Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendariScommessePronostici
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliaricomocremonesefiorentinagenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilannapoliparmapisaromasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenafrosinonelatinalivornonocerinapalermoperugiapescarapordenonepotenzaregginasalernitanasampdoriasassuoloturris
Altri canali mondiale per clubserie bserie cchampions leaguefantacalciopodcaststatistiche
tmw / roma / Primo piano
Doni: "Roma? La considero casa. In radio ho sentito tante cose non vere su di me"TUTTO mercato WEB
© foto di Alberto Fornasari
Oggi alle 07:07Primo piano
di Redazione Vocegiallorossa
per Vocegiallorossa.it

Doni: "Roma? La considero casa. In radio ho sentito tante cose non vere su di me"

L'ex portiere della Roma Doni, nella Capitale dal 2005 al 2011, ha rilasciato un'intervista a La Gazzetta dello Sport, di cui proponiamo uno stralcio.

Passiamo ai ricordi. Se nomino Roma le cambia lo sguardo. Ci ha lasciato il cuore?
"La considero casa. Mi sono innamorato della città non appena ho visto il Colosseo. Poi la Roma, i tifosi, l’Olimpico. Un sogno".

Spalletti la buttò dentro per la prima volta in un derby. Un battesimo di fuoco.
"Era il 23 ottobre 2005, pareggiammo 1-1. Io non avevo mai giocato prima in Serie A, fu incredibile esordire in una partita così. Avevo 26 anni, mi passò davanti tutto il percorso fatto fino a quel momento".

Dal punto di vista personale, invece, a Roma ha subito un ambiente particolare…
"È una piazza stupenda, che ha però spigolosità e difetti. Per esempio, le radio. Negli anni ho sentito tante cose non vere su di me: dicevano che causavo problemi in spogliatoio, che volevo andare via, che non ero un professionista serio. Tutte cazzate. Per fortuna potevo contare su un gruppo squadra stupendo che mi ha sempre sostenuto. Lo disse anche De Rossi in un’intervista. Chiese di smetterla di inventarsi storie false…".

È vero che fu vicino alla Juventus?
"Sì, due volte. Una dopo il primo anno in Italia, un’altra dopo la mia esperienza al Liverpool. I bianconeri cercavano un vice Buffon, sarei andato lì a giocarmi il posto. Nel 2006 mi voleva anche il Barcellona di Eto’o e Messi. Ero uno dei portieri del Brasile, ci sta che mi cercassero le grandi europee. Io, però, volevo giocare sempre e a Roma stavo davvero bene».