SALERNITANA: cambia la coppia d’attacco ma i granata restano ancora a secco

Polveri bagnate. La pioggia che imperversa sulla Salernitana da settimane ha annacquato l’attacco di Gian Piero Ventura facendo scattare l’allarme. Perché se il reparto offensivo era quello che aveva deluso di più in questa avvio di stagione, i 187 minuti passati senza gonfiare la rete ora sono un dato da non trascurare e invertire al più presto. Dalla magia di Jallow contro l’Entella, la Salernitana è rimasta clamorosamente all’asciutto per due sfide consecutive, senza trovare la via del gol né in casa della Cremonese né sul campo della Juve Stabia. Un digiuno così prolungato non si era mai registrato durante l’era Ventura, che per il derby con le vespe si era affidato alla coppia Giannetti-Jallow, quella provata a lungo in ritiro e risultata scintillante sia nel debutto in Coppa Italia con il Catanzaro che con in campionato contro il Pescara, prima di eclissarsi. Jallow è appena sufficiente nei numeri, quattro gol in nove uscite di campionato dopo aver superato i fastidiosi problemi al ginocchio, mentre Giannetti è rimasto fermo dalla prodezza con il Pescara. Nemmeno l’investitura con la Juve Stabia è servita per sbloccare l’ex Livorno, con l’errore clamoroso nel cuore del primo tempo che Ventura ha fatto fatica a mandare giù ("È come se avesse sbagliato un rigore", ha detto il tecnico granata nel post-partita).

Una sola rete anche per Djuric,sabato scorso rimasto in panchina in compagnia di Gondo, ancora a secco così come Cerci. In tandem Jallow-Giannetti ha rappresentato un ritorno al passato che non ha pagato, in quel gioco delle coppie d’attacco che, sia per necessità che per scelte, non ha ancora padroni. Tutte le punte, ad eccezione di Cerci, hanno avuto una chance senza brillare. Nelle prime tredici uscite di campionato, Ventura ha provato quattro diversi tandem offensivi senza però trovare i “titolarissimi”. A guidare la speciale classifica il tandem Djuric-Giannetti, cinque volte schierato dal primo minuto. A seguire l’alternanza tra il bosniaco e la punta scuola Juve in coppia con Jallow, tre volte a testa. Poi la coppia Gondo-Jallow, schierata con Entella e Cremonese prima di cambiare di nuovo le gerarchie. Scelte per provare ad invertire numeri preoccupanti. "Calciamo troppo poco in porta", aveva raccontato Ventura alla vigilia del derby. Sentore confermato dalle statistiche stagionali e dalla prova opaca di Castellamare, con gli appena cinque tentativi effettuati verso la porta di Russo.

Numeri che hanno sottolineato il dato raccolto nelle prime tredici uscite, con appena 49 tiri nello specchio della porta e 14 gol fatti, con il solo 28,6% di cinismo sotto porta. Il tutto per una Salernitana molto più famelica nel secondo tempo se si pensa che 10 dei 14 gol sono arrivati dopo l’intervallo. Senza dimenticare che appena sei gol sono arrivati dall’attacco, stesso numero di reti realizzati dai centrocampisti cui si uniscono la zampata di Migliorini e l’autogol di Di Gennaro nell’exploit di Livorno. Troppo poco, quando a gennaio manca poco più di un mese, accendendo il desiderio di mettere le mani su un bomber di razza. Quello che la Salernitana fin qui ha dimostrato (o confermato) di non avere.