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Il 2019 della Roma attraverso le parole dei suoi protagonistiTUTTO mercato WEB
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
mercoledì 1 gennaio 2020, 22:46Approfondimenti
di Danilo Budite
per Vocegiallorossa.it

Il 2019 della Roma attraverso le parole dei suoi protagonisti

Il 2020 è arrivato, riviviamo questo 2019 giallorosso attraverso le parole dei suoi protagonisti.

GENNAIO - Il 2019 giallorosso ricomincia con le parole di Alessandro Florenzi, che nel programma “Slideshow” ripercorre il 2018 appena concluso, dalla leggendaria Roma-Barcellona alle difficoltà della stagione in corso. La Roma infatti sta vivendo una stagione altalenante, l’obiettivo Champions è ancora alla portata, ma i giallorossi non riescono a convincere a pieno. L’11 gennaio arrivano le parole di Monchi,che si riveleranno profetiche: “Mancini? Adesso impossibile, ma in estate è diverso”. E infatti così è stato, anche se non grazie allo spagnolo. Le difficoltà della Roma si fanno palesi il 27 gennaio, quando va in scena Atalanta-Roma. I giallorossi vanno in vantaggio di tre reti, facendosi però clamorosamente rimontare. 3-3 il punteggio finale, un risultato inquietante, come si evince dalle parole di Eusebio Di Francesco: “Io divento matto perché non siamo continui, è già successo altre volte, non possiamo essere una squadra di livello se non cambiamo questo aspetto, Problema psicologico? C'è anche un aspetto inconscio, non è che sul 3-0 vogliamo andare a regalare la partita agli avversari. Alle prime difficoltà non riusciamo a ritrovare quello che ci aveva portato a fare le cose buone”. Si evince bene come il tecnico abbia perso il controllo della squadra, evidenziando un’incapacità di reagire alla situazione, che precipita appena tre giorni dopo, con la clamorosa sconfitta per 7-1 contro la Fiorentina in Coppa Italia. Una batosta del genere lascia poco spazio alle parole, come evidenzia Monchi: “È il giorno più doloroso della mia carriera da direttore sportivo. Chiediamo scusa a tutti tifosi, a quelli venuti qui a Firenze e a quelli a casa. Possiamo dire solo scusa. Non è il momento delle valutazioni, ma solo di chiedere scusa”. Nella polveriera sembra pronto a pagare Eusebio Di Francesco, ma il direttore sportivo lo difende a spada tratta: “Lasciamo tranquillo l'allenatore, il responsabile sono io, perché io ho creato la squadra”.

FEBBRAIO - Febbraio si apre con un’altra sfida delicata, quella tra Roma e Milan. 1-1 il risultato finale, con il gol giallorosso di Nicolò Zaniolo, unica nota davvero lieta della stagione, come evidenzia Di Francesco, che muove un paragone azzardato: “Zaniolo come Totti? Lui ha una qualità come Francesco: parla poco ma vuol farsi dare il pallone, è un grande pregio e mi auguro che rimanga così spensierato, anche quando rinnoverà il contratto. Deve tenersi stretto la Roma e l'opportunità che gli ha dato”. La stella di Zaniolo esplode poi definitivamente il 12 febbraio, con la doppietta contro il Porto in Champions. Subito a fine partita arriva la benedizione di De Rossi: “Per me diventerà un campione”. Pochi giorni dopo il 22 giallorosso, uomo del momento in casa Roma, si racconta in una lunga intervista sul sito ufficiale della società giallorossa.

