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Italia femminile, luci e ombre con il Cile. Ma è quel che serve per crescereTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
martedì 22 gennaio 2019, 08:00Calcio femminile
di Tommaso Maschio

Italia femminile, luci e ombre con il Cile. Ma è quel che serve per crescere

L’Italia è partita col piede giusto in questo 2019 che porterà alla Coppa del Mondo. Contro il Cile, nella prima amichevole dell’anno, infatti le ragazze di Milena Bertolini hanno colto una vittoria importante e meritata al di là dell’andamento del risultato. Le azzurre, contro una squadra fisica e aggressiva che ha dimostrato di valere più del ranking che ha, hanno dimostrato il consueto carattere e la solita unità di intenti riuscendo a portare a casa l’intera posta nel recupero. La sfida contro il Cile ha fatto capire alle nostre ragazze quanto si alzi il livello con l’avvicinamento alla Francia e quanta maggiore concentrazione e attenzione serva per non gettare al vento quanto di buono fatto fin qui.

Contro il Cile infatti l’Italia ha sprecato tanto, troppo, rischiando di tornare a casa con una sconfitta dal sapore di beffa (anche per l’autogol di Cristiana Girelli) visto che per lunghi tratti della gara sono state le azzurre a dominare in campo creando occasioni a ripetizione che però non sono state concretizzate per oltre un’ora. Fino al colpo di testa di Ilaria Mauro, su angolo di Manuele Giugliano, che ha ridato respiro a un’Italia che poco dopo ha rischiato nuovamente di finire immeritatamente sotto – doppia parata decisiva di Marchitelli – prima di trovare nel recupero la zampata vincente con Stefania Tarenzi. Nelle prossime gare, a partire da quella di oggi contro il Galles (Il calcio d'inizio è stato anticipato alle 16:00 causa allerta neve), servirà maggiore attenzione e concentrazione, maggiore concretezza e cattiveria sotto porta per evitare scivoloni. Serve un ulteriore scatto di mentalità per ben figurare in un appuntamento, come quello mondiale, che nessuna delle nostre giocatrici ha mai giocato. Ben vengano quindi delle difficoltà se queste aiutano in un delicato processo di maturazione per arrivare all’appuntamento più importante degli ultimi venti anni capaci di giocarsela alla pari con tutte le avversarie e rifarsi dopo la delusione dell’ultimo Europeo (da cui è comunque scattata la molla che ha portato l’Italia femminile a un percorso quasi netto nell’ultimo anno e mezzo).


La nota negativa della serata di Empoli, che speriamo venga riscattata a Cesena, è stata la presenza sugli spalti. Vero che l’orario (le 18:00 di un giorno lavorativo) non era dei migliori per chiamare i tifosi allo stadio, vero che il freddo pungente non ha invogliato la gente a uscire di casa, ma circa 600 spettatori sono una cornice che le ragazze non meritano. Un peccato perché queste ragazze meriterebbero di più, così come meriterebbero di non essere relegate alle dirette Facebook/Youtube (lodevole iniziativa, ma che non garantisce l’allargamento oltre la platea di coloro che già seguono il calcio femminile), ma magari andare – anche per le amichevoli – in onda quantomeno su Rai Sport. Il tutto in attesa di capire chi, e se, in Italia acquisterà i diritti del Mondiale francese, un evento che potrebbe essere un nuovo trampolino di lancio per il movimento in rosa.