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Ranieri: "Il prossimo anno non penso si potrà lottare per la Champions. De Rossi? L'ho preservato per la sua festa, col Parma vinciamo per lui e per l'Europa". VIDEO!TUTTO mercato WEB
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
sabato 18 maggio 2019, 22:45Interviste
di Andrea Cioccio
per Vocegiallorossa.it

Ranieri: "Il prossimo anno non penso si potrà lottare per la Champions. De Rossi? L'ho preservato per la sua festa, col Parma vinciamo per lui e per l'Europa". VIDEO!

Ranieri a DAZN nel postpartita

"Abbiamo provato a fare gol fino all'ultimo, dovevamo essere più cinici, più pronti e anche più fortunati. Peccato, abbiamo avuto tante occasioni ma non posso rimproverare nulla ai ragazzi, ci hanno provato fino alla fine. Pazienza. Rammarico più grande? I 3 punti. La Roma è una buonissima squadra, ci sono degli anni che non vanno bene e si sbaglia troppo. La squadra questo può dare e questo ha dato fino in fondo, non è stata una partita facile né per noi né per loro. Loro sono molto bravi palla a terra, andarli a pressare è sempre molto difficile perché giocano a due tocchi, se vai in anticipo o troppo in ritardo ti saltano. Dovevamo dare di più lungo tutto l'arco della partita. De Rossi? Non ho mai pensato di farlo entrare, l'ho voluto preservare per domenica prossima, per la sua festa. Invito ancora i tifosi ad esserci e a sostenerlo, questo merita un capitano come lui. È ovvio che sia dispiaciuto. Pastore? L'ho messo per dare più tecnica, dovevamo provarle tutte nel secondo tempo. Peccato, con la Juventus i cambi avevano dato i frutti sperati. Come riparte la Roma l'anno prossimo? Con ottimi giocatori, poi non so che tipo di mercato farà la società".

Ranieri a Sky Sport nel postpartita

La squadra deve essere più cinica, più pronta su determinate occasioni. Serve anche un pizzico di fortuna in più, oggi abbiamo avuto tante occasioni nella ripresa e non abbiamo segnato, pazienza. Contestazione? Sicuramente domenica mi piacerebbe ci sia la festa per De Rossi, è entrato a 11 anni nella Roma e deve sentire l’amore del pubblico romano. Non dico che faccio un appello, i tifosi sono padroni di fare quello che vogliono, ma bisogna stare vicino a Daniele in un momento per lui difficile. Quanto è importante essere romani nella Roma? Io dico che bisogna essere professionisti al di là della romanità. È chiaro che i romani sentano di più la partita, in un derby ho sostituito Totti e De Rossi perché lo sentivano troppo. I tifosi romanisti sono viscerali, amano la squadra oltre ogni limite e il romano dentro la Roma ha quel qualcosa in più. Livello della Roma? Difficile rispondere, l’anno scorso è stato fatto un grosso campionato, credo si sia venuto a creare dentro lo spogliatoio, a livello inconscio, alcune questioni. Sono partite alcuni giocatori che avevano fatto ottime cose e di punto in bianco sono stati venduti, poi sono arrivati dei ragazzi validi ma che devono fare esperienza. C’è stato un contraccolpo psicologico e i senatori forse non hanno aiutato chi è arrivato. Quando sono arrivato ho trovato una squadra non giù fisicamente ma moralmente, io penso che Eusebio Di Francesco abbia fatto bene, le idee la squadra le aveva anche se differenti dalle mie, si voleva pressare avanti ma non si era pronti, basta che perdi un attimo, arrivi secondo e la squadra ti salta, come ha fatto il Sassuolo qui con noi. Sono situazioni che bisogna gestire, io ho lavorato mentalmente per dei giocatori che avevano il morale sotto i tacchi in quel momento. Da dove si riparte? Queste risposte le deve dare la società, il nuovo allenatore dovrà decidere su quali giocatori puntare, ci sarà un summit futuro. Non penso che pronti, via si potrà lottare per la Champions, magari per l’Europa sì. Se poi un anno le cose gireranno bene, allora si potrà tornare in Champions. De Rossi? Capisco perfettamente che la società voglia fare le cose in una certa maniera, ma ci sono giocatori che vanno considerati diversi da altri, tutto qua”.

