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Le pagelle della Juventus - Danilo e Rabiot, simboli del ciclo Pirlo. Ronaldo ispirato
Lazio-Juventus 1-1 al 90'
Szczesny 6 Concentrato e sempre presente. Anche nelle rare sortite avanzate della Lazio, c'è. Nella ripresa un salvataggio benedetto su un colpo di testa di Marusic, incolpevole sul gol di Caicedo.
Cuadrado 6.5 Il colombiano a trentadue anni ha fatto l'ultimo step della carriera. Quello di diventare un giocatore maturo, costante, un riferimento anche per rendimento. Il raddoppio su Correa nel finale, però è leggero e grida vendetta.
Demiral 6 Solidità e muscoli, rischia quando perde Correa in occasione di due sortite e fiammate, ma globalmente la prestazione è positiva. L'ennesima di un percorso che lo vedrà sempre più centrale nel futuro.
Bonucci 6 Fisico e personalità, quattrocentesima da titolare con la Juventus, sempre più simbolo della difesa bianconera. Sul gol di Caicedo ci mette le spalle ma nulla può sulla piroetta del sudamericano.
Danilo 7 Gli allenatori scelgono i propri generali non sempre per stelle o talento ma per affidabilità. Polivalente, sostanzioso, il brasiliano è l'inamovibile che non t'aspettavi del nuovo corso di Pirlo.
Kulusevski 7 Falcate da quattrocentista, con la palla a un amen dal piede come il più raffinato dei sudamericani. Teoricamente esterno, praticamente interno di spinta, in verità una prestazione da sgranar gli occhi dalla meraviglia. (dal 76' McKennie sv)
Bentancur 5.5 Il giallo è il frutto di quei dieci secondi che ogni partita ne annebbiano la lucidità. L'intesa con Rabiot è in crescita ma nell'ultima azione è troppo leggero su Correa. Anche per quel giallo ingenuo preso prima.
Rabiot 6.5 Di muscoli e centimetri, con Milinkovic-Savic è una sfida nella sfida. Pirlo lo ha indottrinato, ha messo al bando le scorrerie ed è diventato mediano di quantità, oltre all'innata qualità.
Frabotta 6 E' la scelta a sorpresa di Pirlo, anche se non certo come all'alba della sua avventura alla Juventus. Diligente, mai sopra le righe, un esempio per tutti i vuoti e fumosi presunti campioni.
Morata 6.5 Al cinquantasettesimo protegge la palla in mezzo a due uomini, si gira, riparte rapido, lancia Cristiano Ronaldo in contropiede. In un attimo, tutti i perché della scelta della Juventus, pur in una domenica senza gol. (dall'88' Bernardeschi sv)
Cristiano Ronaldo 7 Ispirato e più centrale rispetto all'ultima sortita europea. Calamita attenzioni e palloni, il gol è di rapina, i tentativi d'autore. Trenta nelle ultime venticinque in A. Ora attesa per l'entità dell'infortunio. (dal 76' Dybala 5 La palla persa ingenuamente nel finale propizia il ribaltamento che garantisce il gol di Caicedo)
Pirlo 6.5 Non ha colpe per la rete di Caicedo, episodio all'interno di un'intera partita dove la Juventus ha fatto tutto quel che gli ha chiesto. Cresce la squadra e cresce con lui. Ma perde altri due punti nella corsa Scudetto.
Cuadrado 6.5 Il colombiano a trentadue anni ha fatto l'ultimo step della carriera. Quello di diventare un giocatore maturo, costante, un riferimento anche per rendimento. Il raddoppio su Correa nel finale, però è leggero e grida vendetta.
Demiral 6 Solidità e muscoli, rischia quando perde Correa in occasione di due sortite e fiammate, ma globalmente la prestazione è positiva. L'ennesima di un percorso che lo vedrà sempre più centrale nel futuro.
Bonucci 6 Fisico e personalità, quattrocentesima da titolare con la Juventus, sempre più simbolo della difesa bianconera. Sul gol di Caicedo ci mette le spalle ma nulla può sulla piroetta del sudamericano.
Danilo 7 Gli allenatori scelgono i propri generali non sempre per stelle o talento ma per affidabilità. Polivalente, sostanzioso, il brasiliano è l'inamovibile che non t'aspettavi del nuovo corso di Pirlo.
Kulusevski 7 Falcate da quattrocentista, con la palla a un amen dal piede come il più raffinato dei sudamericani. Teoricamente esterno, praticamente interno di spinta, in verità una prestazione da sgranar gli occhi dalla meraviglia. (dal 76' McKennie sv)
Bentancur 5.5 Il giallo è il frutto di quei dieci secondi che ogni partita ne annebbiano la lucidità. L'intesa con Rabiot è in crescita ma nell'ultima azione è troppo leggero su Correa. Anche per quel giallo ingenuo preso prima.
Rabiot 6.5 Di muscoli e centimetri, con Milinkovic-Savic è una sfida nella sfida. Pirlo lo ha indottrinato, ha messo al bando le scorrerie ed è diventato mediano di quantità, oltre all'innata qualità.
Frabotta 6 E' la scelta a sorpresa di Pirlo, anche se non certo come all'alba della sua avventura alla Juventus. Diligente, mai sopra le righe, un esempio per tutti i vuoti e fumosi presunti campioni.
Morata 6.5 Al cinquantasettesimo protegge la palla in mezzo a due uomini, si gira, riparte rapido, lancia Cristiano Ronaldo in contropiede. In un attimo, tutti i perché della scelta della Juventus, pur in una domenica senza gol. (dall'88' Bernardeschi sv)
Cristiano Ronaldo 7 Ispirato e più centrale rispetto all'ultima sortita europea. Calamita attenzioni e palloni, il gol è di rapina, i tentativi d'autore. Trenta nelle ultime venticinque in A. Ora attesa per l'entità dell'infortunio. (dal 76' Dybala 5 La palla persa ingenuamente nel finale propizia il ribaltamento che garantisce il gol di Caicedo)
Pirlo 6.5 Non ha colpe per la rete di Caicedo, episodio all'interno di un'intera partita dove la Juventus ha fatto tutto quel che gli ha chiesto. Cresce la squadra e cresce con lui. Ma perde altri due punti nella corsa Scudetto.
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