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Verratti e Chiellini non devono giocare contro l’Austria, ecco perché Mancini deve pensarci. La top 5 dei giocatori rivelazione dell’Europeo: uno interessa alla Juventus, uno l’Inter, e Inter/Juve lottano per il terzoTUTTO mercato WEB
mercoledì 23 giugno 2021, 08:00Editoriale
di Tancredi Palmeri

Verratti e Chiellini non devono giocare contro l’Austria, ecco perché Mancini deve pensarci. La top 5 dei giocatori rivelazione dell’Europeo: uno interessa alla Juventus, uno l’Inter, e Inter/Juve lottano per il terzo

Sarà che alla dolcezza dell’entrare senza preoccupazione nel prossimo turno di un Europeo o di un Mondiale proprio non siamo abituati, ma al momento senza apparentemente problemi ci prepariamo all’Austria con l’occupazione più bella di quando si trotta da una partita all’altra, ovvero l’lambiccarsi sul fare la formazione scegliendo tra chi è meglio, non tra chi è meno peggio o semplicemente non è rotto.
Ci sono 5 dubbi per Mancini, più o meno reali, eppure ce ne sono due che necessitano accuratezza.
Verratti e Chiellini. Essendo al meglio, in qualsiasi condizione i più forti nel loro ruolo sono loro, prima scelta assoluta.
E a dire il vero starebbero anche bene: sicuramente Verratti, ma forse anche il Chiello sufficientemente recuperato.
Eppure, farli giocare contro l’Austria potrebbe essere una leggerezza in un caso, o addirittura un errore capitale nell’altro.

Verratti:
ok il ‘test’ con il Galles, ok la prestazione, ok la risposta del fisico. Ma con Verratti la ricaduta è sempre dietro l’angolo, soprattutto quando gli impegni vanno ravvicinandosi. Dunque contro l’Austria potrebbe forse giocare senza problemi, ma perché crearsi il pericolo considerando che qualora vincessimo poi l’intensità contro il Belgio sarebbe straordinaria, e lascerebbe sicuramente strascichi anche se ci andasse bene?
E soprattutto: l’alternativa a Verratti in questo momento è talmente su di giri, che il valore di Locatelli ti permette di riservare qualsiasi goccia di benzina nella tanica di Verratti, se proprio non dovessi averne bisogno.

Chiellini:
qui proprio il dubbio non dovrebbe nemmeno crearsi. Chiellini contro l’Austria deve essere no e basta. Perché il Chiello è insostituibile, diversamente da Verratti apparentemente. Perché persino i ritmi compassati di Turchia e Svizzera hanno esposto i suoi muscoli, a causa dell’impegno ravvicinato. Perché l’Austria dovrebbe essere in un certo senso simile come approccio di gioco: noi con baricentro alto, e il Chiello a strappare indietro sulle palle nei ribaltamenti, come successo contro Turchia e Svizzera. E dunque non bisogna esporlo a un rischio non necessario, tanto più che Acerbi può supplire alla grande e all’altezza dell’Austria. Perché, di nuovo, se ci qualificassimo, poi contro il Belgio sarebbe una partita di intensità tremenda: si è visto in Inter-Juventus quanto Lukaku possa fare sbiellare un Chiellini non al meglio, immaginarsi dunque se c’è di mezzo anche la velocità di esecuzione di DeBruyne, la creatività di Hazard, i tagli di Witsel. E poi, anche se fosse, se proprio ci andasse bene, la vita poi non finirebbe con il Belgio, e dunque immaginarsi cosa potrebbe essere rimasto nel frattempo delle energie del Chiello.

Si chiude la fase a gruppi e si può stilare la top 5 dei giocatori rivelazione dell’Europeo. Il criterio è che abbiano avuto un impatto decisivo nelle loro partite con le loro prestazioni, a dispetto di uno status che alla vigilia non li dipingeva da protagonisti.
Ben 3 di questi appartengono alla Serie A. E dei 5, uno interessa alla Juventus, uno all’Inter, e un altro potrebbe essere la prossima sfida di mercato proprio tra loro.

1. Gosens
Si è guadagnato anche la menzione della Merkel nel vertice di Berlino con Draghi. In verità a noi in Italia non sorprende, ma altra cosa è uscire al 60’ con standing ovation dall’Allianz Arena dopo aver scaricato 1 gol, 2 assist e 1 gol annullato per millimetri sul groppone del campione in carica.
L’interesse del Borussia Dortmund c'è sempre, ma occhio perché Juventus e Inter sono tornate ad aprire discussioni in tempi recentissimi. Chissà che non venga ripagato con il risparmio su Cristiano Ronaldo o con l’incasso di Hakimi.


2. Locatelli
Spettacolare. Chi se lo sarebbe mai aspettato che fosse così padrone del gioco e da subito. Forse solo Mancini. Accanto a Jorginho e in dialogo con Barella si è esaltato. Perché in condizioni normali la titolarità di Verratti non si discuterebbe mai, però così… La Juventus ha offerto 30 milioni, lui ha scelto la Juve sul City, il Sassuolo ne vorrebbe almeno 40, ma per compiere l’ultimo chilometro potrebbe accontentarsi di uno o due giovani. Il primo della lista di Allegri deve giustamente essere reclutato.

3. Dumfries
Il terzino alla olandese si mette sempre su tutto, e agli Europei poi non passa mai di moda. La facilità con cui arriva in porta è disarmante. Dal Eindhoven a Milano, è possibile. L’Inter sa che sarà impossibile rimpiazzare Hakimi senza farlo rimpiangere, ma almeno prova a trovare una soluzione all’altezza, e le prestazioni dell’oranje l’hanno fatto entrare nella lista degli interessi. L’addio di Hakimi al PSG per 75 milioni cash + 5 milioni di bonus è sempre più vicino, poi una parte potrebbe prendere la via dell’Olanda.

4. Kalvin Phillips
L’ormai celeberrimo Pirlo dello Yorkshire sembrava una scelta affrettata non come titolare, ma addirittura tra i convocati. Invece Southgate è andato all the way, gli ha affidato le chiavi del gioco, e lui l’ha ripagato con ordine e con la giocata che ha spaccato la partita contro la Croazia. A volte il ritmo è prevedibile, ma il centromediano metodista modellato a immagine e calcio di Bielsa ha rivelato una affidabilità rara. Dovrebbe rimanere un sogno e basta però, perché il patron del Leeds Andrea Radrizzani ci ha rivelato in diretta che per Phillips non verranno prese in considerazione offerte.

5. Damsgaard
Un altro che conosciamo bene. Ma forse sottovalutiamo. Personalmente, ritengo che non ci siano più di altri 5 giocatori in Serie A oltre a Damsgaard capaci di creare superiorità numerica. Ha solo bisogno di trovare la sua squadra pigmalione. Nel frattempo si è travestito da Eriksen perfino nel gesto tecnico del gol pazzesco da fuori alla Russia. E Paratici ha preso informazioni, proprio sulle orme di un nuovo Eriksen al Tottenham