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MULTIPROPRIETA': la società si schiera al fianco dei tifosi. Ed emerge un importante retroscenaTUTTO mercato WEB
© foto di Carlo Giacomazza/TuttoSalernitana.com
venerdì 11 settembre 2020, 13:00News
di Gaetano Ferraiuolo
per Tuttosalernitana.com

MULTIPROPRIETA': la società si schiera al fianco dei tifosi. Ed emerge un importante retroscena

Il tema della multiproprietà è diventato di strettissima attualità, al punto che il gruppo Generazione Donato Vestuti ha inteso creare un vero e proprio comitato formato da avvocati, professionisti ed esperti del settore pronti a sollevare la questione non solo agli organi sportivi più importanti, ma anche ad una classe politica sollecitata, in merito, anche dal presidente della FIGC Gabriele Gravina. "Non si possono falsare i campionati, con questo tipo di regola saremo tutti autorizzati a pensare male se si dovessero perdere le partite decisive" una delle opinioni più diffuse sul web, "Mi sembrano tesi strampalate" replicarono Fabiani e Mezzaroma "davvero ritenete possibile che il presidente dica al direttore sportivo di dire all'allenatore di riferire alla squadra che non bisogna vincere? La regola non vieta nulla, una soluzione sicuramente si troverà". Ieri, invece, la redazione di TuttoSalernitana ha sollecitato l'amministrazione comunale che, attraverso la figura dell'assessore Giordano, ha predicato equilibrio ricordando che "questa problematica esiste dal 2011, non ce ne accorgiamo mica ora. Sono convinta che bisogna fare chiarezza, in questo modo si rischia di "falsare" il campionato di B per non falsare successivamente quello di A. Siamo convinti, tuttavia, che la società sia formata da persone che non sono sprovvedute e che abbiano già in mente una soluzione legale e adeguata".

Anche il gruppo UMS ha chiesto alla città e alla tifoseria intera di prendere posizione contro la multiproprietà e la comparsa di striscioni in giro per l'Italia rappresenta una forma di contestazione civile e, a suo modo, originale. Ma come la sta vivendo la società? Nessuna dichiarazione ufficiale, ma è chiaro che questa "battaglia" per la legalità sarà pienamente appoggiata da Lotito e Mezzaroma. Loro per primi sono convinti si sia intrapresa la strada giusta per far capire, una volta per tutte, che il famoso articolo 16 bis delle NOIF non solo non vieta alla Salernitana di vincere il campionato di serie B, ma è comunque oggetto di discussione nelle sedi opportune. Nel 2012, del resto, già abbiamo avuto una prima dimostrazione: il Salerno Calcio - poi Salernitana - in teoria non poteva essere promosso dal dilettantismo al professionismo, ma ci vollero 10 minuti per modificare una regola obiettivamente obsoleta e ricca di falle. Come quella che, oggi, "perdonerebbe" una Salernitana in A se si dimostrasse che l'obiettivo non era quello di vincere. Un'assurdità, siamo tutti d'accordo. Intanto, però, da Roma emerge un importante retroscena. Dopo il fallimento delle squadre B (ha aderito solo la Juventus), Claudio Lotito avrebbe raccolto una maggioranza di consensi da parte dei colleghi che, desiderosi di investire anche in piazze blasonate ma che militano in altre categorie, si spingerebbero per l'abolizione quantomeno del divieto fino al quarto grado di parentela. L'argomento sarà affrontato a inizio anno prossimo, e solo il COVID ha rinviato un tavolo di confronto già programmato da tempo. Situazione in evoluzione, dunque. Con Salernitana e tifosi animati dallo stesso obiettivo.