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Il Real Madrid è troppo forte, l'Atalanta si fa male da sola. Al Di Stefano finisce 3-1
L'Atalanta sbaglia troppo, il Real Madrid la punisce. A Valdebebas finisce 3-1
LE FORMAZIONI - Il Real Madrid tende ad adattarsi con l'Atalanta, perché la difesa è quella a tre con Nacho come terzo centrale a destra, mentre davanti ci sono solo Vinicius e Benzema. Al posto di Casemiro la scelta, obbligata, è quella di Valverde. Invece l'Atalanta opta per i due trequartisti dietro a Muriel, con Pessina e Malinovskyi.
COSE IN CHIARO - In due minuti i nerazzurri riescono a farsi subito vedere in area dei Blancos, perché Gosens - su un pallone dalla sinistra - si trova a un passo da Courtois, ma il suo piattone finisce tra le braccia del portiere belga. Il piglio è quello giusto, perché il Real viene spesso messo in difficoltà dal pressing, nonostate uno straordinario palleggio. Sergio Ramos però con mestiere anticipa Pasalic all'ultimo metro, poi Djimsiti ha due opportunità per provare a calciare durante un corner, ma il tiro va alto.
RITMI SPAGNOLI - Il Real prende le misure con il passare dei minuti, con Modric e Kroos che salgono in cattedra e smettono di perdere palloni, alzando così il baricentro. Se è vero che Vinicius perde l'attimo di fronte alla porta - con Djimsiti che si tuffa per deviarla - è Sportiello a farsi male da solo. Rinvio davvero orribile su Modric che, entrato in area, allarga su Benzema che a porta vuota insacca. Uno a zero al trentaquattresimo.
MERITATO IL VANTAGGIO - Una volta in vantaggio la situazione peggiora notevolmente per i nerazzurri, visto che c'è necessità di trovare più incisività. Perché Vinicius ha decisamente più spazio per andare in campo aperto: da una porta all'altro, il brasiliano arriva davanti a Sportiello quasi come Alberto Tomba dei bei tempi, ma poi con l'esterno manda a lato di poco. Così quello che succede all'ora di gioco è quasi naturale: Ilicic perde il pallone, Vinicius sfida in velocità Toloi che lo stende in area, è rigore. Dal dischetto Ramos non sbaglia, è il 2-0.
TRENTA SECONDI DI SPERANZA - Su punizione Muriel inventa un bellissimo lob che finisce sopra la traversa e batte Courtois proteso in tuffo. Mancherebbero otto minuti per due gol, ma sembra già una montagna. Diventa l'Everest quando neanche mezzo minuto dopo, Asensio si trova con il pallone sul sinistro e Sportielo, ancora colpevolmente, lascia il buco. Il Real Madrid è troppo forte, l'Atalanta ha sbagliato tre volte e ha subito tre gol.
REAL MADRID-ATALANTA 3-1
Marcatori: Benzema 34', Ramos 60', Muriel 82', Asensio 83'.
Real Madrid (3-5-2)
Courtois; Nacho, Ramos (dal 64' Militao), Varane; Lucas Vazquez, Modric, Valverde (dall'83' Asensio), Kroos, Mendy; Vinicius (dal 69' Rodrygo), Benzema.
Atalanta (3-4-2-1)
Sportiello; Toloi (dal 61' Palomino), Romero, Djimsiti; Maehle, De Roon, Pasalic (dal 46' Zapata), Gosens (dal 57' Ilicic); Malinovskyi, Pessina (dall'83 Caldara); Muriel (dall'83' Miranchuk).
LE FORMAZIONI - Il Real Madrid tende ad adattarsi con l'Atalanta, perché la difesa è quella a tre con Nacho come terzo centrale a destra, mentre davanti ci sono solo Vinicius e Benzema. Al posto di Casemiro la scelta, obbligata, è quella di Valverde. Invece l'Atalanta opta per i due trequartisti dietro a Muriel, con Pessina e Malinovskyi.
COSE IN CHIARO - In due minuti i nerazzurri riescono a farsi subito vedere in area dei Blancos, perché Gosens - su un pallone dalla sinistra - si trova a un passo da Courtois, ma il suo piattone finisce tra le braccia del portiere belga. Il piglio è quello giusto, perché il Real viene spesso messo in difficoltà dal pressing, nonostate uno straordinario palleggio. Sergio Ramos però con mestiere anticipa Pasalic all'ultimo metro, poi Djimsiti ha due opportunità per provare a calciare durante un corner, ma il tiro va alto.
RITMI SPAGNOLI - Il Real prende le misure con il passare dei minuti, con Modric e Kroos che salgono in cattedra e smettono di perdere palloni, alzando così il baricentro. Se è vero che Vinicius perde l'attimo di fronte alla porta - con Djimsiti che si tuffa per deviarla - è Sportiello a farsi male da solo. Rinvio davvero orribile su Modric che, entrato in area, allarga su Benzema che a porta vuota insacca. Uno a zero al trentaquattresimo.
MERITATO IL VANTAGGIO - Una volta in vantaggio la situazione peggiora notevolmente per i nerazzurri, visto che c'è necessità di trovare più incisività. Perché Vinicius ha decisamente più spazio per andare in campo aperto: da una porta all'altro, il brasiliano arriva davanti a Sportiello quasi come Alberto Tomba dei bei tempi, ma poi con l'esterno manda a lato di poco. Così quello che succede all'ora di gioco è quasi naturale: Ilicic perde il pallone, Vinicius sfida in velocità Toloi che lo stende in area, è rigore. Dal dischetto Ramos non sbaglia, è il 2-0.
TRENTA SECONDI DI SPERANZA - Su punizione Muriel inventa un bellissimo lob che finisce sopra la traversa e batte Courtois proteso in tuffo. Mancherebbero otto minuti per due gol, ma sembra già una montagna. Diventa l'Everest quando neanche mezzo minuto dopo, Asensio si trova con il pallone sul sinistro e Sportielo, ancora colpevolmente, lascia il buco. Il Real Madrid è troppo forte, l'Atalanta ha sbagliato tre volte e ha subito tre gol.
REAL MADRID-ATALANTA 3-1
Marcatori: Benzema 34', Ramos 60', Muriel 82', Asensio 83'.
Real Madrid (3-5-2)
Courtois; Nacho, Ramos (dal 64' Militao), Varane; Lucas Vazquez, Modric, Valverde (dall'83' Asensio), Kroos, Mendy; Vinicius (dal 69' Rodrygo), Benzema.
Atalanta (3-4-2-1)
Sportiello; Toloi (dal 61' Palomino), Romero, Djimsiti; Maehle, De Roon, Pasalic (dal 46' Zapata), Gosens (dal 57' Ilicic); Malinovskyi, Pessina (dall'83 Caldara); Muriel (dall'83' Miranchuk).
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