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...con Zamfir
“Lazio, ti presento il Cluj: Petrescu il valore aggiunto. Bari, che ricordi! Ora costruisco l’Hermannstadt, un giorno vorrei tornare in Italia. Serie A di nuovo al top”
“Il Cluj è una squadra di livello, Petrescu è un grande allenatore che ha fatto bene dappertutto. La Lazio deve stare attenta, sono sicuro che Petrescu avrà preparato bene la partita”. Così a TuttoMercatoWeb l’ex direttore sportivo del Cluj con un’esperienza anche in Italia al Bari, Razvan Zamfir, oggi all’Hermannstadt.
I punti di forza del Cluj?
“La squadra gioca insieme da due anni, in casa è fortissima. E poi, come detto, l’allenatore: il migliore con cui abbia lavorato”.
I calciatori che la Lazio dovrà temere?
“Omrani. Quando sta bene è importante. Ma il top player del Cluj è Petrescu”
Lei con l’Italia ha un legame particolare. È stato direttore sportivo del Bari.
“Lavorare in Italia è stata una grande cosa. Ho lavorato in una piazza importante, Bari è una grande città”.
Ci pensa al ritorno in Italia?
“Chiaro. Certo. In due-tre anni mi auguro di rientrare. Qui ho firmato per tre stagioni, poi ci penserò. L’Italia è la mia seconda casa. Un giorno vorrei tornare”
Filo diretto Hermannstadt-Italia. Avete preso tanti calciatori dai campionati italiani.
“Si. Persano, Pop, Cordea, Oprut e Debeljuh. Con i club italiani abbiamo un buon rapporto”.
Che mercato è stato per la Serie A?
“La A ha fatto un grande passo in avanti. L’anno scorso con CR7, quest’anno con Inter, Juve e Napoli che hanno piazzato altri colpi importanti. L’Italia sta rientrando tra le prime nazioni d’Europa”.
Obiettivi: a cosa punta l’Hermannstadt?
“Vogliamo fare un bel campionato. Il nostro target è dal sesto al nono posto, vogliamo creare uno zoccolo duro per costruire qualcosa”.
I punti di forza del Cluj?
“La squadra gioca insieme da due anni, in casa è fortissima. E poi, come detto, l’allenatore: il migliore con cui abbia lavorato”.
I calciatori che la Lazio dovrà temere?
“Omrani. Quando sta bene è importante. Ma il top player del Cluj è Petrescu”
Lei con l’Italia ha un legame particolare. È stato direttore sportivo del Bari.
“Lavorare in Italia è stata una grande cosa. Ho lavorato in una piazza importante, Bari è una grande città”.
Ci pensa al ritorno in Italia?
“Chiaro. Certo. In due-tre anni mi auguro di rientrare. Qui ho firmato per tre stagioni, poi ci penserò. L’Italia è la mia seconda casa. Un giorno vorrei tornare”
Filo diretto Hermannstadt-Italia. Avete preso tanti calciatori dai campionati italiani.
“Si. Persano, Pop, Cordea, Oprut e Debeljuh. Con i club italiani abbiamo un buon rapporto”.
Che mercato è stato per la Serie A?
“La A ha fatto un grande passo in avanti. L’anno scorso con CR7, quest’anno con Inter, Juve e Napoli che hanno piazzato altri colpi importanti. L’Italia sta rientrando tra le prime nazioni d’Europa”.
Obiettivi: a cosa punta l’Hermannstadt?
“Vogliamo fare un bel campionato. Il nostro target è dal sesto al nono posto, vogliamo creare uno zoccolo duro per costruire qualcosa”.
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