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Che fine ha fatto - Fabio Simplicio: "Oggi mi occupo di tante attività, ma mi divertivo di più in campo. Ho un grande legame con i fratelli Doni"TUTTO mercato WEB
© foto di Marco Iorio/Image Sport
domenica 31 maggio 2020, 21:59Che fine ha fatto?
di Alessandro Pau
per Vocegiallorossa.it
fonte Redazione Vocegiallorossa - Alessandro Pau

Che fine ha fatto - Fabio Simplicio: "Oggi mi occupo di tante attività, ma mi divertivo di più in campo. Ho un grande legame con i fratelli Doni"

Un viaggio intercontinentale, che lo ha portato dal suo paese natale, il Brasile, fino all’Italia e poi, a fine carriera, in Giappone: queste le tappe principali di Fabio Simplicio, protagonista odierno della rubrica Che fine ha fatto. La redazione di Vocegiallorossa.it ha contattato personalmente l’ex centrocampista giallorosso per avere una testimonianza diretta della sua carriera e dei suoi impegni post-ritiro.

Fabio Henrique Simplicio approda in Italia nel 2004, ingaggiato dal Parma dopo 5 stagioni con la maglia del San Paolo in cui ottiene 151 presenze e 15 reti, condite anche con la vittoria di tre trofei. Resta per due stagioni al servizio della società ducale, mostrando un’ottima vena realizzativa, tanto che gli 11 gol messi a segno nella seconda annata emiliana gli valgono il titolo di miglior marcatore della sua squadra al pari di Bernardo Corradi. Grazie a queste buone prestazioni entra nelle mire del Palermo, club che in quegli anni navigava nella parte alta della classifica, che lo preleva nel 2006 per 5 milioni e mezzo di euro.

In Sicilia ci resta per ben 4 anni, entrando nel cuore dei tifosi palermitani grazie a grandi prestazioni e soprattutto tante reti, abbinate a un carisma e una solarità fuori dal comune, in pieno stile verdeoro. La sua avventura con i rosanero subisce una frenata quando, nel 2009, arriva a fargli concorrenza nel ruolo di trequartista un certo Javier Pastore. Sul fantasista ora in forza alla Roma Simplicio ha dichiarato ai microfoni di Vocegiallorossa.it: “Faccio il tifo per il Flaco. È un fuoriclasse, ha un talento incredibile, spero che possa fare bene alla Roma”. Il 15 maggio 2010, dopo 145 match disputati e 24 marcature, in conferenza stampa Simplicio annuncia il suo addio al club rosanero, affermando che sarebbe rimasto in Italia. Infatti, dopo un mese e mezzo, scaduto il contratto col Palermo, si accasa ufficialmente alla Roma, firmando un triennale.

A Trigoria si aggiunge a una lunga schiera di connazionali, già composta da Doni, Julio Sergio, Juan, Cicinho, Taddei, Adriano e Julio Baptista. “Alla Roma - racconta Fabio Simplicio -, ho trovato un gruppo fantastico, pieno di brasiliani, uno migliore dell’altro. E poi ho giocato con Totti e De Rossi: è stato spettacolare”. Nei due anni in giallorosso (andrà via un anno prima della scadenza) conquista la simpatia del pubblico soprattutto per gli ottimi derby disputati nella sua prima annata, quella del 2010/11. In quella stagione infatti vanno in scena ben tre stracittadine: oltre alle due canoniche di campionato, in cui Simplicio guadagna due calci di rigore, poi entrambi trasformati, Roma e Lazio si sfidano anche negli ottavi di finale di Coppa Italia, in cui il numero 30 giallorosso va in gol chiudendo i giochi sul 2-1 e portando i suoi compagni al turno successivo della competizione. Nel complesso, firma 9 reti in 53 apparizioni con la maglia capitolina, lasciandola nell’estate del 2012. “Se sento ancora qualcuno di quella Roma? Sì, principalmente i brasiliani”, rivela Simplicio.

