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Sundas: "Il mio algoritmo cambierà il modo di pensare il calcio"
Ai microfoni di Tuttomercatoweb è intervenuto Alessio Sundas, agente e imprenditore, che ha sviluppato un'app destinata ad aiutare le varie società di calcio, in particolar modo nel poter pescare i giovani talenti in erba in giro per il mondo. Da tre anni a Miami, Sundas ha inoltre analizzato ai nostri microfoni l'evoluzione del soccer nordamericano:
Alessio Sundas, Lei ha brevettato un algoritmo che di fatto cataloga i talenti in erba. Di cosa si tratta nello specifico?
"Si chiama Oracle Genius Soccer, ho incominciato a lavorarci nel 2018. Stiamo cominciando a divulgarlo e vogliamo farlo conoscere. I club lo stanno iniziando a utilizzare. È un sistema che a mio avviso può cambiare il modo di pensare il calcio e mi riferisco al sistema giovanile. Toglieremo l'alibi ai genitori dei vari ragazzi che dicono: 'Mio figlio è più forte di Cristiano Ronaldo, ma non ha la stessa fortuna'".
In che modo?
"Prendiamo in esame i ragazzi dai 15 ai 18 anni. La scelta non è casuale perchè al 18° anno di età generalmente o diventi professionista o saluti. Analizziamo le partite e le inseriamo in questo algoritmo che va a calcolare il valore del giocatore. Noi abbiamo ottenuto i valori metrici, come i passaggi effettuati, i contrasti e tanti altri. 32 valori che poi calcolati portano a un valore, che va da 1 a 1000. Una volta avuto il rating del ragazzo, esso può essere proposto alle varie società che già hanno in mano dati oggettivi e sanno pertanto quali sono i punti di forza di ognuno e quali sono quelli in cui c'è da lavorare. Qui chiaramente entrano in gioco i settori giovanili che hanno il compito di agire nelle aree in cui serve lavorare. Questo sistema nasce per una nuova generazione, perché a mio avviso i giovani non sono valorizzati. Si parla sempre dei soliti. Se tutti i settori giovanili incominciano a usare questo sistema è anche incentivante, sai dove poter migliorare. Il sistema italiano stesso ne può trarre giovamento, dato che non vengono cresciuti troppi talenti e i recenti fallimenti ai Mondiali lo dimostrano".
Lei parla di rating che classificano i giocatori. C'è un giocatore di riferimento o, per dirla in gergo economico, un benchmark?
"Devo confessarti che Oracle Genius Soccer ha un padre nobile, forse il più grande calciatore del Mondo. Mi riferisco a Pelé. I suoi parametri tecnici e atletici sono il benchmark di riferimento che ci hanno permesso di stilare dei valori di riferimento da inserire nell' algoritmo per valutare i giovani calciatori. Per farlo abbiamo sostenuto un investimento molto importante per accedere ai valori di riferimento di O Rei. Li abbiamo acquistati presso UDLI USA. Nel nostro database ci sono anche i parametri di Diego Armando Maradona e il suo secondo quando era ct della nazionale, Guillermo Szeszurak, è l'ambasciatore dell'algoritmo per la valorizzazione dei calciatori in Argentina. Recentemente ho scritto al presidente della FIFA, Gianni Infantino proponendogli di introdurre Oracle Genius Soccer in tutti i settori giovanili professionistici del Mondo".
Lei vive da tre anni negli Stati Uniti e avrà notato come sistema MLS stia cambiando pelle. Non più il torneo delle stelle a fine carriera ma ora orientato verso i campioni in erba
"Gli statunitensi vogliono rendere questo sport stellare come il football americano, che di fatto è lo sport più popolare. Il soccer è completamente diverso e anche come seguito è in netta minoranza. Per questo si è sempre puntato sui giocatori stellari, ma magari stagionati: penso a Higuain all'Inter Miami. Ma non per questioni tecniche, bensì perché il marketing negli USA è fondamentale e attraverso il grande nome la Lega diventa sempre più conosciuta. Adesso c'è da dire che il seguito è sempre più in crescendo, basti pensare che vi sono oltre 4 milioni di tesserati. La Lega ha acquistato sempre più importanza e può permettersi di competere anche con le altre leghe, iniziando a pescare sui giovani per poi ritrovarsi fra qualche anno ad essere al top".
Nel 2026 ci saranno i Mondiali. Cosa ci dobbiamo aspettare?
"Grossi investimenti, sicuramente. Una franchigia in MLS costa 100 milioni di dollari e dietro vi sono grosse società, come ad esempio Facebook, che amano investire nello sport. Gli USA non vorranno farsi trovare impreparati al Mondiale e mi aspetto un ulteriore salto di qualità".
Oltre al Sundas imprenditore c'è anche il Sundas agente: Lei cura gli interessi di alcuni allenatori. Ci sono novità su questo fronte?
