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Atalanta, ora serve un miracolo per l'Europa. E la società deve far chiarezza su Gasperini
Alla fine dei conti non è stato il ko contro il Milan a strappare l'Europa all'Atalanta. Il 2-0 di San Siro ha rappresentato l'istantanea perfetta di una stagione in cui è successo di tutto, un campionato difficile in cui l'Atalanta ha provato a restare a galla: una classifica meritata, come ha sottolineato Gasperini, frutto di una stagione cuscinetto necessaria per poter sancire il passaggio definito e alzare finalmente l'asticella. I nerazzurri tornano a Bergamo con la consapevolezza di dover risolvere parecchi dilemmi, a partire dal futuro dello stesso tecnico atalantino.
Niente drammi, ma l'Atalanta deve far chiarezza sul futuro di Gasperini
E le ultime parole dell'allenatore degli orobici devono far riflettere: "Non sono in grado di rispondere. In questo momento siamo tutti concentrati sull'esito di questo campionato. In società qualche cosa è cambiata. Non c'è stata alcuna riunione. Non è una domanda che dovete fare a me. Io mi confronterò appena verrò chiamato. Io a Bergamo sto benissimo. Se ci sono ancora le condizioni di sopportarmi sarà in grado di ripartire, altrimenti me ne farò una ragione".
La mancanza di una strategia praticamente a una settimana dal termine del campionato fa capire che manca un piano strategico in vista del futuro. Ora la palla passa alla società, chiamata a gran voce dal Gasp: serve un incontro per gettare le basi e andare avanti, con l'obiettivo di tornare al più presto in Europa. È pur vero che la matematica ancora non condanna la Dea, ma anche in caso di qualificazione last minute sarà necessario compiere una lunga riflessione.
Niente drammi, ma l'Atalanta deve far chiarezza sul futuro di Gasperini
E le ultime parole dell'allenatore degli orobici devono far riflettere: "Non sono in grado di rispondere. In questo momento siamo tutti concentrati sull'esito di questo campionato. In società qualche cosa è cambiata. Non c'è stata alcuna riunione. Non è una domanda che dovete fare a me. Io mi confronterò appena verrò chiamato. Io a Bergamo sto benissimo. Se ci sono ancora le condizioni di sopportarmi sarà in grado di ripartire, altrimenti me ne farò una ragione".
La mancanza di una strategia praticamente a una settimana dal termine del campionato fa capire che manca un piano strategico in vista del futuro. Ora la palla passa alla società, chiamata a gran voce dal Gasp: serve un incontro per gettare le basi e andare avanti, con l'obiettivo di tornare al più presto in Europa. È pur vero che la matematica ancora non condanna la Dea, ma anche in caso di qualificazione last minute sarà necessario compiere una lunga riflessione.
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