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Smalling racconta il furto: "Mi hanno chiesto come mi chiamassi. L'antifurto? Non lo metto"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
sabato 17 aprile 2021, 10:38Serie A
di Pietro Lazzerini

Smalling racconta il furto: "Mi hanno chiesto come mi chiamassi. L'antifurto? Non lo metto"

"L'antifurto non l'ho messo perché da noi in Inghilterra non lo usiamo, non siamo abituati". È iniziato così il racconto di Chris Smalling davanti ai poliziotti che gli chiedevano di raccontare i 30 minuti dai incubo vissuti nella notte tra giovedì e venerdì dal difensore della Roma e dalla moglie Sam Cooke quando tre uomini gli hanno puntato in faccia una torcia intimando di aprire la cassaforte: "I rapinatori ci hanno ordinato di stare seduti sul letto, non ci hanno picchiato né legato. Non so dire se avessero una pistola vera, al tappo rosso non ci ho fatto caso. E poi hanno anche parlato poco, anzi pochissimo". Sul caso stanno indagando gli investigatori della Squadra mobile che oltre ad aver svolto un sopralluogo con la Scientifica, hanno anche già acquisito i filmati di alcune telecamere di vigilanza. Il sospetto è che i banditi non fossero italiani con Smalling che ha raccontato di aver inteso solo una imprecazione ("Porco!") nel momento in cui si sono accorti che in cassaforte erano presenti "solo" tre Rolex. Un bottino da circa 50mila euro contro il "colpo grosso" che probabilmente si sarebbero immaginati i malviventi. "Mi hanno chiesto come mi chiamassi - ha continuato il giocatore - e uno di loro mi ha fatto un gesto per chiedere dove fossero i soldi. Volevano sapere se ci fosse del "cash" in giro, ho capito e gli ho portato i 200 euro che avevo nel portafoglio". A riportarlo è l'edizione online del Corriere della Sera.