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TIFOSI: il calcio ai tempi dei social, tra offese e teorie delirantiTUTTO mercato WEB
© foto di Nicola Ianuale/tuttoSALERNITANA.com
mercoledì 6 novembre 2019, 19:02News
di Gaetano Ferraiuolo
per Tuttosalernitana.com

TIFOSI: il calcio ai tempi dei social, tra offese e teorie deliranti

Quando si fa riferimento agli anni d'oro del tifo granata bisognerebbe rassegnarsi al fatto che, purtroppo, quei tempi non torneranno più. All'epoca il senso di appartenenza era diverso, i padri portavano i figli allo stadio ogni domenica, non c'erano altre attrattive al di fuori della Salernitana e certo non si vedevano galleggiamenti e manovre oscure dietro 30 anni di fila in serie C che pure non scalfirono la passione dei 10mila sempre presenti. Oggi è diverso. Fatta eccezione per lo zoccolo duro (8000 persone in casa, un migliaio fuori), la Salernitana è uno sfogatoio per chi cerca di esprimere nel calcio le proprie frustrazioni quotidiane. Si vince? L'avversario era scarso. Si perde? Lotito non vuole andare in serie A. Arriva un esperto? E' un "babà" della dirigenza. Arriva un giovane? "Ma chi è, vogliamo il bomber". 

Senza dimenticare gli slogan. Da "Liberiamola" a "Vogliamo sognare", senza dimenticare che qualcuno ha addirittura gettato ombre sull'infortunio di Dziczek o interpretato a modo suo i regolamenti appoggiando le tesi di chi, strumentalizzando il malcontento popolare, ha aumentato di tre click la propria popolarità. Ci chiediamo perchè arrivino pochi commenti quando la Salernitana vince, mentre in tanti si scatenino dopo un pareggio. Ci chiediamo se davvero una piazza terza in classifica che porta 2568 paganti meriti più della cadetteria. Ci chiediamo quando ci sarà un bagno d'umiltà generale, a 360°. Nessuno è più tifoso di un altro, ma sembra che sostenere la Salernitana significhi avere qualche favore in cambio (la favoletta degli accrediti, un'altra delle follie del web) o essere filo-societari. La verità è che l'avversione verso Lotito, per molti, sta venendo prima del sostegno alla maglia. L'unica cosa che dovrebbe interessare a chi pretende senza dare, vuole investimenti e chiede biglietti a un euro e improvvisamente si interessa di marketing, settore giovanile, plusvalenze e bilanci.