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Roma-Genoa 3-2 - Gioia e commozione: Perotti al 90' regala la qualificazione in Champions League, Totti fa piangere l'Olimpico. VIDEO!TUTTO mercato WEB
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lunedì 29 maggio 2017, 06:00Approfondimenti
di Davide Santucci
per Vocegiallorossa.it

Roma-Genoa 3-2 - Gioia e commozione: Perotti al 90' regala la qualificazione in Champions League, Totti fa piangere l'Olimpico. VIDEO!

Il 28 maggio 2017 è una data che sarà segnata a vita sul calendario per il tifoso della Roma. Tante le emozioni che hanno caratterizzato l’ultima partita della stagione giallorossa contro il Genoa. Fuori e dentro il campo. L’Olimpico è infatti pieno in ogni ordine di posto per dare il giusto tributo a Francesco Totti nella sua ultima gara con la maglia romanista. In palio però c’è anche e soprattutto il fondamentale secondo posto, utile per accedere ai gironi di Champions League.  Spalletti schiera la formazione tipo: 4-2-3-1 con El Shaarawy, Nainggolan e Salah a supportare Dzeko, mentre Juric fa un po’ di turnover e in avanti da spazio a Palladino affiancato dal giovane Pellegri. Passano 2’ e proprio quest’ultimo gela tutto lo stadio: lanciato in profondità, supera Manolas e sigla il vantaggio rossoblu. Al 10’ ci pensa Edin Dzeko a rimettere subito in ordine le cose, ribadendo in rete una sua precedente conclusione finita sul palo. Due minuti più tardi, dopo uno scontro di gioco con Hiljemark, Emerson Palmieri è costretti ad abbandonare il campo per un problema al ginocchio. Per lui, purtroppo, si tratta della rottura del legamento crociato. Al suo posto entra così Mario Rui. I capitolini provano a portarsi in vantaggio sprecando due occasioni nel giro di altrettanti minuti: prima Dzeko uno contro uno con Lamanna tira addosso al portiere, poi al 21’ El Shaarawy manda a lato da buonissima posizione. Il primo tempo scivola via senza altri sussulti degni di nota. Nella ripresa subito un’occasione per la Roma: Munoz effettua un retropassaggio troppo corto al suo estremo difensore, il quale deve uscire e spazzare la palla in fallo laterale per impedire a Dzeko di arrivare sulla sfera.

È il minuto 54’ quando il tempo si ferma: Francesco Totti, per l’ultima volta, entra in campo con la maglia giallorossa tra il tripudio di tutto il pubblico presente. Gli uomini di Spalletti prendono in mano il pallino del gioco, con il Genoa molto basso ad attendere i padroni di casa nella propria metà campo. Al 67’ Strootman lascia partire un sinistro che si spegne di poco a lato, mentre un minuto dopo Lamanna si supera mettendo in angolo un colpo di testa di El Shaarawy. Per quest’ultimo si tratta dell’ultima azione della partita poiché lascia poi il posto a Diego Perotti. Il vantaggio della Roma arriva al 74’: lancio di Strootman in aerea per Dzeko, il bosniaco mette giù il pallone e serve De Rossi che scarica di potenza la palla in rete. I padroni di casa provano così a mantenere il possesso per far passare tempo ma, al 79’, il Genoa trova il pareggio: Laxalt crossa dalla sinistra trovando Lazovic che di testa supera Szczesny. La squadra giallorossa accusa il colpo e al minuto 83 rischia di subire il 3 gol: l’autore del 2-2 si ritrova solo contro il portiere romanista, ma il suo tiro si stampa sul palo. All’85 Totti, servito da una spizzata di testa di Dzeko, ha la possibilità di far venir giù lo Stadio Olimpico, ma Gentiletti è abile a spazzare in angolo. Nel primo minuto dei quattro di recupero concessi da Tagliavento accade l’apoteosi: Nainggolan batte un calcio di punizione mettendo un pallone tagliato in area, Fazio fa la torre, Dzeko appoggia per Perotti che davanti a Lamanna non può sbagliare. 3-2 per la Roma! Capitan Totti delizia i tifosi con un suo piatto forte, tenendo la palla vicino alla bandierina per quasi tutta la durata del recupero. Dopo 6 minuti di extratime Tagliavento decide che la sfida può concludersi. La Roma chiude il campionato al secondo posto, stabilendo il record societario di punti (87) e conquistando la qualificazione in Champions League. L’evento più atteso è però il saluto di Totti: al termine della gara il numero 10 riceve un riconoscimento dalla società e dalla squadra, poi si concede al popolo giallorosso effettuando un giro di campo nel quale non riesce a trattenere le lacrime. Accompagnato dalla moglie ed i figli, al centro del campo, il capitano legge una lettera in cui ringrazia tutti: tifosi, famiglia, amici. Il giorno che tutto il popolo romanista sperava non arrivasse mai è giunto, si chiude un’era indimenticabile ed irripetibile. Da domani sarà tempo di pensare alla Roma del futuro, cercando di capire anche chi sarà a guidarla dalla panchina.