MARZO - Febbraio ha regalato un mese di tregua ai tifosi giallorossi, ma marzo si apre nel modo più brutto. Prima arriva la sonora sconfitta per 3-0 nel derby, con le parole di Di Francesco che lasciano intravedere segnali di resa: "Mentalmente bisogna continuare a lavorare tanto ma forse non basta, le risposte sono sempre alterne”. Pochi giorni dopo arriva anche la sconfitta a Oporto, con l’eliminazione dalla Champions. Ci mette la faccia il capitano, Daniele De Rossi, che prima difende il mister: “Quello che ha fatto non glielo leverà nessuno”, e poi Florenzi, che ha commesso il fallo da rigore che ha regalato la qualificazione ai portoghesi: “Ci tiene, ha dato due ginocchia per la Roma. Se non è un grande professionista non so cosa sia, si allena sempre ed è un romanista vero. Spero che possa ricevere lo stesso amore ricevuto da me”. Arriva, il giorno dopo, l’esonero di Di Francesco, col comunicato di Pallotta: “Da parte mia e di tutta l’AS Roma, vorrei ringraziare Eusebio per l’impegno profuso. Ha sempre lavorato con un atteggiamento professionale e ha messo al primo posto gli interessi del Club rispetto a quelli personali. Gli auguriamo il meglio per la sua carriera”. Il giorno dopo arrivano anche le dimissioni di Monchi: “Voglio ringraziare il presidente Pallotta, il management, lo staff, i giocatori e i tifosi per il loro sostegno. Auguro alla Roma i migliori successi per il futuro”. Sulla panchina giallorossa arriva Claudio Ranieri, alla sua seconda avventura in giallorosso: “Il ritorno a Roma è sempre qualcosa di speciale, per noi tifosi romani". L’arrivo di Ranieri però non svolta la stagione dei giallorossi e a fine mese arriva la dura debacle col Napoli, con la Roma sconfitta 1-4 in casa dai partenopei. La situazione è molto difficile, Ranieri si appella ai tifosi: “Nei momenti difficili stateci vicini”.

APRILE - Arriva aprile e porta con sé una delle partite più intense della scorsa stagione, la vittoria di misura a Genova con la Samp grazie a un gol di De Rossi, che parla di “Partita vissuta come battaglia”. Il mese di aprile regala un po’ di stabilità ai tifosi giallorossi, ma, nonostante la corsa Champions sia ancora in atto, si parla già del futuro e inizia a circolare il nome di Antonio Conte. A riguardo Ranieri nel postpartita di Roma-Cagliari: “Se arriva Conte lo vado a prendere all’aeroporto”.

MAGGIO - La situazione si fa di nuovo tragica in casa Roma. Il pareggio 1-1- a Genova col grifone complica di tantissimo la corsa Champions. È tempo di bilanci, come fa Edin Dzeko: “Vorrei rigiocare alcune partite in questa stagione... forse in Champions League quella a Oporto più di ogni altra. In campionato invece giocherei di nuovo il secondo tempo a Bergamo. No non sono contento. Doveva andare meglio sia per me che per la squadra”. Il 14 maggio arriva la notizia che scuote l’ambiente giallorosso, quella dell’addio di De Rossi, così commentata da Pallotta: “Per 18 anni, Daniele è stato il cuore pulsante dell’AS Roma. Ha sempre incarnato il tifoso romanista sul campo con orgoglio”. Il 18 maggio il pareggio tra Sassuolo e Roma pone virtualmente fine alle esigue speranze Champions dei giallorossi. Ranieri al termine del match traccia un bilancio della situazione e di ciò che avverrà: “Da dove si riparte? Queste risposte le deve dare la società, il nuovo allenatore dovrà decidere su quali giocatori puntare, ci sarà un summit futuro. Non penso che pronti, via si potrà lottare per la Champions, magari per l’Europa sì. Se poi un anno le cose gireranno bene, allora si potrà tornare in Champions. De Rossi? Capisco perfettamente che la società voglia fare le cose in una certa maniera, ma ci sono giocatori che vanno considerati diversi da altri, tutto qua”. Arriva il 26 maggio, il giorno dell’ultima di Daniele De Rossi in maglia giallorossa. Alla viglia del match il capitano giallorosso pubblica una struggente lettera d’addio: “Nessun mai v’amerà più di me”. I pensieri dei compagni vengono raccolti da Roma TV, in uno speciale intitolato “Sedici”. A fine partita le dichiarazione di Ranieri, che chiudono una vera e propria era in casa giallorossa: “De Rossi? Eravamo i due che chiudevano a Roma, ma si va avanti”. A fine mese spunta la famosa inchiesta de La Repubblica, che a pochi giorni dal commovente addio, getta qualche ombra su De Rossi. La replica del romano non si fa attendere: “Esprimo tutta la mia indignazione per la distorta, se non addirittura falsa, ricostruzione di fatti ed episodi che mi riguardano”.

