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MULTIPROPRIETA': Mezzaroma unico presidente? Altri segnali da RomaTUTTO mercato WEB
© foto di Carlo Giacomazza/TuttoSalernitana.com
martedì 23 giugno 2020, 19:00News
di Gaetano Ferraiuolo
per Tuttosalernitana.com

MULTIPROPRIETA': Mezzaroma unico presidente? Altri segnali da Roma

Lo avevamo anticipato la settimana scorsa, la notizia trova un riscontro importante e ufficiale. Nell'ambito della riforma dei campionati che partirà da metà agosto, la FIGC e il presidente Gabriele Gravina hanno deciso di inserire tra le priorità lo spinoso tema della multiproprietà paventando la possibilità di modificare il famoso articolo 16 bis che vieterebbe a Marco Mezzaroma di essere presidente della Salernitana in caso di promozione in serie A in virtù del legame con Claudio Lotito. "La regola è troppo limitante, come Salernitana sappiamo che si sta discutendo nello specifico per rendere tutto meno rigido. Non mi va di entrare nel merito, ma riteniamo si stia ragionando della multiproprietà perchè il sistema non può reggere cento società professionistiche ed è necessaria una riforma a 360°. Molto spesso si auspica un cambio di rotta, ma alla fine non si fa nulla. Siamo però consapevoli che il presidente Gravina sta facendo un ottimo lavoro e vedremo che novità ci saranno al termine di questa stagione" la dichiarazione di Mezzaroma durante la trasmissione "Cento+1" curata dall'associazione Freedom in collaborazione con la redazione di TuttoSalernitana.  

Pur ribadendo che "ci porremo il problema quando si presenterà, concentriamoci sulle prossime 10 partite", il presidente ha dunque confermato quanto disse il direttore generale Angelo Fabiani esattamente una settimana fa: a Roma sono sempre più convinti che estendere i divieti fino al quarto grado di parentela sia controproducente, anche perchè ci sono tanti imprenditori di spessore che sono disposti a rilanciare l'economia del calcio italiano a patto che vengano fornite le necessarie garanzie. Tradotto: i Preziosi, i Cairo e i Ferrero di turno sono pronti a spendere per importanti società di categoria inferiore senza voler correre il rischio di interrompere la scalata in cadetteria. "Un presidente con due squadre nella medesima categoria è impensabile, per tutto il resto ci sono  valutazioni in corso e non ci faremo cogliere impreparati. Il nostro obiettivo è andare in serie A" l'ultima dichiarazione in merito di Lotito, nel giorno in cui gli avvocati che seguono la Salernitana studiarono il trust come possibile soluzione.

Tesi che ha diviso i legali rappresentanti, ma ritenuta complessivamente valida. Ricordiamo, inoltre, che i granata sono già in deroga e che una norma sulla multiproprietà è stata già cambiata non appena il Salerno Calcio vinse la serie D. All'epoca si leggeva testualmente che "un presidente non può essere proprietario di due o più squadre nel professionismo", quindi in teoria il percorso di Lotito e Mezzaroma doveva interrompersi in Seconda Divisione. In meno di 24 lo stravolgimento e la deroga: "Sarà necessario cedere l'intero pacchetto azionario di un club soltanto se si milita nella stessa categoria". Tempi previsti? 30 giorni. Poi estesi a 90. In questo caso, con l'accavallarsi dei campionati, non ci sarebbe il tempo tecnico, ragion per cui dare il placet a Mezzaroma rappresenta l'unica soluzione. Che poi il patron non se la senta di proseguire il percorso da solo è un altro discorso, di natura non giuridica. Ma una Salernitana in A farebbe gola a tutti, figuriamoci se una regola così obsoleta e facilmente "aggirabile" poteva davvero incidere sugli obiettivi del cavalluccio marino. Ad ogni modo la notizia c'è: dopo 9 anni, per la prima volta, si parla della modifica dell'articolo 16 bis delle Noif.