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tmw / roma / Interviste
Gandini: "Col Qarabağ gara importantissima. Stadio pronto dalla stagione 2020/2021"
lunedì 25 settembre 2017, 17:06Interviste
di Luca d'Alessandro
per Vocegiallorossa.it
fonte Radio 1

Gandini: "Col Qarabağ gara importantissima. Stadio pronto dalla stagione 2020/2021"

Umberto Gandini, CEO della Roma, è intervenuto ai microfoni di Radio 1. Queste le sue dichiarazioni

Partenza sofferta ma positiva?
"Assolutamente sì. Non sono d'accordo sulla partenza sofferta, perché  non l'abbiamo vista così. Con l'Inter il risultato non ci ha premiato, ma la prestazione c'è stata: 3 pali, vincevamo 1-0. La cosa più importante è che la squadra sia stata costruita bene". 

Scetticismo su Di Francesco?
"Come società siamo stati molto forti e quadrati intorno all'allenatore. L'ambiente è quello che è. Tutte le grandi squadra hanno grandi aspettative. A Roma è diverso perché la città respira con la squadra e la squadra respira con la città. Credo che la struttura societaria, la parte sportiva con Di Francesco e Monchi abbia le spalle larghe e sia rodata per proseguire con questo discorso". 

Totti dirigente?
"Tutti i suoi ex compagni lo guardano come un mito. Siamo molto contenti di lavorare con lui. Il suo compleanno sarà molto social a Baku, visto che saremo lì per la Champions". 

Qarabag-Roma?
"Una partita importantissima, così come è stato il pareggio contro l'Atletico. Il Qarabag è una squadra particolare, hanno un'esperienza in Europa League, vedi il pareggio contro l'Inter. Dall'altra parte c'è Chelsea-Atletico e sarà importantissimo vincere".

Serie A a 18 squadre?
"Sono temi che dibattiamo da tempo con le istituzioni. C'è una tendenza a vedere il campionato spaccato in tronconi e il fattore sorpresa è diminuito. Il campionato si è livellato verso l'alto, più squadre lottano per il vertice e l'insidia è dietro l'angolo. Il campionato è ancora molto lungo, non vedo posizioni definite".

Champions, fallimento o delusione retrocessione in Europa League?
"Fallimento no. Il percorso che abbiamo davanti è quello di qualificarci. Partendo dal terzo gruppo era normale avere due squadre importanti. Se dopo le 6 giornate giocheremo l'Europa League, la giocheremo per andare fino in fondo. Dipende moltissimo negli scontri diretti, dando per scontato e non lo è, che tutti facciamo punteggio pieno contro il Qarabag".

Cos'ha portato Monchi?
"Monchi è arrivato nel finale di stagione, ha lavorato con Spalletti prima, poi è partita la sua squadra. Ha fatto bene le sue operazioni e ancora adesso ancora non abbiamo visto all'opera la sua squadra. Ha l'esperienza di risultati importantissimi a Siviglia. Sa, come lo so io, che deve portare a casa risultati".

Stadio?
"Non è soltanto un tema d'investimenti a Roma, ma in Italia. La nostra storia è quella che tutti viviamo e abbiamo vissuto nel nostro Paese: ritardi, discussioni. Questa settimana si aprirà la Conferenza dei Servizi che dovrebbe durare 90 giorni. Ci auguriamo che con il nuovo progetto duri meno, in modo da iniziare a costruire già nel prossimo anno". 

Obiettivo?
"Quello che abbiamo è di averlo dalla pronto dalla stagione 2020/2021".

VAR?
"Credo sia ottimo. Era troppo tempo che c'era una disparità clamorosa tra chi vedeva la partita con la tecnologia e l'arbitro che non l'aveva a disposizione. È stata accettata bene dai giocatori. Poi dobbiamo imparare che è un test e che prevede determinati casi, altri non sono previsti e in alcuni casi hanno destato confusione". 

Quando la Roma smetterà di vendere giocatori e potrà rinforzarsi?
"È quello che stiamo cercando di fare. Tutti vendono giocatori, ci sono motivazioni diverse. Nel nostro caso ha risvolti finanziari, ma anche a una rivoluzione tecnica. Questo verrà limitato dalla crescita dei ricavi. A parte la Juventus, tutti in Italia siamo alla ricerca di fondi nuovi che abbiamo individuato nello stadio".