ANALISI TATTICA: Dr. Jekyll e Mr. Hyde, atteggiamento e sistema di gioco sbagliati. Ora bisogna svoltare

"Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde": è questa la metamorfosi che ha subito la Salernitana dalla gara contro il Padova a quella di ieri giocata a Benevento. Un cambiamento a tratti annunciato, nonostante l'imbattibilità delle prime 3 uscite di campionato. Parliamoci chiaro, il cavalluccio marino non aveva mai convinto. Il 3-5-2 non sembra essere l'abito migliore da indossare in questo campionato. Il roster allestito dalla società granata può e deve fare molto meglio, e non solo in termini di risultati. Si parla di proposizione di gioco e di atteggiamento in fase di approccio alle partite.

Al momento questo sistema di gioco sembra stare bene solo alle caratteristiche degli interpreti della difesa che però, se non schermati a dovere, vedi ieri, soffrono e vanno in affanno. Gli esterni faticano troppo, sopratutto se schierati sul piede debole: la continua costrizione a dover rientrare sul piede preferito fa perdere tempi di gioco agevolando la pressione avversaria. In mediana Di Tacchio ha mostrato limiti in costruzione, mentre Castiglia sembra essere il lontano parente del giocatore apprezzato a Vercelli. E poi non si può buttare la croce sempre addosso a Djuric, non segna vero, ma non viene neanche servito a dovere. Un giocatore con le sue caratteristiche dovrebbe avere rifornimenti dalle corsie che puntualmente non arrivano. Jallow, invece, non sembra avere la stessa pericolosità quando gioca dall'inizio. Le sue folate e accelerazioni pare facciano più effetto quando i ritmi si abbassano. Ora, nel doppio turno casalingo contro Ascoli ed Hellas Verona urgono cambiamenti di modulo e uomini. Bisogna far rifiatare qualcuno: il passaggio al 4-3-1-2 sembra quasi una necessità.