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Cuore, grinta e un gol alla Nainggolan: dove può arrivare questo Cagliari?
Il sontuoso mercato estivo, al netto della cessinoe di Barella, aveva alzato l'asticella. Poi un avvio di campionato in sordina (due KO interni con Brescia e Inter) aveva pensato che sì, in fin dei conti il Cagliari poteva essere solo un fuoco di paglia, un'accozaglia di figurine, buone speranze ma destinate a rimanere tali e poco altri. Invece, dal 3-1 a Parma in poi, i ragazzi di Rolando Maran hanno ingranato la marcia giusta, e non sembrano intenzionati a fermarsi.
Cuore, grinta, classe. C'è un mix di tutto questo, nella vittoria di oggi. La bella storia di Faragò, fermo per 183 prima di tornare e sfogarsi in un'esultanza liberatoria dopo il gol del 2-0. C'è Castro che sembra in gran forma e poi cede il passo a Nandez che ringhia su ogni pallone. C'è quella rete di Nainggolan: un gol alla Nainggolan. Dove ci eravamo lasciati? Ah sì, il belga come miglior centrocampista del campionato o quasi, prima degli alti e bassi con Roma e Inter. Si sono ritrovati. Sembra un'alchimia perfetta, e la cosa più incredibile è che pare avere raginoe Faragò quando dice che questa squadra ha margini di miglioramento. Simeone, per esempio, non sarà mai Pavoletti, ma può ancora migliorare sotto porta.
Così, il dubbio iniziale cambia verso. Dove può arrivare questo Cagliari? Per ora è quinto in classifica, ha già affrontato diverse big (Napoli e Inter, ma anche la Roma), sogna a occhi aperti un piazzamento europeo, o almeno di andarci vicino, nell'anno del centenario.
Cuore, grinta, classe. C'è un mix di tutto questo, nella vittoria di oggi. La bella storia di Faragò, fermo per 183 prima di tornare e sfogarsi in un'esultanza liberatoria dopo il gol del 2-0. C'è Castro che sembra in gran forma e poi cede il passo a Nandez che ringhia su ogni pallone. C'è quella rete di Nainggolan: un gol alla Nainggolan. Dove ci eravamo lasciati? Ah sì, il belga come miglior centrocampista del campionato o quasi, prima degli alti e bassi con Roma e Inter. Si sono ritrovati. Sembra un'alchimia perfetta, e la cosa più incredibile è che pare avere raginoe Faragò quando dice che questa squadra ha margini di miglioramento. Simeone, per esempio, non sarà mai Pavoletti, ma può ancora migliorare sotto porta.
Così, il dubbio iniziale cambia verso. Dove può arrivare questo Cagliari? Per ora è quinto in classifica, ha già affrontato diverse big (Napoli e Inter, ma anche la Roma), sogna a occhi aperti un piazzamento europeo, o almeno di andarci vicino, nell'anno del centenario.
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