SALERNITANA: bisognerà ripartire anche dai tifosi

E' stata una Serie B anomala, per via della pandemia da covid-19. Una stagione in cui si è partiti ad agosto con la massima serenità, la giusta spensieratezza e soprattutto con la voglia di terminare l'annata sportiva nel migliore dei modi. Questo, però, come ben sappiamo non è stato possibile: tutto è stato stravolto lo scorso marzo, quando il governo italiano ha bloccato la nostra vita, compreso lo sport e quindi anche il calcio. Un'esperienza unica, forse positiva da un certo punto di vista, perché ci ha permesso di riflettere e di staccare un po' la spina dallo stress a cui siamo sottoposti quotidianamente. Ma a parte l'aspetto umano, per noi calciofili, quei tre mesi sono stati incredibili, in senso negativo. Non vedere rotolare un pallone per più di cento giorni è stato un colpo al cuore. Poi per fortuna a giugno si è (ri)tornati in campo, ovviamente seguendo le giuste precauzioni. Anche gli stadi sono rimasti chiusi. E molte società hanno sofferto questa assenza, soprattutto quelle che hanno una tifoseria autorevole e influente. 

L'esempio più pratico è la nostra Salernitana che ha dovuto giocare per più di un mese senza lo straordinario apporto dei propri supporters. Comunque tutto dovrebbe cambiare, o almeno speriamo, la prossima stagione. Gli impianti sportivi, infatti, se la curva dei contagi non aumenterà, verranno semi-aperti. Non è tanto, lo sappiamo, ma è un un primo passo in avanti. La squadra granata, tra un mese e mezzo, inizierà un nuovo cammino. E la speranza di tutti è quella di poter festeggiare, il prossimo maggio, un importante traguardo. Non sarà semplice, è ovvio, ma quelli del cavaluccio marino hanno tutte le carte in regola per stupire. E con i propri tifosi sulle tribune dell'Arechi tutto sarà ancora più bello.