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TMW - Akpa Akpro, l'agente Riva: "Ha fatto ricredere gli scettici. È la vittoria della meritocrazia"TUTTO mercato WEB
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
venerdì 23 ottobre 2020, 09:30Serie A
di Riccardo Caponetti
fonte Dall'inviato a Roma

TMW - Akpa Akpro, l'agente Riva: "Ha fatto ricredere gli scettici. È la vittoria della meritocrazia"

Debutto in Champions e gol: tutto in quattro minuti. In duecentoquaranta secondi ha fatto la storia, Akpa Akpro, che ha chiuso la partita col Dortmund firmando il 3-1 finale. Arrivato quasi per caso in estate dalla Salernitana, ora si gode l'Europa con la Lazio.“La notte europea è stata un’emozione, sia per JD (come gli piace farsi chiamare a Jean Daniel) e sia per me", ha raccontato a TuttoMercatoweb.com Umberto Riva, il suo agente. "Quando ho visto che non aveva preso parte alla partita precedente in campionato, ho effettivamente sperato che fosse in previsione del Borussia. Al suo ingresso in campo ero felice, sapevo che era il suo sogno". Con lui ha vinto la meritocrazia, l'umiltà e il sacrificio. "E anche la tenacia, per carattere non molla mai. Oltre al gol, che rappresenta l'apice di una favola, era entrato già bene in campo, in un momento complicato della partita con il Borussia che aveva trovato fiducia dopo il gol. Ha rubato un paio di palloni, è uscito con la palla al piede e - ha specificato - si è preso un fallo importante. Ci voleva personalità per esordire così".

Cosa le ha detto dopo la partita?
"Era contento come è giusto che sia. Io gli ho fatto i complimenti per la prestazione e la rete, ma lui, come è tipico del suo carattere, mi ha detto che era soltanto l'inizio. Stava già pensando alle prossime partite: è un ragazzo umile che non si monta la testa. Tiene i piedi per terra e vuole continuare ad aiutare la Lazio".

I tifosi all'inizio, quando è arrivato, erano scettici su di lui...
"Adesso con i social sono molto attivi. Alcuni commenti iniziali si possono capire per un giocatore che non era ancora molto conosciuto ai tifosi della Serie A ma ora fa davvero piacere vedere che in poco più di un mese abbia fatto ricredere tutti”.


Ora gli vogliono tutti bene, anche nello spogliatoio:
"È stato accolto benissimo, ma ne ero sicuro che si sarebbe fatto amare come a Salerno. Ha trovato un gruppo coeso e fantastico, come una famiglia. C'è un bellissimo clima a Formello".
Lotito ci ha sempre puntato, ma quando è arrivata la chiamata della Lazio?
"Il presidente non si fa mai sfuggire i giocatori bravi. Lo ha sempre apprezzato, dandogli molto sostegno. Il trasferimento in biancoceleste lo abbiamo finalizzato a metà settembre, ma abbiamo cominciato a parlarne quando è finito il campionato della Salernitana".

Il ritiro con Inzaghi è andato bene, il tecnico l'ha voluto tenere in rosa. Avevate timore che potesse essere escluso dalla lista?
"Era felicissimo per la preparazione. È sempre stato concentrato e sereno. È arrivato in una situazione complicata, durante un mercato difficile e strano per tutte le società, che hanno risentito su scala globale della pandemia. La lista? Ogni tanto i media facevano il suo nome, ma è rimasto tranquillo: non per presunzione ma perché sentiva la fiducia e sapeva che stava facendo un buon lavoro. Quando abbiamo avuto la conferma che era dentro è stato molto bello".

Sabato il Bologna, magari sarà la notte per l'esordio da titolare:
"Non si monta la testa, sa quanto è forte la squadra in cui gioca, soprattutto a centrocampo: martedì per esempio quando è entrato lui è uscito Milinkovic. Akpa è pronto a fare quello che gli dice l'allenatore, è consapevole di essere in un top club. Sa cosa deve fare e quando verrà chiamato in causa darà sempre il massimo".