La Roma è la sua ultima squadra italiana e infatti, nell’estate del 2012, vola in estremo oriente, precisamente in Giappone: “Lì ho giocato in due squadre, il Cerezo Osaka e il Vissel Kobe, due città bellissime. Loro, nel mondo del calcio, sono in crescita”, afferma Simplicio sulla sua esperienza nipponica. Nel paese del sol levante gioca per tre stagioni, due a Osaka e una a Kobe, con 12 reti complessive in 74 partite, con le quali si chiude formalmente la sua carriera da calciatore all’età di 35 anni.

Nel 2015 torna nel suo Paese spinto dalla saudade che colpisce indistintamente ogni buon brasiliano: “Il Brasile è casa mia, è dove voglio vivere per sempre. Mi è mancato in ogni momento”. Nel 2016, dopo un anno sabbatico dal calcio, torna a giocare, e lo fa nella terza serie brasiliana con la maglia del Batatais. Con i biancorossi ha soltanto una breve parentesi di 6 presenze, al termine della quale appende definitivamente gli scarpini al chiodo. “La mia vita è cambiata tantissimo, adesso sto di più con la mia famiglia. Voglio vedere i miei bambini crescere e stare vicino a loro. Dopo il ritiro - ha spiegato ai nostri microfoni - ho avuto tempo di pensare alla mia vita, prima volevo pensare solo al mio lavoro per fare bene ogni volta che scendevo in campo”.

Archiviata la carriera da calciatore, Simplicio si tuffa nel mondo degli affari, restando comunque nell’ambito sportivo. Entra infatti nella dirigenza del Miami Dade FC, società statunitense che negli ultimi anni ha militato nella quinta e quarta seria nazionale: “Lavoro al fianco di Roberto Linck - spiega Simplicio -, anche se ora vado negli Stati Uniti ogni tanto per stare vicino alla società”. Al Miami Dade, inoltre, ci sono anche l’altro ex giallorosso, il Puma Emerson, arrivato successivamente a Simplicio, e João Fernando Marangon, vale a dire il fratello minore dell’ex portiere giallorosso Doni.

Con i fratelli Doni Fabio Simplicio ha un grande legame, testimoniato anche dai tanti rapporti lavorativi instaurati con loro, tanto che Simplicio ci ha raccontato: “Doni (Alexander, ndr) è mio fratello. Siamo soci in due parchi in Brasile e anche negli Stati Uniti con un’impresa che si occupa di rifiniture di casa”. Quelli in questione altro non sono che parchi divertimento per i bambini, situati nella città di San Paolo, con enormi animali e dinosauri ad abbellire l’ambiente.

“Inoltre - prosegue Simplicio -, con João abbiamo una agenzia di ragazzi chiamata Sportsmaxi”. Un lavoro ampio, con Simplicio che lavora dal Brasile e João dall’Italia, con l’obiettivo comune di scovare i migliori talenti e farli crescere nel mondo del calcio. La Sportsmaxi ha portato diversi giovani brasiliani in Italia: tra le società che ne hanno beneficiato, ovviamente, anche la Roma. La collaborazione infatti ha portato a Roma il portiere Daniel Fuzato e l’attaccante della Primavera giallorossa Felipe Estrella, entrambi sotto la gestione dell’agenzia di Fabio Simplicio.

Nonostante la sua vita ora sia ricca di impegni e attività, Fabio Simplicio non nasconde la mancanza del campo da gioco: “Certamente mi divertivo di più quando giocavo, perché a quello ho dedicato la mia vita. L’ho fatto per amore”. Se il presente si divide tra l’agenzia e i parchi divertimento, il futuro potrebbe essere ancora più vasto e imprevedibile, tanto che l’ex giallorosso non esclude un eventuale ritorno in Italia: “Non si sa mai cosa può succedere nel futuro, ma per ora sto bene a casa mia, in Brasile”.