CURIOSITA': così il ct Mancini fu ospite nel locale di un ex portiere granata

Occhiali da sole a specchio, giacca blu e camicia bianca. L’abbigliamento classico di uno dei tanti uomini d’affari in transito ogni giorno dalla stazione ferroviaria di Salerno. Ma quel profilo comparso ieri, poco dopo le 13 in piazza Vittorio Veneto, era inconfondibile. Tanto da venire riconosciuto da tanti pendolari che, a sorpresa, si sono visti Roberto Mancini in mezzo a loro, a poche ore dal successo scaccia crisi dell’Italia in Nations League contro la Polonia e dall’abbraccio al Quirinale al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Il commissario tecnico degli azzurri è comparso in città all’ora di pranzo, al rientro da un incontro in Lucania, a Villa d’Agri, organizzato dal locale Comitato Regionale della Figc sul tema del calcio giovanile.

Non era solo Mancini e, accompagnato da altre persone, prima di recarsi in zona per affari - le indiscrezioni parlano dell’acquisto di una barca per la prossima estate, l’ultima senza grandi impegni prima dell’Europeo 2020 - si è concesso uno “sgarro” alla dieta che segue, nonostante abbia appeso gli scarpini al chiodo ormai da tanti anni. E, così, i dipendenti di Sugò, che ha come proprietario l'ex portiere dei granata Piero Robertiello, si sono trovati davanti il condottiero dell’Italia, sorpresi da quella presenza così particolare. Gli è bastato uno sguardo al bancone del ristorante/fast food per schiarirsi la mente e risolvere i dubbi su cosa mangiare, sicuramente meno affannosi rispetto all’utilizzo del centravanti o del modulo della sua nazionale. Mancini ha addentato una fetta di pizza poi ha gustato le polpette al sugo, cucinate rigorosamente alla salernitana. Proprio mentre gustava la specialità della casa è arrivato il titolare dell’attività commerciale.