velocità e qualche volta ci hanno preso. Ma sono rischi che dobbiamo correre: quando sbagli qualche tempo d'uscita puoi correre qualche rischio. Ma abbiamo recuperato più palloni nella metà campo avversaria. Il nostro lavoro è un'analisi continua di costi e benefici, e stasera sono stati più i benefici".
Nel secondo tempo avete sofferto quando qualche giocatore non ha avuto sufficiente malizia. Parla di questo alla squadra?
"Fa parte del nostro percorso di crescita. Siamo una squadra giovane, che non può avere ancora tutte quelle furbizie che una squadra matura ed esperta riesce a mettere sul campo. Stiamo facendo qualcosa di importante: abbiamo diciassette punti in più dell'anno scorso, siamo la squadra che ha giocato di più e siamo la squadra più giovane. Questa è stata una prestazione con spirito, qualità e voglia di tornare a vincere: esserci riusciti è una grande soddisfazione per i miei giocatori, anche perché con Spezia e Inter non eravamo stati noi stessi".
Come stanno Calhanoglu, Rebic e Ibrahimovic?
"Tutti e tre hanno avuto problemi muscolari: sembra si tratti di affaticamenti, ma vedremo meglio domani. Spero di avere a disposizione più giocatori possibili, siamo in un momento decisivo della nostra stagione e mi auguro non si tratti di nulla di grave".
La infastidisce il fatto che ci possa essere delusione per un terzo posto?
"Questo dimostra che il calcio è un ambiente strano. Se avessimo detto all'inizio che prima di stasera saremmo stati secondi nessuno ci avrebbe creduto. Fossimo stati a quaranta punti tutti avrebbero invece parlato di un buon campionato. Sappiamo da dove siamo partiti, conosciamo il nostro percorso, continuo a ripetere che le prime sette sono molto forti e le prime quattro saranno molto contente di andare in Champions, speriamo di rientrare tra quelle quattro. Noi siamo andati forte per molto tempo e abbiamo alzato le aspettative".
Ha messo gli articoli che vi davano per morti negli spogliatoi?
"Ho fatto vedere un paio di trasmissioni vostre (ride, ndr). No, non è vero. È un gruppo giovane ma responsabile, che ha sofferto in queste due settimane: abbiamo fatto fatica a metabolizzare, ma è bastato parlare chiaro perché crediamo nel nostro lavoro. Sappiamo che il percorso sarà pieno di ostacoli, ma siamo pronti a superarli".
CLICCA QUI per rivivere Roma-Milan 1-2 su TMW
Non era scontata questa vittoria. Quali corde ha toccato?
"Ho detto alla squadra che non possono essere due partite negative a toglierci le convinzioni che ci siamo creati col nostro percorso. Speravamo di fare meglio nelle ultime due settimane, ma non esserci riusciti deve darci più forza. Abbiamo fatto un primo tempo eccezionale, giocavamo contro una grande squadra come la Roma e ci sta subire qualcosa. È una vittoria importante che ci consente di uscire da una situazione un po' particolare".
Tomori stasera ha impressionato. Se l'aspettava?
"Sì. Ha cominciato da subito a giocare con questo livello, è entrato subito nel derby di Coppa e l'ha fatto con questa presenza e questa forza. Ma è il collettivo che permette al singolo di esprimersi al meglio. Abbiamo vinto una partita importante e difficile".
A volte quando ripartivano vi creavano dei problemi.
"Abbiamo provato ad essere attendisti sulla loro costruzione, ma hanno giocatori di grande velocità e qualche volta ci hanno preso. Ma sono rischi che dobbiamo correre: quando sbagli qualche tempo d'uscita puoi correre qualche rischio. Ma abbiamo recuperato più palloni nella metà campo avversaria. Il nostro lavoro è un'analisi continua di costi e benefici, e stasera sono stati più i benefici".
Nel secondo tempo avete sofferto quando qualche giocatore non ha avuto sufficiente malizia. Parla di questo alla squadra?
"Fa parte del nostro percorso di crescita. Siamo una squadra giovane, che non può avere ancora tutte quelle furbizie che una squadra matura ed esperta riesce a mettere sul campo. Stiamo facendo qualcosa di importante: abbiamo diciassette punti in più dell'anno scorso, siamo la squadra che ha giocato di più e siamo la squadra più giovane. Questa è stata una prestazione con spirito, qualità e voglia di tornare a vincere: esserci riusciti è una grande soddisfazione per i miei giocatori, anche perché con Spezia e Inter non eravamo stati noi stessi".
Come stanno Calhanoglu, Rebic e Ibrahimovic?
"Tutti e tre hanno avuto problemi muscolari: sembra si tratti di affaticamenti, ma vedremo meglio domani. Spero di avere a disposizione più giocatori possibili, siamo in un momento decisivo della nostra stagione e mi auguro non si tratti di nulla di grave".
La infastidisce il fatto che ci possa essere delusione per un terzo posto?
"Questo dimostra che il calcio è un ambiente strano. Se avessimo detto all'inizio che prima di stasera saremmo stati secondi nessuno ci avrebbe creduto. Fossimo stati a quaranta punti tutti avrebbero invece parlato di un buon campionato. Sappiamo da dove siamo partiti, conosciamo il nostro percorso, continuo a ripetere che le prime sette sono molto forti e le prime quattro saranno molto contente di andare in Champions, speriamo di rientrare tra quelle quattro. Noi siamo andati forte per molto tempo e abbiamo alzato le aspettative".
Ha messo gli articoli che vi davano per morti negli spogliatoi?
"Ho fatto vedere un paio di trasmissioni vostre (ride, ndr). No, non è vero. È un gruppo giovane ma responsabile, che ha sofferto in queste due settimane: abbiamo fatto fatica a metabolizzare, ma è bastato parlare chiaro perché crediamo nel nostro lavoro. Sappiamo che il percorso sarà pieno di ostacoli, ma siamo pronti a superarli".
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