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Mourinho: "La Roma diventi il riflesso di ciò che sono. L'obiettivo è vincere in futuro"TUTTO mercato WEB
© foto di Insidefoto/Image Sport
mercoledì 8 settembre 2021, 19:00Serie A
di Simone Bernabei

Mourinho: "La Roma diventi il riflesso di ciò che sono. L'obiettivo è vincere in futuro"

Il tecnico della Roma José Mourinho ha parlato delle sue idee e del suo progetto per far crescere la squadra giallorossa. Queste le parole dello Special One ai canali ufficiali della Lega Serie A: "Non è il progetto di Friedkin, non è il progetto di Mourinho, non è il progetto di Tiago Pinto, è il progetto della Roma. Conosco i tifosi e conosco la passione e se pensate che il progetto sia "arrivo domani e dopodomani vinco" non è la strada giusta. Questo è un progetto in cui i proprietari vogliono lasciare un'eredità, vogliono fare qualcosa di molto importante per il club in modo molto sostenibile. Vogliamo che la Roma abbia successo anche in futuro".

Come è cambiato José Mourinho? "Sto molto meglio ora, sul serio. Mi sento migliorato perché questo è un lavoro dove l'esperienza significa molto. Tutto diventa un dejavù perché sono passato attraverso così tante esperienze da quando ho lasciato l'Italia. Naturalmente una cosa è venire in un paese per la prima volta, dove parti da zero e hai tante cose da imparare. Ma questo non è il mio caso. Conosco l'Italia, conosco la cultura del calcio, so qualcosa della Roma perché quando ero in Italia la Roma era veramente la nostra rivale, era vicina a noi nel lottare per i titoli nazionali. Ora sono pronto per questo".


L'affetto dei tifosi per la squadra? "E' davvero incredibile il fatto che negli ultimi due decenni non ci siano stati molti momenti per gioire ed esultare per i tifosi, ma quella passione non è mai svanita. E' molto facile essere sostenitore di una squadra che vince continuamente. Un'altra cosa è essere tifoso in questo tipo di situazione. Questo per me significa molto. Spero che la squadra diventi il riflesso di ciò che sono".

Il mercato della Roma con l'arrivo di Abraham dopo l'addio di Dzeko? "Ho sempre detto che si può conoscere un giocatore solo se si lavora con lui. Solo quando sei con loro in campo, quando li senti guardandoli negli occhi, quando li respiri, quando guardi le difficoltà, quando vivi le cose positive, significa che inizi a conoscerli davvero. Tutti devono sentire che voglio dare tutto quello che ho alla squadra. Tutti devono essere felici quando vinciamo, tutti devono essere tristi quando perdiamo, tutti devono essere uniti come una squadra".