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TMW RADIO - Carboni: "Condivido i cinque cambi, altrimenti si rischiano infortuni gravi"TUTTO mercato WEB
© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport
lunedì 11 maggio 2020, 18:44Altre Notizie
di Dimitri Conti

TMW RADIO - Carboni: "Condivido i cinque cambi, altrimenti si rischiano infortuni gravi"

Amedeo Carboni intervistato da Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini
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L'ex difensore Amedeo Carboni, residente a Barcellona, si è collegato in diretta con la trasmissione Stadio Aperto, in onda sulle web frequenze di TMW Radio: "Qui è come l'Italia, viviamo in parallelo. Anche qui c'è qualche libertà in più ora, si può andare a correre in orari del mattino. In Spagna hanno già ricominciato gli allenamenti, l'accesso ai campi è ridotto al minimo possibile, credo che i protocolli si assomiglino tutti... Tebas, presidente della Liga, ha detto che bisogna finire. Ma la sicurezza non c'è, l'incognita è sapere cosa fare quando uscirà un positivo. Se non si dovesse giocare la perdita economica sarebbe impensabile".

I tempi sono stretti per non intaccare l'inizio della prossima stagione.
"Può darsi che si parta un pelino in ritardo, magari a settembre invece che ad agosto. Anche quello era in programma. O addirittura pensare a fare un campionato seguendo gli anni solari. Stanno valutando, ma la cosa certa è che almeno in Spagna vorrebbero finire il campionato entro il 31 luglio. Tra il dire e il fare però... Si pensa anche ai cinque cambi".

Li condivide?
"Sì, è un fatto eccezionale e bisogna salvaguardare la salute dei grandi giocatori, quelli che portano tanto e giocando così tanto con poco allenamento alle spalle, c'è il rischio di infortuni gravi. Serve pensare che siamo in emergenza, e certe regole fisse possono anche cambiare. La misura è presa in forma straordinaria: chiaro che cinque cambi tolgono qualcosa, perché si rischierebbe anche di perdere senso. In questo senso Barone e Boniek (due tra i pubblici oppositori della regola, ndr) hanno ragione, ma allo stesso tempo si rischia di perdere la qualità se si gioca ogni tre giorni".


Ripartirà anche la B spagnola?
"C'è l'idea. La C spagnola non è considerata professionistica, ma ci proveranno anche per la Segunda".

La politica dovrebbe intervenire per aiutare i club a realizzare nuovi stadi?
"Avere uno stadio di proprietà oggi come oggi non è facile. Ma la federazione, con le leghe e il fondo sportivo, cercano di fornire benefici per realizzarli, perché il ritorno economico è incredibile, per un euro che spendi ne riprendi quattro".

Che ne sarà della Champions e dell'Europa League?
"La situazione è talmente anomala e strana che trovo difficile poter rispondere. Bisogna andare passo per passo, non si può pensare troppo in là, anche se è bene organizzarsi. Non so se ad agosto arriveremo che non sarà successo nulla, speriamo sarà tutto migliorato".