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Dal campo alla scrivania: gli ex calciatori della Roma che hanno lavorato in dirigenzaTUTTO mercato WEB
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
domenica 21 giugno 2020, 22:20Approfondimenti
di Danilo Budite
per Vocegiallorossa.it
fonte Redazione Vocegiallorossa - Danilo Budite

Dal campo alla scrivania: gli ex calciatori della Roma che hanno lavorato in dirigenza

Porte girevoli in casa Roma, con la sospensione di Petrachi che come un fulmine a ciel sereno ha incendiato i quadri dirigenziali giallorossi. Il sostituto dell'ex Torino potrebbe essere Morgan De Sanctis, dal 2017 nell'organigramma della Roma come team manager. Una tradizione molto viva nella Capitale, quella di rivedere in società alcune figure che hanno vestito, da calciatori, la maglia giallorossa. Vediamo nel dettaglio altre figure che hanno rappresentato la Roma sia in campo che fuori.

FRANCESCO TOTTI - L'esempio più celebre è sicuramente quello dell'ex capitano giallorosso. Dopo ben 25 stagioni con la maglia della Roma,  il 17 agosto 2017 Totti inizia a percorrere il suo cammino da dirigente, carica però abbandonata due anni dopo, non senza polemiche. Nella sua esperienza fuori dal campo, l'ex numero 10 ha ricoperto probabilmente più un ruolo rappresentativo che esecutivo e proprio questa mancanza di poteri ben definiti ha portato alla decisione di dire addio definitivamente alla Roma. L'esperienza fuori dal campo non è stata fortunata come quella nel rettangolo verde, per usare un eufemismo. Al termine dell'avventura dirigenziale, Totti ne ha intrapresa una nuova da procuratore sportivo.

WALTER SABATINI - Calciatore nella Roma nella stagione 1976-1977, un'esperienza non fortunata in cui il centrocampista umbro gioca poco, sospinto in panchina dalla concorrenza di Bruno Conti, che culmina col ritorno al Perugia dopo un anno. Walter Sabatini torna poi alla Roma più di 30 anni dopo, stavolta però come direttore sportivo. Se da calciatore era arrivato nella Capitale come un buon prospetto ma nei primi anni di carriera, da dirigente arriva come uno dei migliori nel suo ruolo, reduce dal miracoloso lavoro svolto a Palermo. Il suo compito è quello di compiere la "rivoluzione culturale" che deve seguire l'avvento della nuova Roma americana. I primi due anni si rivelano un fallimento sotto il punto di vista dei risultati sportivi, anche se il buon lavoro del DS si evince dall'arrivo di giocatori pregiati come Pjanic, Lamela o Marquinhos. Con l'avvento di Rudi Garcia si iniziano a vedere i primi risultati del lavoro da dietro le quinte di Walter Sabatini, che migliora la squadra di anno in anno, ma senza ottenere risultati in termini di vittorie. La posizione del DS inizia poi a scricchiolare in concomitanza con quella di Garcia, esonerato nel gennnaio 2016, fino alla capitolazione dell'ottobre 2016, quando Sabatini rassegna le sue dimissioni.

FEDERICO BALZARETTI - Due stagioni alla Roma, raccolti sicuramente in un episodio: il gol che ha sbloccato il derby del settembre 2013. La sua prima e unica rete in giallorosso, culminata nelle lacrime che hanno consacrato il legame tra Balzaretti e la Roma. Dopo il ritiro, arrivato nel 2015 in seguito ai troppi problemi fisici, entra nei quadri dirigenziali giallorossi, occupandosi inizialmente dei giocatori ceduti in prestito. La sua avventura con la Roma termina nel giugno 2019, come quella di Totti.

ANTONIO TEMPESTILLI - Protagonista in giallorosso sia da calciatore che da dirigente. Sul rettangolo verde 6 stagioni con la maglia della Roma, dal 1987 al 1993, durante le quali ha raccolto 161 presenze, 7 reti e ha conquistato una Coppa Italia nel 1990-1991. Dopo il ritiro nel 1993 rimane nell'ambiente romano, ricoprendo il ruolo di allenatore nel settore giovanile, riuscendo anche a portare a casa un titolo nella stagione 1995-1996 con i Giovanissimi nazionali. Entra poi in dirigenza, ricoprendo il ruolo di team manager fino al 2006.

BRUNO CONTI - Una delle bandiere della Roma, una vita in rappresentanza dei colori giallorossi. 16 stagioni nella Capitale, 402 presenze, 47 gol, uno scudetto vinto, cinque Coppe Italia, una finale di Champions, un mondiale vinto. Una carriera straordinaria, vissuta quasi esclusivamente con la Roma, più solo due anni al Genoa. Poi dopo il ritiro nel 1991 diventa immediatamente allenatore delle giovanili della Roma e inizia un altro percorso straordinario, arrivando ad occuparsi dell'intera area giovanile fino al 2016, quando diventa ambasciatore del club. In mezzo anche una parentesi come allenatore della prima squadra, portata tra l'altro in finale di Coppa Italia, e quindi alla qualificazione in Coppa UEFA, nella stagione 2004-2005.

EUSEBIO DI FRANCESCO - Prima di allenare la Roma, l'ex centrocampista giallorosso aveva già ricoperto un ruolo dirigenziale. Dopo il ritiro dal calcio giocato nel 2005 infatti Di Francesco ha fatto ritorno nella Capitale, dove aveva giocato per quattro stagioni dal 1997 al 2001, conquistando anche lo scudetto. Riveste l'incarico di team manager per un anno, lasciando l'incarico nel luglio del 2006 per tentare l'avventura da direttore sportivo nella Val di Sangro. Poi il ritorno da allenatore nella Capitale nell'estate 2017, col raggiungimento della storica semifinale di Champions League.

ALDO MALDERA - Altro grande protagonista in maglia giallorossa, campione d'Italia nel 1983. Tre stagioni per Maldera nella Capitale, dal 1982 al 1985, poi dopo il ritiro, avvenuto nel 1987 con la maglia della Fiorentina, torna a Roma per lavorare nel settore giovanile fino al 2004.

ERALDO MONZEGLIO - Salto indietro nel tempo molto consistente. Nato più di un secolo fa, Monzeglio veste la maglia della Roma dal 1935 al 1939, vincendo anche due mondiali con la Nazionale azzurra a cavallo dell'esperienza capitolina. Nel 1941, due anni dopo il suo ritiro, torna a Roma per rivestire il ruolo di direttore tecnico della squadra che poi avrebbe vinto lo scudetto. La sua esperienza si interrompe bruscamente per la chiamata alle armi, con Monzeglio che deve andare a combattere al fronte orientale durante la seconda guerra mondiale.

LUIGI GIULIANO - Ben 8 stagioni con la maglia della Roma, indossando alcune volte anche la fascia da capitano. Con i giallorossi scende in campo 142 presenze, mettendo a referto 9 gol, portando a casa anche la Coppa delle Fiere nel 1961. Dopo un po' di girovagare come allenatore, torna alla Roma per occuparsi delle giovanili, arrivando ad allenare anche la Primavera e  vincendo anche il campionato 1982-1983 con gli Allievi. Dopo la carriera da allenatore intraprende quella da dirigente, sempre in giallorosso.