Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / roma / Editoriale
Gli intermediari, la FIFA e i soldi delle societàTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
giovedì 5 dicembre 2019, 00:00Editoriale
di Luca Marchetti

Gli intermediari, la FIFA e i soldi delle società

Su 17896 trasferimenti internazionali in 3558 sono stati utilizzati intermediari (quasi il 20% del totale) per una spesa complessiva di 653,9 milioni di dollari in commissioni. Così recita il report Fifa, che prende in considerazione tutti i trasferimenti di tutto il mondo.
Nella maggior parte dei casi (2657) l’intemediario è l’agente del giocatore, ovvero rappresenta il trasferito. In 1300 casi circa l’intermediario lavora per la società che compra, in 395 casi invece l’intermediario lavora per chi vende. E in alcune situazioni queste figure si intrecciano (solo in 74 casi tutte e tre le parti usufruivano di un intermediario).
Nel caso dell’intermediario per il club che compra la percentuale sul totale è rimasta pressoché invariata rispetto all’anno precedente (7,3% sul totale), percentuale che naturalmente sale quando si ragiona su trasferimenti a parametro zero. I club italiani che utilizzano gli intermediari sono in testa a questa classifica, seppur in ribasso rispetto allo scorso anno: 151 operazioni su 371 acquisti sono state gestite da un intermediario. In Inghilterra il 36% (ma ke operazioni sono 252) in Galles 29% (34 operazioni) Naturalmente più cresce il valore dell’operazione più gli intermediari lavorano.
Italia presente, stavolta al secondo posto, anche nell’utilizzo dell’intermediario in fase di cessione, e in questi caso la percentuale sale rispetto alla passata stagione: 19,9% contro il 16,9, per un totale di 53 operazioni. Ah, al primo posto c’è la Serbia, con 16 operazioni che rappresentano il 20,8% del totale dei trasferimenti all’estero di giocatori che erano in Serbia.
Quello che è nettamente salito rispetto alla passata stagione con un incremento del 19,2% è il compenso agli intermediari. In totale - come detto - 653.9 milioni di euro. Più o meno due terzi pagati dalle squadre compratrici, un terzo da quelle venditrici. E volete sapre chi paga di più? I club italiani, naturalmente. 101.4 milioni di dollari spesi da chi compra, 29,1 spesi da chi vende. 130,5 in totale. Più dei club inglesi (103,6), più dei tedeschi (84,6), più dei portoghesi e spagnoli (78,1 e 75 rispettivamente). Senza contare poi i soldi che invece arrivano agli intermediari dai giocatori, quando rappresentano i propri interessi. Qui la Fifa, fa delle medie guardando la nazionalità dei tesserati. E valutando solo i trasferimenti internazionali, l’Italia non c’è.
Ma questi cambia poco il senso del discorso. Visto che spesso sentiamo dire - soprattutto dagli addetti ai lavori - che i procuratori (o gli intermediari) determinano, gli intermediari governano. Forse sarà anche vero, visto che hanno molte capacità, magari c’è anche quella di poter indirizzare una trattativa. Ma è altrettanto evidente come tutti nel modno - soprattutto in Europa e soprattutto in Italia - utilizzano uesti professionisti. È un cane che si morde la coda: hanno troppo “potere”, ma invece di scardinare il sistema si alimenta (perché costretti o perché più comodo?) e così il giro riparte, di nuovo, si rialimenta. E quindi (come sull’uovo e la gallina) il calciomercato è governato dagli intermediari o agli intermediari l’hanno dato in mano le società?
Prima delle notizie del mercato di gennaio, può essere un buono spunto di riflessione...