Ranieri a Roma TV nel postpartita

"Siamo dispiaciuti perché le abbiamo provate tutte, con qualità e corsa. Non è facile mettere sotto una squadra come il Sassuolo. Mai come oggi abbiamo creato ma non abbiamo segnato, peccato. Dobbiamo però crederci, al di là dei risultati. Chiedo che si lotti fino all'ultimo accettando poi il responso del campo, chi gioca a calcio non vuole perdere neanche in allenamento. Ci sono annate storte, guardate Dzeko che quest'anno non ha fatto gol che solitamente fa. Sono mancati i suoi gol, ovviamente non è per dare la colpa a lui, con quelli ora saremmo in Champions. De Rossi? Non stava al 100%, non potevo rischiarlo per sprecare un cambio. Aveva fatto 3 allenamenti, la prossima settimana li farà tutti e sarà pronto per la partita contro il Parma. Come risollevare la Roma? Tante squadre si stanno rinforzando, vedremo che piani avrà questa società con il nuovo allenatore. Bisognerà vedere i giocatori che andranno bene alle sue idee tattiche. La Roma ha ottimi giovani, la squadra è buona".

Ranieri a Radio Rai nel postpartita

"Questo pareggio ci esclude virtualmente dalla Champions League. Ci abbiamo provato in tutte le maniere, purtroppo è andata così. Non posso rimproverare niente ai ragazzi, hanno dato il massimo. Nella ripresa abbiamo giocato meglio, la partita è stata molto intensa. Dobbiamo fare tre punti contro il Parma per entrare in Europa, dobbiamo vincere per De Rossi e per i tifosi. Il nostro pubblico vorrà far vedere il loro amore per Daniele e per la Roma".

Ranieri in conferenza stampa

"Ci abbiamo provato? Sono d'accordo, i ragazzi hanno dato fondo ad ogni stilla d'energia per fare un risultato che potesse farci sperare. A volte si dice che bisogna essere più cinici, freddi e lucidi, bastava essere più fortunati. Ma questo è il calcio, altre volte abbiamo fatto gol alla prima occasione, oggi non voleva entrare contro un Sassuolo che ha giocato bene. Detto questo ora vanno affrontati gli ultimi 90' per prenderci un posto in Europa League, che è sempre un bel torneo. Ha pesato la storia di De Rossi? No, anche con la Juventus siamo stati guardinghi. Non è che non volessimo pressarli, siamo a fine campionato, non si possono fare 90' alla garibaldina. Abbiamo corso tanto e i giocatori del Sassuolo, che avevano tenuto più palla, avevano i crampi. Segno che è stata una partita intensa. La squadra ha mollato? Non sono d'accordo, mi spiace. Se analizziamo tutta la partita non è stata da liberi tutti la prestazione, ma da proviamoci fino in fondo. Vedere Fazio arrabbiarsi e fare il centravanti, vedendo la squadra provarci fino in fondo. Se allenatore e squadra si sentissero già in vacanza non avrebbero fatto questa partita. Ridimensionamento? I conti sono quelli, non è che ho parlato con qualcuno. Se vedo che la Roma vende ogni anno ed è entrata in Champions, ora senza la Champions credo... Ma è una mia supposizione. Bilancio personale? Sono uno che non si accontenta mai, ma guardo da dove sono partito. Ho trovato davvero giù i ragazzi moralmente, non fisicamente, da questo punto di vista Di Francesco ha lavorato molto bene. Riportare entusiasmo e voglia di divertirsi... Alla fin fine è un gioco, se i ragazzi non si divertono e perdono autostima, non si vede più nulla. Sono soddisfatto della partita di stasera, non posso davvero dire una parola di rimprovero ai ragazzi, hanno lottato con il coltello tra i denti, fino in fondo. Problemi per Dzeko che segna poco? Possono essere molti o uno soltanto, tutti i bomber hanno un anno no. Logico che poi la squadra non renda, la squadra si costruisce pensando anche a chi segna. E se un attaccante non fa i gol che ci si aspetta, di questo se ne risente. Il dominio inglese nelle Coppe? Una chance in Italia per vedere un'impresa simile al Leicester? Lì c'è un ritmo pazzesco, non solo quello che vedete in televisione ma anche in allenamento. Lì si va ancora più forte, si entra ancora più duri... È una forma mentis. Chi non riesce ad entrare in sintonia con questo lavoro viene messo da parte. Per cui girano tanti soldi, ci sono presidenti che vogliono investire e ci sono allenatori di primo piano. È così anche in Italia, stiamo venendo fuori dal periodo difficile, ci sono buone squadre che stanno mettendo a posto i conti. Piano piano ritorneremo al nostro livello, stiamo attraversando un momento di transizione. C'è stato anche altri campionato. Da quanto tempo non sentivate parlare dell'Ajax? Da una vita, ma torneranno a rinascere i van Basten, i Kluivert, i Gullit. Lo stesso per Germania e Francia. siamo in un momento di stasi ma stanno uscendo grandi campioni. Il Leicester è stato qualcosa di irripetibile, un'annata eccezionale. C'è stata davvero una favola, ogni cosa che pensavamo si tramutava in verità. E le altre non sono state alla nostra altezza. Siamo arrivati fino in fondo, ci dicevano che non avremmo retto alla pressione, invece poi abbiamo tenuto".