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Le pagelle della Danimarca - Damsgaard il migliore finché gioca, Schmeichel alla BanksTUTTO mercato WEB
mercoledì 7 luglio 2021, 23:54Euro 2020
di Ivan Cardia

Le pagelle della Danimarca - Damsgaard il migliore finché gioca, Schmeichel alla Banks

INGHILTERRA-DANIMARCA 2-1
(39’ aut. Kjaer, 104’ Kane; 30’ Damsgaard)


Schmeichel 8,5 - Al 54’, su zuccata a botta sicura di Maguire, la parata dell’Europeo. Per i fotografi e per tenere in vita i suoi, a Wembley qualcuno ha rivisto Banks. Poco da fare sull’autorete di Kjaer, nei tempi supplementari fa il bis su Kane e gli para anche un rigore ma non basta.

Christensen 7 - Uno dei tanti volti noti ai tifosi inglesi, regala loro più di un dispiace con una serie di chiusure perfette. Da quelle parti si prevederebbe faticare su Sterling, finché resta in campo a conti fatti il duello lo vince lui. (Dal 79’ Andersen 6 - Entra nel momento più complicato della gara e, non per colpa sua, si vede).

Kjaer 6,5 - L’ultima volta, qui, fece 100 con il suo amico Eriksen. “Segna”, nella propria porta, il pareggio inglese: più sfortuna che altro. Nel resto della partita tiene la banda contro un attacco oggettivamente più forte.

Vestergaard 7 - A tratti sontuoso, spesso elegante, quasi sempre puntuale. (Dal 105’+1 Wind s.v.).

Stryger Larsen 6 - Resta molto basso, probabilmente troppo ma non sarà una scelta sua, per reggere l’impatto della catena di sinistra inglese. Qualche bella corsa, qualche affanno. (Dal 67’ Wass 6 - Sui livelli del compagno. Mettere la Danimarca sullo stesso piano dell’Inghilterra sarebbe fare un torto a entrambe).

Hojbjerg 6,5 - Nel pre-partita Mourinho spende parole al miele per lui. Ne conferma l’essenza con una partita in cui c’è sempre, su tutti i palloni. Lì dietro e lì davanti.


Delaney 6 - Il carisma non si discute, qualche errore di troppo negli appoggi se si considera che sbaglia un passaggio ogni tre. Tiene in piedi il centrocampo. (Dall’88’ Jensen 5,5 - Se il tocco punito su Kane sia suo o di Maehle non è chiaro, che sia rigore i dubbi restano).

Maehle 5,5 - Bloccato dalla frenesia inglese, nel finale sembra essere lui a mandare dal dischetto l’Uragano. Chiamata molto puntigliosa, quella su Sterling, ma non si doveva correre quel rischio.

Braithwaite 6,5 - A Barcellona si chiedono se sia lo stesso giocatore. Ficcante e pieno d’inventiva, dà fastidio e aiuta a cucire la manovra.

Dolberg 6 - Dei tre davanti, è quello che brilla meno. Partecipa alla manovra, impegna Pickford solo una volta e un’altra, pericolosa, ma in fuorigioco. (Dal 67’ Norgaard 5,5 - Rischia la frittata su Kane, che per sua fortuna aveva commesso fallo pochi metri prima).

Damsgaard 7 - Ci prova alla Del Piero, ci riesce alla Eriksen dopo 30 minuti. Apre le danze con un gioiello su punizione: migliore in campo per un’ora, poi Hjulmand lo toglie. In questo Europeo gli è capitato di raccogliere l’eredità più pesante e l’ha retta senza fiatare. In vetrina. (Dal 67’ Poulsen 5,5 - Non entra in partita come i compagni).

Hjulmand 6 - Fargli chiudere l’Europeo con un’insufficienza non renderebbe onore al merito di questa Danimarca, pur sempre priva della sua stella. I cambi, però, lasciano a desiderare perché l’idea di modificare l’impianto e soprattutto togliere il migliore di movimento dei suoi non paga.