SALERNITANA: un anno e mezzo dopo riecco Valerio Mantovani

L'attesa è stata lunga, a tratti snervante. E nessuno avrebbe mai potuto immaginare che la partita del 9 giugno 2019 (tra l'altro giocata benissimo) sarebbe stata l'ultima in carriera. Almeno fino ad oggi. Riaggregatosi stabilmente al gruppo dopo mesi decisamente complessi, Valerio Mantovani è pronto a dare un calcio alla sfortuna e a riprendere in mano le redini di una difesa che, l'anno scorso, senza di lui ha ballato e non poco. In tanti stanno sottovalutando il potenziale ritorno a pieno regime di un giocatore diventato ormai una bandiera e che, nei campionati precedenti, ha dimostrato professionalità, attaccamento alla maglia e spirito di sacrificio anche a costo di mettere a repentaglio la propria salute in quella doppia sfida playout teoricamente da saltare per problemi fisici. Bisognava salvarsi e c'era bisogno di tutti, figuriamoci se il golden boy scuola Torino poteva abdicare sul più bello.

Diede una grossa mano, risultando tra i migliori sia all'andata sia al ritorno. Poi l'infortunio, il primo ritiro saltato, addirittura un intervento all'estero nel mese di ottobre e una strada che si faceva in salita. Ogni volta che il rientro sembrava imminente, ecco il fisiologico affaticamento muscolare, senza dimenticare che risultava complicato gettare nella mischia un atleta fermo da un anno in gare agonisticamente di rilievo. Poi ci si è messo il Covid, con la quarantena forzata e una serie di tamponi che, dato esito negativo, gli hanno consentito di respirare nuovamente l'odore dell'erba. Presumibilmente scenderà in campo dal primo minuto contro calciatori di valore assoluto come quelli della Sampdoria, ma conterà soltanto mettere benzina nelle gambe. Consapevoli che non sarà affatto al top, che potrà commettere qualche errore, ma che un Mantovani al top può essere un acquisto di livello per una difesa che potrebbe diventare un punto di forza.