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Aspettando Ibra, giovani campioni crescono… Scuse a SpallettiTUTTO mercato WEB
mercoledì 6 ottobre 2021, 06:00L'Angolo di Calcio2000
di Fabrizio Ponciroli

Aspettando Ibra, giovani campioni crescono… Scuse a Spalletti

Partiamo dalle doverose scuse a Spalletti. Sono sincero, ero convinto che non fosse l’uomo giusto per una piazza come Napoli. Mi sono sbagliato alla grande… Spalletti si è integrato alla perfezione, Napoli è casa sua. Sembra che sia azzurro da una vita… La sua squadra diverte e si diverte. A parte l’incidente di percorso in Europa League (frutto di un rosso evitabile), la squadra partenopea è davvero splendida e, soprattutto, continua a vincere. Inutile nasconderlo, ci sono tre giocatori fondamentali in questo avvio sprint del Napoli: Koulibaly, Insigne e, ovviamente, Osimhen…
Il primo è tornato a giganteggiare come solo lui sa fare. Il Comandante è uno spettacolo. Con lui al centro della difesa, tutto diventa più semplice. Poi c’è Insigne. Quella fascia al braccio gli fa bene. Più responsabilizzato, meno nervoso e decisamente efficace con la palla al piede. E’ maturato enormemente e il pubblico ora lo venera (come è giusto che sia). E poi c’è Osimhen. Beh, probabilmente siamo di fronte ad un quasi top player. Una forza fisica impressionante, unita ad una tecnica già più che discreta. Inoltre, davanti alla porta, sa cosa fare e, soprattutto, è sempre pronto a dare una mano al compagno. Gran bell’attaccante, ce ne sono pochi così. Inoltre, il nigeriano ha solo 22 anni… Che dire, un fenomeno…
Ma c’è un problema… La Coppa d’Africa. Se non accadrà qualcosa di miracoloso, Osimhen e Koulibaly (oltre ad Anguissa, altro pezzo da novanta), potrebbero dover lasciare il Napoli sul più bello. Ovviamente sarebbe un duro colpo per una squadra che ha trovato un suo equilibrio poggiando proprio su elementi cardine come Osimhen e Koulibaly. Per fortuna, c’è ancora tempo per trovare una soluzione (sempre che ci sia)… Intanto, profonde e sincere scuse a Spalletti. Questo è il suo Napoli e funziona alla meraviglia…
Parlavamo di Osimhen, 22 anni… C’è un altro giovincello che sta facendo cose egregie: Vlahovic. Età? Un anno in meno del nigeriano ma la stessa voracità calcistica e un talento importante. Italiano se lo sta godendo, conscio che, il prossimo anno, difficilmente sarà ancora viola. Ma, nel frattempo, bello vedere un 9 vero a Firenze. Uno che mette paura agli avversari con la sola presenza in campo. L’ultimo a riuscirci? Batistuta… Chiaramente non siamo ancora ai livelli di Batigol ma il serbo è un signor centravanti, di quelli che “fanno reparto da soli”, come si diceva una volta…
Sommando l’età di Osimhen e Vlahovic si arriva a quota 43 anni, tre in più di Ibrahimovic… Festa da nababbi per Re Zlatan! Lui si sente ancora il numero uno e, mediaticamente parlando, lo è senza ombra di dubbio. Tuttavia, l’età si fa sentire, bisogna ammetterlo (noi, lui non lo farà mai). Credo che sarà complicato vederlo in campo a lungo quest’anno. Andrà centellinato e impiegato nella maniera corretta. Il Milan ha dimostrato di andare alla grande anche senza Ibra. In particolare, la squadra viaggia a 1000 km/h… Con Ibra si giocherà diversamente: meno velocità, più fisicità. Pioli dovrà trasformarsi in Harry Potter per far sì che tutti continui a girare alla perfezione. Anche perché Re Zlatan non è certo il tipo che, una volta guarito, resterà a guardare gli altri dalla panchina…