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Totti saluta la Roma, Zigoni: "Volevano umiliarlo"
Francesco Totti lascia la Roma. L'ha fatto nella conferenza di questo pomeriggio, spiegando le sue ragioni e i comportamenti della Società che l'hanno spinto a dire basta. A commentare le parole dell'ex numero 10, attraverso il microfono di Tuttomercatoweb.com, ci ha pensato l'ex giallorosso Gianfranco Zigoni.
Zigoni, lei ha giocato per la Juve e per la Roma ma sostiene i colori giallorossi. "Esatto, oggi non ho voluto neanche seguire la conferenza perché sono a dir poco dispiaciuto. Per me è un giorno tristissimo, è una vergogna per come è stato trattato. Non seguirò più il calcio, Francesco è una persona perbene e per questo è stato fatto fuori. Le leggende danno fastidio, da sempre. Non mi meraviglia più nulla in questo sport, purtroppo è così".
A pagare, però, sono sempre i tifosi che in questo caso vedono Totti fuori dalla Roma. "Francesco è una persona rara, dice ciò che pensa. Forse questo aspetto non andava giù alla dirigenza, hanno costretto Totti a farsi da parte. L'hanno praticamente umiliato, io lo vedevo in tribuna durante le partite e aveva spesso un'espressione triste. Non era il Totti che siamo abituati a conoscere".
Ha ricoperto il ruolo di dirigente per due anni, troppo poco per chi pensava a Totti a vita nei quadri societari giallorossi. "La dirigenza avrebbe dovuto accontentarlo sulla questione del DT, se Totti aveva intenzione di fare il direttore tecnico bisognava fare in modo di dargli potere decisionale. Serve rispetto per quello che ha fatto, ma in questo mondo del calcio è ormai inesistente. Dispiace per i tifosi, non ci sono più valori e lealtà. Il calcio ormai non mi piace più e ho deciso di seguire il rugby, ogni settimana c'è uno scandalo tra cui la retrocessione del Venezia in Serie C. Lì ci gioca mio figlio, quanto visto in cadetteria è stata l'ennesima vergogna del calcio italiano".
Zigoni, lei ha giocato per la Juve e per la Roma ma sostiene i colori giallorossi. "Esatto, oggi non ho voluto neanche seguire la conferenza perché sono a dir poco dispiaciuto. Per me è un giorno tristissimo, è una vergogna per come è stato trattato. Non seguirò più il calcio, Francesco è una persona perbene e per questo è stato fatto fuori. Le leggende danno fastidio, da sempre. Non mi meraviglia più nulla in questo sport, purtroppo è così".
A pagare, però, sono sempre i tifosi che in questo caso vedono Totti fuori dalla Roma. "Francesco è una persona rara, dice ciò che pensa. Forse questo aspetto non andava giù alla dirigenza, hanno costretto Totti a farsi da parte. L'hanno praticamente umiliato, io lo vedevo in tribuna durante le partite e aveva spesso un'espressione triste. Non era il Totti che siamo abituati a conoscere".
Ha ricoperto il ruolo di dirigente per due anni, troppo poco per chi pensava a Totti a vita nei quadri societari giallorossi. "La dirigenza avrebbe dovuto accontentarlo sulla questione del DT, se Totti aveva intenzione di fare il direttore tecnico bisognava fare in modo di dargli potere decisionale. Serve rispetto per quello che ha fatto, ma in questo mondo del calcio è ormai inesistente. Dispiace per i tifosi, non ci sono più valori e lealtà. Il calcio ormai non mi piace più e ho deciso di seguire il rugby, ogni settimana c'è uno scandalo tra cui la retrocessione del Venezia in Serie C. Lì ci gioca mio figlio, quanto visto in cadetteria è stata l'ennesima vergogna del calcio italiano".
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