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Il giorno più alto della carriera di Petrachi, una vita al Torino
Oggi, 25 giugno 2019, è il giorno più alto della carriera di Gianluca Petrachi, ufficialmente il nuovo direttore sportivo della Roma. Una carriera che è stata fatta di una lunga gavetta, di tanta fedeltà e di poche maglie. Ha iniziato nel 2003 con l'Ancona come team manager, tre anni dopo ha preso in mano l'area tecnica del Pisa diventandone poi presto direttore sportivo. Conquista la Serie B, fallisce l'aggancio alla A dopo una stagione da sogno soltanto ai play-off. Passa poi al Torino, e in granata sono nove anni e mezzo. Dalla B a un posto nel calcio italiano che conta. Dagli errori, dagli inciampi, alle plusvalenze, Darmian e Immobile, da Bruno Peres, da Zappacosta, da Maksimovic. E' stato artefice di un Pisa e poi di un Torino bellissimo con Gian Piero Ventura, quando l'ex ct era davvero Mister Libidine. Belotti, mister 100 milioni, ma pure Mihajlovic che parte a mille e poi no. E' stata una montagna russa ma culminata con le stelle, TAS permettendo, dell'Europa che ritorna per il Torino. Poi, però, la rottura, il rapporto con Urbano Cairo che era una favola che pareva indissolubile e invece ognuno ha scelto la sua strada. Umanamente, comprensibilmente. Il Torino è tornato il Torino anche grazie a Petrachi, parte di un progetto lungo e duraturo. Ora lo scalino. La Roma. Nel giorno più importante della sua carriera.
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