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GENOVESE: "Balli, Pinna e Gori i più forti che ho allenato. La proprietà è solida e ambiziosa"TUTTO mercato WEB
© foto di Prospero Scolpini/TuttoLegaPro.com
martedì 30 maggio 2017, 15:00News
di Valerio Vicinanza
per Tuttosalernitana.com

GENOVESE: "Balli, Pinna e Gori i più forti che ho allenato. La proprietà è solida e ambiziosa"

Sono trascorsi ben 25 anni da quando approdò a Salerno Luigi Genovese, portiere allora trentunenne in arrivo dal Nola. L'estremo difensore romano avrebbe trascorso tre stagioni all'ombra dell'Arechi, dal 1992 al 1995, collezionando 53 presenze in granata e festeggiando la promozione in Serie B della Salernitana di Delio Rossi nel 1993/94. Da quel momento Genovese ha sposato in pieno la causa granata intraprendendo, dopo aver appeso le scarpette al chiodo, la proficua carriera di preparatore dei portieri che ricopre tutt'ora con grande dedizione. "25 anni a Salerno? Il traguardo m’inorgoglisce, sono fortunato - ha commentato l'ex portiere attraverso le pagine de "Il Mattino" - Nel nostro campo è raro, siamo ‘zingari’. Salerno regala sempre emozioni. Ho iniziato ad allenare grazie a Delio Rossi che per me è stato importantissimo". Tanti i portieri transitati a Salerno in questi anni, ma sui migliori Genovese non ha dubbi: "Balli, Pinna, Gori. Ma anche Botticella, Iannarilli, Polito, Soviero e il povero Franco Mancini che fu mio compagno a Foggia. L’ho anche allenato, lo ricordo con affetto".

Genovese si è poi espresso sugli attuali numeri uno granata, spendendo qualche parola anche su Thomas Strakosha, autore di una grande stagione con la Lazio: "Pietro (Terracciano ndr) ha qualità tecniche e fisiche importanti. Ha iniziato bene, poi c’è stata una flessione di tutti. In qualche occasione lui stesso sa che avrebbe potuto far meglio. Alfred (Gomis ndr) non lo scopro io. È in B da 4 anni, lo seguo dalla finale Primavera 2013 quando col Torino perse contro la Lazio di Bollini e Strakosha. L'alternanza Strakosha-Terracciano dello scorso anno? Di portiere ne gioca uno. Avere un dodicesimo acclarato dà più tranquillità ma sono anche discorsi societari: se vuoi vincere devi premunirti in caso di mancanze, salvaguardando la competitività. Thomas ha mostrato il suo valore alla Lazio, l’esperienza di Salerno, piazza esigente, è servita. Si vedeva che aveva qualità, è un gran lavoratore, veniva un’ora prima al campo e andava via un’ora dopo".

Quanto alla gestione Lotito-Mezzaroma il preparatore dei portieri ha speso parole d'elogio: "Hanno dato solidità. Con la precedente gestione avemmo problemi. Anche con Aliberti si stava bene, l’estromissione del 2005 fu cattiveria grossa. Lotito e Mezzaroma sono ambiziosi, non si può dire nulla a chi porta una società dalla D alla B in 5 anni. Non so come andranno le elezioni ma se Lotito dovesse lasciare, Mezzaroma proseguirebbe, è legatissimo, anche se è a Roma viene spesso e ci segue con interesse. Unico neo? Le strutture. Già Delio nel ’93 chiedeva due giocatori in meno e un campo in più. Servono impianti adeguati per ottenere risultati, pure a livello giovanile. La difficoltà del girone d’andata nel 2016 è anche legata all’Arechi. Per mesi non ci siamo allenati lì perché il prato doveva riprendersi dalla bruciatura. La domenica i ragazzi avevano difficoltà".