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Ventidue di fila, l'Italia espugna Sarajevo per 2-0. Finali di Nations in Italia a ottobre
Belotti e Berardi regalano la qualificazione alla Nations League, 2-0 alla Bosnia. Ventiduesimo risultato di fila
LE FORMAZIONI - Il duo Mancini-Evani conferma in blocco l'Italia vittoriosa contro la Polonia, eccezion fatta per un Bernardeschi che lascia spazio a Berardi, autore del gol del 2-0 finale. Quindi Belotti centravanti, Bastoni in mezzo alla retroguardia e soprattutto Locatelli confermato in mezzo al campo dopo l'ottima prestazione di domenica. La Bosnia invece è completamente in disarmo, senza Visca, Dzeko e Kolasinac, oltre a Sehic, Begovic e Sunjic. Ciononostante Bajevic utilizza un 4-3-3 che, all'occorrenza, si può trasformare in un 4-5-1.
INERZIA ITALIANA - La sensazione è che la Bosnia si adatti al gioco azzurro, ma senza esagerare nelle ripartenze. Ne viene fuori una partita forse non equilibrata, ma che rispetto al recente passato ha più da dire. Belotti ha il tempo per sbagliare due occasioni relativamente semplici prima di griffare l'1-0: Insigne si fa metà campo dopo un pallone recuperato da Locatelli, salvo poi servire al centravanti del Toro che, in maniera sporca, insacca a un anno dall'ultimo gol con la Nazionale.
CI VUOLE DONNARUMMA - Gli uomini di Evani sono padroni del campo, andando a rischiare solamente nell'ultima parte del primo tempo, quando Prevljak si ancora su Bastoni e, con il piede perno, va a calciare di destro. La risposta del portiere del Milan è fondamentale e salva il risultato, mentre Insigne, due minuti dopo, colpisce un palo con un bel tiro a giro che non avrebbe lasciato spazio all'estremo difensore bosniaco. Forse problemi di braccino, come un tennista, perché gli azzurri non riescono a chiudere la partita.
ANDAMENTO LENTO - Rispetto alla Polonia non fioccano le occasioni, anzi gli azzurri cercano di dominare il gioco e la partita, senza subire grandi tiri in porta ma la produzione offensiva è pressoché nulla. Acerbi e Locatelli, all'ora di gioco, vanno a un passo dal raddoppio, ma Piric mette il guantone per salvare il risultato. A ritmi così bassi la Bosnia non può fare paura, tanto che è lo stesso Locatelli a inventarsi una bella giocata sui venticinque metri, con il lob che va a servire Berardi per la spaccata del 2-0.
ACCADEMIA - Negli ultimi minuti non c'è nemmeno più la verve se non per l'Italia a cercare il terzo gol. Sanicanin si fa male e lascia la Bosnia in dieci, Bernardeschi colpisce la traversa al volo, secondo legno di giornata. Gli azzurri però sono troppo forti e la superiorità numerica non fa altro che certificare la giusta differenza fra le due squadre. Il prossimo ottobre, fra Torino e Milano, verranno giocate le finali di Nations nel nostro paese.
BOSNIA-ITALIA 0-2
Marcatori: Belotti 22', Berardi 68'.
Bosnia (4-3-3)
Piric; Corluka, Hadzikadunic, Sanicanin, Kadusic (dall'80' Todorovic); Cimirot, Pjanic (dal 77' Danilovic), Krunic (dal 71' Loncar); Tatar (dall'80' Rahmanovic), Prevljak (dall'80 Hadzic), Gojak.
Italia (4-3-3)
Donnarumma; Florenzi (dal 46' Di Lorenzo), Acerbi, Bastoni, Emerson; Barella, Jorginho, Locatelli; Berardi (dall'81' Bernardeschi), Belotti (dall'81' Lasagna), Insigne (dal 90' Calabria.
LE FORMAZIONI - Il duo Mancini-Evani conferma in blocco l'Italia vittoriosa contro la Polonia, eccezion fatta per un Bernardeschi che lascia spazio a Berardi, autore del gol del 2-0 finale. Quindi Belotti centravanti, Bastoni in mezzo alla retroguardia e soprattutto Locatelli confermato in mezzo al campo dopo l'ottima prestazione di domenica. La Bosnia invece è completamente in disarmo, senza Visca, Dzeko e Kolasinac, oltre a Sehic, Begovic e Sunjic. Ciononostante Bajevic utilizza un 4-3-3 che, all'occorrenza, si può trasformare in un 4-5-1.
INERZIA ITALIANA - La sensazione è che la Bosnia si adatti al gioco azzurro, ma senza esagerare nelle ripartenze. Ne viene fuori una partita forse non equilibrata, ma che rispetto al recente passato ha più da dire. Belotti ha il tempo per sbagliare due occasioni relativamente semplici prima di griffare l'1-0: Insigne si fa metà campo dopo un pallone recuperato da Locatelli, salvo poi servire al centravanti del Toro che, in maniera sporca, insacca a un anno dall'ultimo gol con la Nazionale.
CI VUOLE DONNARUMMA - Gli uomini di Evani sono padroni del campo, andando a rischiare solamente nell'ultima parte del primo tempo, quando Prevljak si ancora su Bastoni e, con il piede perno, va a calciare di destro. La risposta del portiere del Milan è fondamentale e salva il risultato, mentre Insigne, due minuti dopo, colpisce un palo con un bel tiro a giro che non avrebbe lasciato spazio all'estremo difensore bosniaco. Forse problemi di braccino, come un tennista, perché gli azzurri non riescono a chiudere la partita.
ANDAMENTO LENTO - Rispetto alla Polonia non fioccano le occasioni, anzi gli azzurri cercano di dominare il gioco e la partita, senza subire grandi tiri in porta ma la produzione offensiva è pressoché nulla. Acerbi e Locatelli, all'ora di gioco, vanno a un passo dal raddoppio, ma Piric mette il guantone per salvare il risultato. A ritmi così bassi la Bosnia non può fare paura, tanto che è lo stesso Locatelli a inventarsi una bella giocata sui venticinque metri, con il lob che va a servire Berardi per la spaccata del 2-0.
ACCADEMIA - Negli ultimi minuti non c'è nemmeno più la verve se non per l'Italia a cercare il terzo gol. Sanicanin si fa male e lascia la Bosnia in dieci, Bernardeschi colpisce la traversa al volo, secondo legno di giornata. Gli azzurri però sono troppo forti e la superiorità numerica non fa altro che certificare la giusta differenza fra le due squadre. Il prossimo ottobre, fra Torino e Milano, verranno giocate le finali di Nations nel nostro paese.
BOSNIA-ITALIA 0-2
Marcatori: Belotti 22', Berardi 68'.
Bosnia (4-3-3)
Piric; Corluka, Hadzikadunic, Sanicanin, Kadusic (dall'80' Todorovic); Cimirot, Pjanic (dal 77' Danilovic), Krunic (dal 71' Loncar); Tatar (dall'80' Rahmanovic), Prevljak (dall'80 Hadzic), Gojak.
Italia (4-3-3)
Donnarumma; Florenzi (dal 46' Di Lorenzo), Acerbi, Bastoni, Emerson; Barella, Jorginho, Locatelli; Berardi (dall'81' Bernardeschi), Belotti (dall'81' Lasagna), Insigne (dal 90' Calabria.
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