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Stasera il derby Lazio-Roma, Inzaghi: "Mai una gara come le altre. Crediamo alla Champions"TUTTO mercato WEB
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
sabato 15 maggio 2021, 00:42I fatti del giorno
di Giacomo Iacobellis

Stasera il derby Lazio-Roma, Inzaghi: "Mai una gara come le altre. Crediamo alla Champions"

Il derby di Roma, insieme a Juve-Inter, sarà senza alcun dubbio la gara clou di questo 37° turno di Serie A. Una sfida da non sbagliare per entrambe le compagini, che sognano l'una la qualificazione alla prossima Champions (seppur la corsa della Lazio sia ormai assai complicata) e l'altra alla prossima Europa League.

Per presentare il big match in programma stasera alle ore 20:45 allo stadio "Olimpico", nella vigilia di questo venerdì è intervenuto come di consueto l'allenatore biancoceleste Simone Inzaghi. Queste le sue principali dichiarazioni in conferenza stampa: "Sicuramente non sarà una partita come le altre. Noi con qualche difficoltà abbiamo dimostrato di credere ancora alla Champions. Sappiamo che domani sarà particolare, è una gara sentita. Chiederò ai ragazzi di avere l'umiltà e la determinazione che abbiamo avuto nell'ottimo girone di ritorno".

L'arrivo di Mourinho è uno stimolo in più per rimanere alla Lazio? E per chiedere uno sforzo alla società sul mercato?
"Al prossimo anno ci si penserà più avanti, adesso dobbiamo focalizzaci solo sul derby e sulle prossime partite. Il palmarès di Mourinho parla chiaro, sarà un valore aggiunto per la Roma".


Condivide quello che ha detto Immobile sul progetto di crescita che ci deve essere definitivamente?
"Penso di sì, Immobile è un leader e ha pronunciato parole giustissime. Sono contento di averlo allenato in questi 5 anni".

Il primo ricordo del derby che le viene in mente?
"Da giocatore ricordo con più piacere quello vinto 2-1 nell'anno dello Scudetto: eravamo in ritardo sulla Juventus e siamo andati subito sotto contro la Roma, per poi rimontare con Veron e Nedved. Da allenatore invece scelgo il ritorno della semifinale di Coppa Italia: avevamo vinto l'andata ma erano passati due mesi, con tante partite in mezzo, ed era una grandissima preoccupazione. In più c'era la posta in palio della finale che rendeva tutto ancora più importante".