GIUGNO - È il mese delle lettere. Prima quella molto controversa di Pallotta ai tifosi giallorossi: “Nessuno è più deluso e arrabbiato di me”. Poi c’è la lettera di addio di Paulo Fonseca allo Shakhtar, che certifica il suo arrivo alla Roma. “Credo che insieme potremo creare qualcosa di speciale”: queste le prime parole giallorosse del tecnico portoghese. A fine mese poi arriva un’altra lettera molto emozionante, quella di addio alla Roma di Federico Balzaretti: “Sono nato a Torino, ma mi sento romano e romanista nel profondo”. In mezzo il definitivo addio, tra mille polemiche, di Totti alla Roma: ”Lascio la Roma, non resto a fare lo stupido”.

LUGLIO - Apre il mercato e la Roma ufficializza subito i primi colpi. Arrivano le prime parole in giallorosso di Spinazzola: “Sin da piccolo ho sempre avuto una simpatia per la Roma”. Qualche giorno dopo tocca a Pau Lopez: “Roma rappresenta un passo in avanti importante nella mia carriera”. La rinascita giallorossa continua con l’acquisto di Mancini: “Arrivare in questa società prestigiosa mi rende un uomo felice”. L’ultimo colpo di luglio è invece il francese Jordan Veretout: “Fonseca mi ha chiamato e mi ha convinto, è il club giusto per me”. Il 29 luglio infine parte ufficialmente il nuovo campionato di Serie A, con Fonseca che commenta i sorteggi dei calendari, individuando subito quella che potrebbe essere una partita decisiva: “La Juventus all’ultima? Potrebbe essere una partita decisiva per le ambizioni di entrambe le squadre”.

AGOSTO - Dopo i primi acquisti, il mercato della Roma ristagna e a dominare la scena è la situazione di Dzeko. Il bosniaco sembra promesso all’Inter, ma Fonseca ci punta con forza, come dimostrano le sue parole dopo l’amichevole col Perugia: “Dzeko è qui con noi, è un nostro calciatore, posso dire che ha lavorato molto forte e molto bene, non ho visto un singolo segnale che non sia anima e corpo con noi”. La fiducia di Fonseca viene ribadita alla viglia dell’amichevole tra Roma e Real Madrid, match che ha fatto riflettere Dzeko vista l’accoglienza a lui riservata dal pubblico giallorosso: “ Dzeko domani giocherà dall'inizio, il nostro gioco verte intorno a lui. In questo momento non prendiamo in considerazione una sua uscita”. E alla fine Fonseca ha avuto ragione, visto che circa una settimana dopo è arrivato il rinnovo di Dzeko, accolto con entusiasmo dal bosniaco: “Ho sentito con forza quanto tutto il Club desiderasse che io restassi. Roma è casa mia”. Non solo Dzeko, un altro rinnovo importante in casa giallorossa è quello di Zaniolo: “La mia scelta è sempre stata questa: ho desiderato con forza questo rinnovo”. Oltre i rinnovi, la Roma continua la propria campagna acquisti. Arriva prima Çetin: "Sono contento di essere qui, spero di soddisfare club e tifosi”. Poi arriva anche Davide Zappacosta: “Giocare per una grande società come questa è davvero stimolante, non vedo l’ora di iniziare ad allenarmi con i miei nuovi compagni”. A pochi giorni dall’inizio del campionato, Dzeko rivela un interessante retroscena sulla sua permanenza in giallorosso: “Florenzi mi ha offerto la fascia per firmare il contratto”. Inizia il campionato, il pareggio interno col Genoa evidenzia alcuni preoccupanti problemi difensivi e, poco prima di fine mese, arriva anche l’acquisto di Smalling: “La Roma era quello di cui avevo bisogno e sono fortunato a essere qui”.

