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Serata di festa per il Napoli: Lazio annichilita 4-0, è di nuovo primo posto in solitaria
Serata di grande festa al Maradona: oltre alla statua dedicata a Diego e presentata per l’anniversario dalla scomparsa, c’è un grande Napoli che mette al tappeto la Lazio grazie ad un Mertens che, a tratti, sembrava ispirato dalla sua luce calcistica. Finisce 4-0: doppietta dell’attaccante belga dopo l’iniziale vantaggio targato Zielinski nel primo tempo, completa Fabian Ruiz nel finale.
Mertens mette in chiaro: è la sua notte
La partita comincia nel segno della pioggia e di Maradona, ricordato con statua, luci e immagini sui maxi-schermi per l’eterno saluto della sua Napoli, ma soprattutto dei ragazzi di Spalletti, che mettono alle corde da subito la Lazio e colpiscono due volte in dieci minuti: prima con un bolide mancino di Zielinski, poi con uno slalom strepitoso di Mertens a suon di finte. Tracce di Diego in entrambe le reti, pur con le dovute distinzioni. Il Napoli continua ad attaccare nonostante il doppio vantaggio ma, calato il volume dell’acquazzone, ecco anche la reazione Lazio, che va due volte vicina al gol in meno di un minuto ma si vede fermata prima da un super Ospina e poi dalla traversa. Era però l’intervallo tra un atto e l’altro dello one man show di Mertens, che prosegue alla mezz’ora con un lob di destro a scendere sul secondo palo, questo invece suo personalissimo marchio di fabbrica. La Lazio è tramortita e all’intervallo rientra sotto di tre gol. Napoli inizia già a cantare.
La Lazio non c'è, Fabian completa la festa
Sarri prova a correre ai ripari inserendo subito Lazzari al posto di un Patric (vera sorpresa dell’undici titolare) in gran difficoltà su Insigne. La sensazione diffusa è che più che una Lazio che accorcia, ci sia da aspettarsi il poker del Napoli. Ci va vicino Mario Rui all’ora di gioco ma sbatte su Reina in mezzo alla girandola di cambi nella quale va segnalato soprattutto lo sbuffo di Milinkovic-Savic al momento della chiamata fuori. Nell’attesa della reazione ospite, sempre più simile a Godot ogni minuto che passa, anche Insigne cerca di iscriversi all’elenco dei marcatori in due occasioni ma senza successo. La cosa riesce a Fabian Ruiz, che tira giù il sipario sopra la serata e fa sprofondare definitivamente l’umore del mondo Lazio con una bordata dai trenta metri che trova leggermente in ritardo Reina, per il 4-0 con cui si conclude la sfida e che regala il primo posto in solitaria, di nuovo, a Spalletti.
Rivivi qui la partita con TMW!
Mertens mette in chiaro: è la sua notte
La partita comincia nel segno della pioggia e di Maradona, ricordato con statua, luci e immagini sui maxi-schermi per l’eterno saluto della sua Napoli, ma soprattutto dei ragazzi di Spalletti, che mettono alle corde da subito la Lazio e colpiscono due volte in dieci minuti: prima con un bolide mancino di Zielinski, poi con uno slalom strepitoso di Mertens a suon di finte. Tracce di Diego in entrambe le reti, pur con le dovute distinzioni. Il Napoli continua ad attaccare nonostante il doppio vantaggio ma, calato il volume dell’acquazzone, ecco anche la reazione Lazio, che va due volte vicina al gol in meno di un minuto ma si vede fermata prima da un super Ospina e poi dalla traversa. Era però l’intervallo tra un atto e l’altro dello one man show di Mertens, che prosegue alla mezz’ora con un lob di destro a scendere sul secondo palo, questo invece suo personalissimo marchio di fabbrica. La Lazio è tramortita e all’intervallo rientra sotto di tre gol. Napoli inizia già a cantare.
La Lazio non c'è, Fabian completa la festa
Sarri prova a correre ai ripari inserendo subito Lazzari al posto di un Patric (vera sorpresa dell’undici titolare) in gran difficoltà su Insigne. La sensazione diffusa è che più che una Lazio che accorcia, ci sia da aspettarsi il poker del Napoli. Ci va vicino Mario Rui all’ora di gioco ma sbatte su Reina in mezzo alla girandola di cambi nella quale va segnalato soprattutto lo sbuffo di Milinkovic-Savic al momento della chiamata fuori. Nell’attesa della reazione ospite, sempre più simile a Godot ogni minuto che passa, anche Insigne cerca di iscriversi all’elenco dei marcatori in due occasioni ma senza successo. La cosa riesce a Fabian Ruiz, che tira giù il sipario sopra la serata e fa sprofondare definitivamente l’umore del mondo Lazio con una bordata dai trenta metri che trova leggermente in ritardo Reina, per il 4-0 con cui si conclude la sfida e che regala il primo posto in solitaria, di nuovo, a Spalletti.
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