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Maresca: "A Siviglia ho lasciato il cuore, contro la Roma se la gioca. Pochi ds come Monchi"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico Gaetano
martedì 4 agosto 2020, 18:53Altre Notizie
di Giacomo Iacobellis

Maresca: "A Siviglia ho lasciato il cuore, contro la Roma se la gioca. Pochi ds come Monchi"

Lunga intervista a Estadio Deportivo per Enzo Maresca, trascinatore del Siviglia da calciatore (2005-2009) e poi nuovamente in biancorosso come assistente di mister Montella nel 2017-2018. Il "Capo", come lo chiamavano i nervionenses, ha ricordato con grande passione il suo passato tra le mura del Sánchez Pizjuán, oltre a presentare ovviamente anche la sfida di Europa League contro la Roma in programma fra due giorni a Duisburg: "Sono molto legato alla gente di Siviglia e al Siviglia FC. Mi sono divertito, ho vinto e sono stato bene. Inoltre, mia moglie è sevillana e mio figlio Paolo è nato proprio a Siviglia. Il mio cuore è ancora là, quella è la mia seconda casa".

Quali ricordi si porta dietro della sua lunga avventura in maglia biancorossa?
"Se chiudo gli occhi, mi vedo correre di nuovo dentro il Sánchez-Pizjuón. Mai, e dico mai, potrò scordarmi l'amore della gente, la mia doppietta nella finale di Coppa UEFA di Eindhoven, tutti i trofei che abbiamo vinto... Così come il nostro grande amico Antonio Puerta: ho un tatuaggio sulla spalla che dice '16 per sempre', ovunque io vada Antonio è sempre con me".

Cosa non ha funzionato con Montella?
"Vincenzo è arrivato a Siviglia a gennaio e ha portato la squadra ai primi quarti di finale di Champions di tutta la sua storia, oltre che in finale di Copa del Rey. Nella Liga era in lotta per le prime posizioni... Tutto questo, con una rosa non costruita da lui. Cosa gli si poteva chiedere di più?".


Che partita si aspetta invece tra Siviglia e Roma?
"In una partita così non ci sono favoriti, men che meno in questa situazione di emergenza. Roma e Siviglia sono due squadre molto forti, con esperienza internazionale e campioni capaci di risolvere tutto da un momento all'altro. Non voglio essere banale, ma secondo me hanno entrambe il 50% di possibilità. Anche perché si giocherà in un altro Paese, a porte chiuse: la salute, d'altronde, viene prima di tutto il resto".

Questo Siviglia, col ritorno di Monchi e l'arrivo in panchina di Lopetegui, è tornato ad esprimersi ad altissimi livelli.
"Monchi è fondamentale per Siviglia, Monchi è il Siviglia. Ci sono poche persone esperte di calcio come lui, c'è poco da dire. Quest'anno i biancorossi hanno lottato a lungo con Real Madrid e Barcellona, hanno attaccanti di grandissima qualità e sono convinto che potranno regalare tantissime soddisfazioni alla loro gente".