Germania, il giorno dopo tutto è da buttare. Non sottovalutate Low & Co
Joachim Löw sbaglia tutto. Sami Khedira immobile e imballato. Timo Werner non è all'altezza dei bomber del passato. E Mats Hummels? Non ne parliamo. Il giorno dopo, per la Germania, sembra tutto da buttare. La sconfitta contro il Messico pesa. Più per come è arrivata che per il risultato in sé.
La Germania non perdeva all'esordio mondiale dal lontano 1982, di fatto ieri ha scritto un piccolo pezzo, negativo, della propria storia calcistica. Perché il 1982 è lontano, un'altra era del calcio, e la Germania nella storia recente è la nazionale delle certezze. Non dei dubbi: tanti, quelli che hanno riempito le trasmissioni delle tv e le pagine dei quotidiani tedeschi oggi.
Una falsa partenza, da prendere per quello che è. La Germania, in fin dei conti, è apparsa troppo brutta per essere vera. Non che a noi italiani importi davvero, ma è vietato sottovalutare i tedeschi, in ottica vittoria finale: sulla carta, la selezione di Berlino resta una delle 2-3 squadre migliori. Che rischia il primo posto nel girone, questo sì, ma ha tutti i mezzi per ritrovarsi subito.