Kean II, il ritorno del giocatore cresciuto nel vivaio. La Juve ritrova un giocatore responsabile
RESPONSABILITÀ - Le tempistiche hanno voluto che Moise Kean prendesse, nel giro di poche ore, il posto di Cristiano Ronaldo nel rosa e nel parco attaccanti della Juventus nonostante, come spiegato anche da Massimiliano Allegri qualche giorno fa, fosse a prescindere un obiettivo di mercato della Juventus.
Ma il classe 2000 nativo di Vercelli, non sente alcuna pressione nella, seppur apparente, diretta sostituzione del fenomeno portoghese: "Non sento nessun peso, sono qui per dare una grande mano perché è la squadra dove sono cresciuto e dove ho vissuto bei momenti. Sono qui per giocare, non sento nessun peso: mi sento più che altro responsabile di indossare la maglia della Juve”. Nessun peso, ma tanta responsabilità che, nonostante la giovane età, la Vecchia Signora gli chiede anche dall’alto delle sue esperienze in giro per l’Europa nei due anni passati: “Mi sento molto fortunato, per un ragazzo della mia età ho avuto la fortuna di conoscere tanti campionati come quello inglese e quello francese. Sono state grandi esperienze, ho imparato tantissimo del mondo del calcio che non sapevo”. Un Kean nuovo, più maturo e pronto a prendere per mano la Juve: che è casa sua, che è la sua famiglia da quando aveva 10 anni. Dagli inizi sui campi regionali, dalla costante crescita nel settore giovanile, dall’esordio in Serie A del 2016 al ritorno nel 2021: comincia il Kean II.