"Voglio portare gli allenatori nostri negli Stati Uniti perché possiamo dare qualcosa di più a livello di tecnica, gli americani ci mettono il loro dal punto di vista fisico. Volevo portare allenatore con esperienza negli USA e abbiamo proposto tecnici del calibro di Delio Rossi, Maifredi e non solo. Vediamo come risponde il mercato americano".
Alessio Sundas, Lei ha brevettato un algoritmo che di fatto cataloga i talenti in erba. Di cosa si tratta nello specifico?
"Si chiama Oracle Genius Soccer, ho incominciato a lavorarci nel 2018. Stiamo cominciando a divulgarlo e vogliamo farlo conoscere. I club lo stanno iniziando a utilizzare. È un sistema che a mio avviso può cambiare il modo di pensare il calcio e mi riferisco al sistema giovanile. Toglieremo l'alibi ai genitori dei vari ragazzi che dicono: 'Mio figlio è più forte di Cristiano Ronaldo, ma non ha la stessa fortuna'".
In che modo?
"Prendiamo in esame i ragazzi dai 15 ai 18 anni. La scelta non è casuale perchè al 18° anno di età generalmente o diventi professionista o saluti. Analizziamo le partite e le inseriamo in questo algoritmo che va a calcolare il valore del giocatore. Noi abbiamo ottenuto i valori metrici, come i passaggi effettuati, i contrasti e tanti altri. 32 valori che poi calcolati portano a un valore, che va da 1 a 1000. Una volta avuto il rating del ragazzo, esso può essere proposto alle varie società che già hanno in mano dati oggettivi e sanno pertanto quali sono i punti di forza di ognuno e quali sono quelli in cui c'è da lavorare. Qui chiaramente entrano in gioco i settori giovanili che hanno il compito di agire nelle aree in cui serve lavorare. Questo sistema nasce per una nuova generazione, perché a mio avviso i giovani non sono valorizzati. Si parla sempre dei soliti. Se tutti i settori giovanili incominciano a usare questo sistema è anche incentivante, sai dove poter migliorare. Il sistema italiano stesso ne può trarre giovamento, dato che non vengono cresciuti troppi talenti e i recenti fallimenti ai Mondiali lo dimostrano".
Lei parla di rating che classificano i giocatori. C'è un giocatore di riferimento o, per dirla in gergo economico, un benchmark?
"Devo confessarti che Oracle Genius Soccer ha un padre nobile, forse il più grande calciatore del Mondo. Mi riferisco a Pelé. I suoi parametri tecnici e atletici sono il benchmark di riferimento che ci hanno permesso di stilare dei valori di riferimento da inserire nell' algoritmo per valutare i giovani calciatori. Per farlo abbiamo sostenuto un investimento molto importante per accedere ai valori di riferimento di O Rei. Li abbiamo acquistati presso UDLI USA. Nel nostro database ci sono anche i parametri di Diego Armando Maradona e il suo secondo quando era ct della nazionale, Guillermo Szeszurak, è l'ambasciatore dell'algoritmo per la valorizzazione dei calciatori in Argentina. Recentemente ho scritto al presidente della FIFA, Gianni Infantino proponendogli di introdurre Oracle Genius Soccer in tutti i settori giovanili professionistici del Mondo".
Lei vive da tre anni negli Stati Uniti e avrà notato come sistema MLS stia cambiando pelle. Non più il torneo delle stelle a fine carriera ma ora orientato verso i campioni in erba
"Gli statunitensi vogliono rendere questo sport stellare come il football americano, che di fatto è lo sport più popolare. Il soccer è completamente diverso e anche come seguito è in netta minoranza. Per questo si è sempre puntato sui giocatori stellari, ma magari stagionati: penso a Higuain all'Inter Miami. Ma non per questioni tecniche, bensì perché il marketing negli USA è fondamentale e attraverso il grande nome la Lega diventa sempre più conosciuta. Adesso c'è da dire che il seguito è sempre più in crescendo, basti pensare che vi sono oltre 4 milioni di tesserati. La Lega ha acquistato sempre più importanza e può permettersi di competere anche con le altre leghe, iniziando a pescare sui giovani per poi ritrovarsi fra qualche anno ad essere al top".
Nel 2026 ci saranno i Mondiali. Cosa ci dobbiamo aspettare?
"Grossi investimenti, sicuramente. Una franchigia in MLS costa 100 milioni di dollari e dietro vi sono grosse società, come ad esempio Facebook, che amano investire nello sport. Gli USA non vorranno farsi trovare impreparati al Mondiale e mi aspetto un ulteriore salto di qualità".
Oltre al Sundas imprenditore c'è anche il Sundas agente: Lei cura gli interessi di alcuni allenatori. Ci sono novità su questo fronte?
"Voglio portare gli allenatori nostri negli Stati Uniti perché possiamo dare qualcosa di più a livello di tecnica, gli americani ci mettono il loro dal punto di vista fisico. Volevo portare allenatore con esperienza negli USA e abbiamo proposto tecnici del calibro di Delio Rossi, Maifredi e non solo. Vediamo come risponde il mercato americano".
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