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Roma, corsie d’emergenza. Da Zalewski a Spinazzola: producono poco e sbagliano tantoTUTTO mercato WEB
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domenica 25 settembre 2022, 07:00Serie A
di Dario Marchetti

Roma, corsie d’emergenza. Da Zalewski a Spinazzola: producono poco e sbagliano tanto

Vina, Spinazzola, Zalewski, Celik e Karsdorp: cinque calciatori per produrre appena 27 cross utili da inizio campionato, senza che comunque nessuno di questi si sia trasformato in un assist. E allora Huston abbiamo un problema, le fasce. Le usa poco e quando prova a sfruttarle lo fa anche male, perché i 27 cross utili da inizio anno valgono il 16° posto in questa speciale classifica con la Fiorentina prima a 65, praticamente più del doppio. Chiaro che qualcosa non stia funzionando perché al di là del giocare meno in ampiezza e più per vie centrali, alla base di questi numeri ci sono anche tanti momenti di forma individuali non esaltanti. Spinazzola, ad esempio, è rimasto a Trigoria questi giorni invece di rispondere alla convocazione dell’Italia per fare lavoro specifico sul polpaccio infortunato. “Mi manca ancora qualcosa” ha detto ieri commentando il suo recupero e in campo è evidente nonostante giornata dopo giornata la condizione migliori.

Neanche il suo sostituto, però, non è stato all’altezza di quanto fatto vedere lo scorso anno, perché la distorsione alla caviglia di quest’estate gli ha fatto perdere dieci giorni di preparazione e poi un risentimento muscolare non ha aiutato.

Mou spera che la sosta passata con la sua Polonia gli riconsegni un giocatore pronto, cosa che non potrà succedere con Karsdorp, costretto a fermarsi 45 giorni per una lesione meniscale interna che ha richiesto anche l’operazione. A fare gli straordinari sarà Celik, arrivato in estate dalla Ligue e con ancora evidenti limiti tattici e di ambientamento. Per Vina, invece, il discorso è diverso: si fosse trovato l’accordo con il Galatasaray sarebbe partito. In estate Mourinho lo ha usato con il contagocce e anche nell’unica presenza da titolare stagionale non ha giocato sulla fascia, bensì come braccetto di sinistra per dare un turno di riposo a Smalling. Allo Special One, adesso, il compito di rimettere in piede due reparti che somigliano sempre di più a due corsie d’emergenza che a un valore aggiunto.