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L'FVS così utilizzato è inutile e dannoso, un vero fallimento
Oggi alle 00:01Editoriale
di Maurizio Grillo
per Tuttosalernitana.com

L'FVS così utilizzato è inutile e dannoso, un vero fallimento

La perdita - si spera momentanea - del primo posto può rappresentare un fulmine a ciel sereno solo per chi non si è reso ancora conto del reale potenziale della Salernitana. Lo 0-0 col Crotone, per quanto in parte giustificabile con alcune decisioni arbitrali discutibili e con lo shock iniziale per l'infortunio di Villa, ha certificato una serie di cose che il sottoscritto e la nostra redazione stanno rimarcando ormai da settimane, anche quando qualcuno parlava impropriamente di fuga cantando "la capolista se ne va". Se da un lato siamo rinfrancati dai progressi della difesa, dall'altro non possiamo non evidenziare il flop del reparto offensivo. Ferrari continua a collezionare insufficienze, Inglese sembra svogliato e avulso dal gioco: se il capitano non ha tutta questa voglia di restare a Salerno si senta libero di fare le opportune valutazioni a gennaio. Nessuno si strapperebbe i capelli. Viceversa torni ad essere quel calciatore che, a Catania, ha fatto la differenza lottando su tutti i palloni e garantendo 14 reti. Ad oggi solo 4 gol, un dato allarmante visto che manca poco alla fine del girone d'andata. E' evidente che bisognerà intervenire anche in questo reparto, senza accontentarsi del solito prestito a costo zero ma puntando - ad esempio - su quell'usato sicuro che corrisponde al nome di Lescano. Trattativa ufficialmente riavviata, ma che richiederà uno sforzo economico da parte di Iervolino e Milan. Due che, lo ripeteremo fino alla noia, avrebbero avuto l'obbligo di fare una squadra fortissima, a costo di spendere milioni di euro.

Capiamo la scottatura del patron dopo tanti soldi buttati per indicazioni sbagliate da parte di alcuni ds che si sono avvicendati nel tempo, ma certo non può essere la piazza a pagare ancora lo scotto delle scelte sbagliate di chi prometteva l'Europa e poi attende due mesi per la firma di Tascone e Knezovic. Due dei cinque componenti di un centrocampo costantemente in affanno e in cui, Capomaggio a parte, nessuno sembra in grado di fare la differenza. Non a caso Raffaele (che sta facendo un mezzo miracolo sportivo visto l'organico a disposizione) ha dovuto attingere dalle giovanili lanciando nella mischia Di Vico. Ragazzo sicuramente interessante, ci mancherebbe, ma chi dovrebbe stravincere il campionato avrebbe necessità di avere in panchina gente all'altezza dei titolari. La verità è che, a parte Golemic, Villa, Capomaggio e Ferraris (incomprensibilmente in panchina per 75 minuti lunedì), non ci sono calciatori di spessore. Ricordate la formazione del ‪2014-15‬, quella che si permetteva il lusso di non far giocare Negro e Gabionetta? O la squadra del 2007, con Di Napoli che segnò 21 gol? Ecco, se vuoi andare in B devi affidarti a questo tipo di persone, viceversa si rischia (stavolta per davvero) un pericoloso e noioso galleggiamento. E non sempre Salerno garantirà 13mila spettatori in casa, 2000 in trasferta con annesse coreografie da brividi, pur con la scelta anomala di accantonare ogni forma di pacifica protesta dopo un biennio tremendo. Altre società, per molto meno, hanno subito un ostracismo intollerante. Oggi raccontiamo il passaggio da San Siro ad Altamura con disinvoltura estrema, conferma del fatto che i tempi sono cambiati e che si è passati da un eccesso all'altro.

Quello che invece non cambia è la mediocrità della classe arbitrale. L'FVS è un totale fallimento: poche immagini chiare (e allora perchè è stato annullato il gol di Ferrari?), allenatori che usano la card inutilizzate nel corso della partita negli ultimi spezzoni di gara come strategia per spezzettare il gioco e perdere tempo, direttori di gara presuntuosi che raramente rivedono la propria decisione su indicazione non di un collega in sala VAR, ma di un calciatore o di un tecnico. Insomma, Orsato sarà stato pure un discreto arbitro, ma questi primi mesi da designatore lasciano in eredità una marea di perplessità. Chiudiamo, però, parlando di aspetti tecnici. Felici di sbagliarci, intendiamoci, ma questa Salernitana non ha le carte in regola per vincere il campionato senza passare dalle forche caudine dei playoff. Se ne stanno accorgendo anche alcuni tifosi sui social che si smentiscono un giorno sì e l'altro pure deliziandoci con perle di ogni genere facendo leva sulla memoria corta di un ambiente che avrebbe dovuto isolarli o deriderli per le continue contraddizioni in cui sono incappati nel tempo. La Salernitana, per crescere, non ha bisogno di questi personaggi ma di chi racconta la verità. Quelli che dovevano andare al mare negli ultimi due anni e che oggi stanno lanciando l'ennesimo campanello d'allarme.