SETTEMBRE - La squadra è ancora in costruzione e Fonseca regge bene l’impegno del derby, portando a casa un punto. Nell’ultimo giorno di mercato Petrachi regala i botti ai tifosi della Roma. Arriva Kalinic: “La Roma è un club che ha una storia importante, sono molto felice di essere qui”. E arriva soprattutto Mkhitaryan: “È una nuova opportunità, l’inizio di un nuovo capitolo della mia carriera. Farlo in questo club è fantastico, so cosa rappresenta, sono certo che questa squadra possa raggiungere grandi traguardi”. Qualche giorno dopo, durante la conferenza stampa di presentazione dell’armeno, arrivano le famose parole di Petrachi su Dzeko che gli sono costate l’indagine della procura federale: “Ho incontrato a maggio l'Inter e ho posto il mio prezzo, prezzo che non è mai arrivato”.

OTTOBRE - Questo mese si apre con una lunga intervista di Dzeko al sito ufficiale della Roma: “La Roma sarà la squadra con cui avrò giocato di più e segnato di più”. In occasione del match col Wolfsberg, Petrachi torna sulle sue dichiarazioni incriminate in occasione della conferenza di Mkhitaryan: “Ho avuto un lapsus, volevo dire luglio anziché maggio”. Dal suo arrivo a Roma, Fonseca ha messo in mostra un portamento molto elegante, anche se la sua consueta calma è vacillata in occasione del controverso gol annullato a Kalinic in Roma-Cagliari: “Dopo il gol, l'arbitro parla con un giocatore del Cagliari e dice che non c'era fallo e poi invece cambia idea”. Il tecnico però mostra anche tanta consapevolezza durante quell’episodio: "Devo dire che io ho meritato l’espulsione, indubbiamente”. Altre pesanti polemiche sono arrivate in occasione di Roma-Borussia Mönchengladbach, quando ai tedeschi è stato assegnato un rigore totalmente inesistente all’ultimo secondo. Stavolta è Dzeko a tuonare: "L’errore dell’arbitro? È un errore grave che non può succedere a questi livelli”. Il match della svolta arriva a fine mese, contro il Milan. In una situazione di totale emergenza, i giallorossi battono il rossoneri e Fonseca si gode la sua intuizione Mancini a centrocampo: “Sono sorpreso per le prestazioni in questa posizione, è un grande giocatore con uno spirito enorme”

NOVEMBRE - Momento ottimo per la Roma. Dopo la vittoria col Milan arrivano i successi contro Udinese e Napoli. Uno degli uomini del momento in casa Roma è Zaniolo, per cui i paragoni con Totti si sprecano e, naturalmente, si inizia a parlare della pesante maglia numero dieci per lui: "Non ci penserei neanche. Terrei la mia, è una forma di rispetto verso il capitano. Non proverei nemmeno a dire di sì”. Qualche giorno dopo il giovane azzurro torna sulla questione del paragone con Totti: “Vorrei che i tifosi della Roma sapessero quanto li amo. Il paragone con Totti mi spinge a fare bene”. Proprio l’ex capitano giallorosso però interviene a smorzare la vicenda: “Io per il bene di Zaniolo smetterei di fare i paragoni con me”

DICEMBRE - Arriviamo così al mese di dicembre, che proietta la Roma nelle zone alte di classifica, consacrando la squadra di Fonseca che sembra aver raggiunto il giusto grado di consapevolezza. Una partita però fa infuriare il tecnico portoghese, il 2-2 interno col Wolfsberg, al termine della quale Fonseca lancia un monito importantissimo: “Con questo atteggiamento non vinceremo l’Europa League”. Il pareggio con gli austriaci ha rischiato di recare parecchi danni alla Roma, ma l’urna di Nyon è stata benevola e ha regalato il Gent. Buone notizie anche dal campo per Fonseca, che dopo una lunga controversia rilancia da titolare Florenzi, che con la Spal risponde con un assist e un’ottima prestazione. Importanti le parole del tecnico a fine partita, che spengono le voci su un addio del capitano giallorosso: “È un grande professionista e io non ho problemi con lui, resta un'opzione. Se avessi avuto problemi con lui, non avrebbe giocato oggi”. Il 20 dicembre arriva l’ultimo match dell’anno, la Roma batte 1-4 la Fiorentina al Franchi ed Edin Dzeko si gode il momento: “La classifica è bella, ma possiamo migliorare, non ci poniamo limiti”. Nessun limite quindi, questo il buon proposito per il 2020 giallorosso.