Roma, corsie d’emergenza. Da Zalewski a Spinazzola: producono poco e sbagliano tanto
Neanche il suo sostituto, però, non è stato all’altezza di quanto fatto vedere lo scorso anno, perché la distorsione alla caviglia di quest’estate gli ha fatto perdere dieci giorni di preparazione e poi un risentimento muscolare non ha aiutato.
Mou spera che la sosta passata con la sua Polonia gli riconsegni un giocatore pronto, cosa che non potrà succedere con Karsdorp, costretto a fermarsi 45 giorni per una lesione meniscale interna che ha richiesto anche l’operazione. A fare gli straordinari sarà Celik, arrivato in estate dalla Ligue e con ancora evidenti limiti tattici e di ambientamento. Per Vina, invece, il discorso è diverso: si fosse trovato l’accordo con il Galatasaray sarebbe partito. In estate Mourinho lo ha usato con il contagocce e anche nell’unica presenza da titolare stagionale non ha giocato sulla fascia, bensì come braccetto di sinistra per dare un turno di riposo a Smalling. Allo Special One, adesso, il compito di rimettere in piede due reparti che somigliano sempre di più a due corsie d’emergenza che a un valore aggiunto.